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SARONNO – La novità è entrata in vigore da metà luglio ma solo nelle ultime settimane con il ritorno dalle vacanze i saronnesi hanno avuto modo di testare le nuove norme di Trenord per lottare contro i portoghesi.
In sostanza come spiegato in una nota “a partire dal 13 luglio, intensificando la campagna di controlli a tutela dei viaggiatori muniti di regolare biglietto, i varchi in uscita di Milano Cadorna, Milano Bovisa, Milano Porta Garibaldi e Milano Lancetti rimarranno chiusi per tutta la giornata”. In sostanza i viaggiatori devono “conservare il biglietto/abbonamento convalidato in partenza fino a destinazione, dove sarà necessario riutilizzarlo per l’attraversamento dei tornelli”.
Per gli utenti saronnesi questo significa l’obbligo, anche per chi dispone di un abbonamento, di passare il documento di viaggio nelle apposite macchinette vidimatrici ogni giorno. Un’operazione che richiede qualche minuto in più ogni mattina e che ha suscitato la protesta degli utenti. “Mi chiedo perchè – rimarca Renato un 50enne pendolare – non si possa evitare questo passaggio burocratico a chi ha l’abbonamento. Trenord è sempre pronta a chiedere ai pendolari: pazienza sui ritardi, sui treni gelidi o bollenti ed ora anche nuovi cavilli burocratici”.
A raccontare la propria esperienza di pendolare “arrabbiato” anche Angelo Veronesi: “I tornelli di Milano Cadorna sono settati per non far più passare chi non avvicina la tessera elettronica ai pochi vidimatori, spesso non funzionanti della stazione di Saronno. Ogni volta che si prende il treno bisogna far passare la tessera elettronica anche all’ingresso a Saronno. Nuova regola non pubblicizzata bene, dato che fino a ieri bastava timbrare appena scattava il primo giorno del mese. Questa è l’ennesima misura vessatoria nei confronti dei pendolari da parte di FNM. Chi non paga il biglietto riuscirà comunque a imbucarsi nei tornelli. Tornelli spesso mal funzionanti che si chiudono sulle persone o non si aprono neppure. Questi tornelli sono frutto della furberia di FNM che non trovano pari nei paesi civilizzati dove non si viaggia come a Calcutta stipati sui treni. Per tutti gli altri è solo l’ennesima ingiustizia. I treni in ritardo o cancellati non fanno nemmeno più cronaca, ma ogni tanto le FNM se ne inventano una. Il motto aziendale di FNM è “Contro i pendolari sempre e comunque”.
Alle stazioni “blindate” dai nuovi tornelli è presente personale pronto a fornire tutte le indicazioni del caso affinchè i viaggiatori si adattino il prima possibile alla novità. Anche perchè chi verrà ritrovato sprovvisto di regolare titolo di viaggio saranno soggetto al pagamento di una sanzione di 10 euro. A titolo di ricevuta, il personale presente ai varchi emetterà un apposito titolo di viaggio denominato “Biglietto d’uscita”.
26082013
Mi viene da ridere.Tutti a lamentarsi per timbrare in uscita..che sforzo immane. Il mondo corre e Trenord non capisce che non c’è tempo da perdere! 🙂 poveri saronnesi…un rientro dalle vacanze traumatico!
Dall’articolo non si capisce che il vero problema non e’ all’uscita a Milano ma in ingresso a Saronno dove non ci sono i tornelli ma solo alcune colonnine, di cui almeno due alle biglietteria, scomode da raggiungere e alcune volte (soprattutto quelle ai binari) non funzionanti.
Timbrare in uscita genere code, ma credo che la lamentela più forte sia quella di dover passare in partenza la tessera dell’abbonamento ogni volta anziché solo la prima volta. Sull’uscita francamente non credo sia un grosso problema, ma dover passare la tessera ogni volta pur avendo l’abbonamento è assurdo, chi arriva da dietro la stazione, deve raggiungere i vidimatori e passarla?
