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SARONNO – Anche la lista civica [email protected] dedica un saluto al sindaco di Cardano al Campo. Ecco la nota inviata in mattinata:
La morte di Laura Prati ci riguarda tutti, non solo la comunità di Cardano al Campo. Siamo costernati per la perdita di una donna che era anche amministratrice pubblica, che ha fatto della sua vita una missione al servizio degli altri, con impegno e discrezione, pari all’efficacia e ai consensi che ovunque aveva ottenuto. Le parole non possono riempire il vuoto che lascia nella sua famiglia, tra i suoi concittadini, nelle formazioni politiche e sociali a cui ha tanto dato. Ancora una volta la vittima è una donna, che aveva scelto di dedicarsi al bene comune, sacrificando affetti tempo libero lavoro.
Il destino di Laura Prati mette impietosamente in risalto le difficoltà e le miserie che quotidianamente segnano gli ambienti dell’amministrazione pubblica in particolare quella locale, la più soggetta a critiche perché la più vicina ai cittadini, che nell’immaginario collettivo è anche la più vulnerabile perché si crede che sia la meno legittimata, la più apprezzata ma anche la più esposta perché è di frontiera, chiamata sempre ad un compito oscuro, ingrato, che non raccoglie applausi soprattutto di questi tempi. È troppo facile delegittimare un sindaco, che spesso porta il peso dell’ignavia di altri politici, che deve spiegare gli effetti di scelte prese da lontano del tutto estranee al contesto locale. E non è un caso che il movente dell’assassino sia stata la reazione a uno dei pochi casi in cui si è potuto far prevalere la legalità negli affari dell’amministrazione pubblica locale. Ma qui sorge la domanda che non avrà risposte, ovvero come è possibile che l’assassino con quel carattere violento e con quel risentimento noto a tutti abbia potuto costruirsi un arsenale in casa senza alcuna cautela.
Con la morte di Laura Prati non muoiono i suoi ideali che restano quelli di tutti coloro che pensano che la politica sia prima di tutto servizio per gli altri. Al suo esempio va il nostro ricordo e al suo sacrificio ci inchiniamo riconoscenti.
23072013