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SARONNO – L’annuncio è arrivato direttamente dall’arcivescovo Angelo Scola: da settembre tre sacedoti lasceranno la Comunità pastorale del Crocifisso Risorto. A dire addio alla città degli amaretti saranno don Sebastiano Del Tredici da 12 anni rettore del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, don Luciano Garlappi vicario della parrocchia del Matteotti e don Giacomo Rossi vicario della Regina Pacis e insegnante al collegio Castelli.
L’annuncio è arrivato nella giornata di sabato ed ha lasciato letteralmente senza parole moltissimi fedeli tanto che la Comunità pastorale ha pubblicato un numero speciale dell’informatore parrocchiale con una lunga lettera di del prevosto don Armando Cattaneo in cui spiega i cambiamenti in programma al termine dell’estate.
“Don Sebastiano Del Tredici, rettore del Santuario – spiega il prevosto – aveva molto generosamente rinunciato all’incarico di parroco giusto un anno fa affinchè la parrocchia della Beata Vergine dei Miracoli potesse entrare nella comunità Pastorale Crocifisso Risorto. Ora l’arcivescovo Scola gli ridona la gioia di essere parroco e lo sarà dal primo settembre nella parrocchia di San Pietro a Legnano. Per 12 anni è stato guida e anima del nostro Santuario e lo saluteremo con grande riconoscenza domenica 22 settembre”.
“Da tempo – continua don Armando – sapevamo che don Giacomo Rossi, vicario della Regina Pacis e insegnante al collegio Castelli ci avrebbe lasciati. E’ infatti un sacerdote alla sua prima destinazione e fin dal suo arrivo si sapeva che la sua presenza sarebbe durata tre anni. E’ una scelta della Diocesi che vale per tutti i scerdoti al loro primo incarico. Al momento non si conosce ancora la sua nuova destiazionazione”.
“Don Luciano Garlappi era arrivato a San Giuseppe, comunità del rione Matteotti – conclude monsignor Cattaneo – nel febbraio dello scorso anno. Proveniva da una lunga e forse esperienza pastorale in Perù come prete “fidei donum” inviato cioè come “dono di fede” dalla nostra chiesa milanse alla chiesa sorella più povera di Huacho. Qui da noi si è appassionato alla nuova missione , dedicando alla sua gente tutte le sue capacità. Ora l’arcivescovo Scola lo invia in una “città di missione” come del resto “di missione” sono ormai un po’ utte le nostre città. Dal primo settembre sarà anche lui parroco a Cinisello Balsamo, nella parrocchia di Sant’Eusebio.”
22072013
Questa turnazione non fa bene ai fedeli ed alla comunità cattolica.
Il Matteotti aveva da poco perso don Martino e ritrovato una valida guida… ed ora tutto da rifare.
le ‘turnazioni’ sono fatti ‘naturali’; un caro saluto, un grazie e un ‘camminate con Cristo’ a chi parte mentre un ‘buona fortuna’ a chi resta…
E’ sicuramente un grandeerrore perdere un Pastore che aveva unito in maniera forte il suo gregge. La turnazione è indice di debolezza , mi dispiace scrivere queste parole che forse a tanti non sono gradite ma, avere un sestante in questo momento di difficoltà estreme è una scelta sbagliata. Auguro a loro tante soddisfazioni con l’amarezza nel cuore !
Don Fabio, nella predica di sabato ha detto che la vita riserva molte partenze: bisogna essere pronti, avere il coraggio e la forza di ripartire ogni volta.
C’era una volta, una vecchia trasmissione “Arrivi e partenze” ma qui si tratta solo di partenze!
Ultimamente i sacerdoti fanno concorrenza agli allenatori delle grandi società di calcio, con la loro precarietà e permanenza lampo.
Non ci rimane che … pregare il buon dio!
E pensare che abbondiamo di papi!
Con ironia, un pizzico di sarcasmo e tanta amarezza per il gran vuoto che si creerà e che non verrà colmato in alcun modo.
Tempi di crisi, la Chiesa dovrebbe essere più presente, sostenere, supportare.
Sopporteremo, ci accolleremo anche questo deficit!
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