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SARONNO- “Era una persona squisita e generosa, era appena diventata nonna per la seconda volta”. Così alcuni conoscenti ricordano Maria Angela Granomelli la 62enne uccisa sabato sera nel corso di una rapina finita male.
“In passato aveva avuto diversi problemi di sicurezza – spiega la conoscente intervistata nella mattinata da diverse testate nazionali – capitava che entrassero due persone e la distraessero nel tentativo di rubarle i gioielli ma con l’esperienza e le telecamere è sempre riuscita ad evitare problemi”. Nonostante la posizione centrale l’attività aveva risentito della crisi: “Spesso le chiedevo se non le pesasse il lavoro, ma diceva che le piaceva e che anzi spesso stava aperta anche il lunedì pomeriggio perchè riusciva a concludere qualche affare quando gli altri erano chiusi. A volte ha parlato di voler chiudere l’attività, ma non trovava la persona giusta a cui venderla”.
“Era una persona perbene, stupenda di quelle che non ci sono più – ricorda una vicina di negozio – è incomprensibile quanto accaduto”. Tutti ricordano l’affetto con cui Maria Angela si prendeva cura del proprio cagnolino che l’accompagnava in negozio fino a qualche mese fa quando è morto. “Erano una famiglia molto unita – conclude una conoscente – viveva con il marito Vittorio in una villa ad Uboldo. Vicino ai figli”.
04082013