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roberto stradaSARONNO – Sul proprio blog Roberto Strada, esponente del Movimento 5 stelle saronnese, commenta le reazioni della città all’indomani dell’omicidio di corso italia.

Pubblichiamo integralmente il suo intervento disponibile anche sul blog

La nostra città torna alla ribalta della cronaca nera per un vile assassinio perpetrato nella giornata di ieri in pieno centro ai danni della proprietaria di un negozio.
Non voglio qui dilungarmi sull’accaduto, mi auguro che le indagini in corso trovino al più presto il colpevole.
Sottolineo invece che, rapina finita male o efferato assassinio, gli sciacalli dell’insicurezza e della paura non hanno perso tempo. puntuali come sempre infatti sono arrivate le solite dichiarazioni che disegnano la città in mano a chissa quali bande di ladri e violenti. Dichiarazioni che cavalcando la rabbia e la paura che sciuscita un episodio come questo, rilanciano la linea del partito della insicurezza che vede in tutti gli extracomunitari, negli emarginati e nei poverti in genere dei potenziali delinquenti.
Di fronte a questo episodio così strano e violento, penso che una maggiore prudenza nell’esprimere giudizi sia doverosa, ma evidentemente per alcuni di questi paladini dell’ordine e della sicurezza, l’occasione era troppo ghiotta per non cavalcare le paure collettive e per rilanciare i soliti slogan sicuritari. Questi personaggi che rivendicano: più telecamere, più ronde, più polizia, più vigili, hanno perso l’ennesima occasione per stare zitti e riflettere…. ma forse da troppi anni non ne sono più abituati.

05082013

6 Commenti

  1. Mi sento di dire che nessuno di voi avete rispetto e che state strumentalizzando la cosa per fini politici , ma non avete capito che la gente e stufa? La gente vuole vedere i fatti le cose che funzionano non sentite le grosse parolone e riflessioni dovete stare in silenzio tutti e mettere in atto cose concrete.

  2. Non si tratta di fare allarmismo o di spaventare la gente, ma serve un commissariato di polizia: questo dobbiamo chiedere al ministro degli interni, tuti assieme.

  3. Decisioni estremamente autoritarie, nei confronti del fatto sovracitato, potrebbero condurre il clima sociale della nostra città ad una condizione parossistica: la necessità di controllo del cittadino come paradigma dell’asfissia separata e separante in piena continuità culturale con il regime di paura che la cattiva politica si dimostra interessata a generalizzare.
    Il potere, lungi dall’impedire la paura, la produce.
    Il valore della critica storico-politica della repressione è un supplizio nella misura in cui non è semplice privazione del diritto di vivere e fabbrica qualcosa che alla fin fine serve a un assedio esistenziale, a una guerra del vicino contro il vicino, a una distruzione della socialità. Io non sono per la distruzione.
    Io non sono.
    Qui ora mi va di citare il poco noto e poco compianto poeta brianzolo Edgardo Mario Pruci Tavetta:

    “Ma nulla è il buon paesotto senza l’aria sicura
    l’amore è nulla senza la sobrietà
    che dura.

    E spento infatti era da poco il focolare
    disfatto in poche ore
    il vivere comune”.

    Marco Pragno,
    filosofo saronnese

  4. Ma da quando Strada è nel cinque stelle? Già traditi gli ideali verdi ecologisti? Ma da come parla resta saldamente ancorato alla sinistra massiva e protettiva di chissà quali diritti di chissà quali deboli. Cambiare bandiera non basta

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