Anche in alcune stazioni del metro e’ gia’ necessario (o e’ in via sperimentale) timbrare anche in uscita sia con il biglietto che con abbonamenti e verra’ esteso a tutto la rete.
Dall’articolo non si capisce che il problema non e’ tanto in uscita a Milano ma in ingresso a Saronno dove non ci sono i tornelli ma solo alcune colonnine alcune in biglietteria (scomoda da passarci ogni mattina) a alcune ai binari. Non sempre funzionanti. Si rischia di perdere il treno alla ricerca di una colonnina funzionante.
Mamma mia che polemiche…
“a tutela dei viaggiatori muniti di regolare biglietto”
ma tutela di cosa?
è incredibile…
E questo è il risultato per il mancato pagamento del biglietto da parte di molti…e poi, tutti come topi in trappola!!!
I tornelli elettronici in uscita a Parigi ci sono dagli anni 80…
Il consigliere Veronesi dimentica che il suo partito, la lega nord, è stata al governo della Regione Lombardia, “azionista di maggioranza” di FNM prima e Trenord oggi. Così come dimentica che tornelli e quant’altro sono solo una delle espressioni delle politiche securitarie di cui il suo partito è da sempre paladino. Quindi non si capiscono le sue rimostranze, mentre sono molto più comprensibili e coerenti quelle dei pendolari intervistati (parola di pendolare non leghista-formigoniano). Ultima domanda (ironica): ma cos’hanno fatto a Trenord gli abitanti del Portogallo?
che fa il paio con i tornelli all’entrata degli stadi di calcio.. all’estero hanno “sciolto” le curve degli ultras, non permettendone più il “tifo organizzato” così da aprire gli stadi a famiglie e bambini.. la politica fatta di pancia che preferisce chiudere e militarizzare invece che utilizzare la testa e la ragione. Colpa di noi elettori.
Caro Roberto si parla di milioni di euro annui di evasione. mica bruscolini. Politichr securitarie =tornelli?siamo seri.. atm lo fa gia’ da molto tempo. e se tutti fossero onesti e viaggiassero con biglietto/abbonamento non servirebbe nessun tornello.
Caro Guaglianone, evidentemente non ho le fette di salame sugli occhi e non le metto agli altri. Se fossimo a parti invertite, probabilmente lei difenderebbe a spada tratta quello che pensa che il suo partito abbia fatto. Non mi risulta che Lega Nord sia azionaria di Trenord, nè che nessun politico della Lega abbia favorito in qualche maniera i tornelli in Cadorna fatti in quella maniera assurda e non come a Parigi o come a Londra. Sono stato in entrambi questi posti e so come sono fatti. Non ho visto persone schiacciate dai tornelli o tornelli non funzionanti come a Cadorna.
Nemmeno ho conoscenza di poltiici della Lega che hanno introdotto l’obbligo di timbratura per gli abbonati anche all’ingresso in stazione. Invito l’amico Guaglianone a venire a prendere il treno delle 7:20 con me al mattino e potrà constare che c’è da fare la coda per uscire da Cadorna quando arrivano tutti i treni insieme… Le sembra una cosa logica dover essere costretto a prendere il 6:59 per arrivare puntuale al lavoro? Venga con me a vedere.
Caro Veronesi. Per fortuna non ho partiti di riferimento, men che meno il suo. Non pensavo di doverglielo spiegare, ma il virgolettato intorno ad “azionista” indica la gestione politica della società. Concordo sul fatto che i tornelli di Cadorna sono assurdi per come concepiti, rispetto a quelli di altre metropoli. E che sia assurdo dover prendere un treno venti minuti prima per arrivare puntuali al lavoro. Io prendo l’8,20, ma esco dal lato destro della stazione, dove fortunatamente non c’è molto pubblico. Dai, provi a suggerire al presidente della regione di mettere mano a quei tornelli: quelli “del mio partito” hanno poco ascolto presso di lui.
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