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CISLAGO – MOZZATE – Sono state necessarie due ore di intenso lavoro dei vigili del fuoco e almeno 20 mila litri di schiuma (un mix di acqua, aria e schiumogeno) per riuscire a spegnere del fiamme che si sono sviluppate all’interno della galleria della Pedemontana situata al confine tra Cislago e Mozzate poco prima dell’intersezione con la Varesina. Tutto è iniziato alle 10,30 quando alcuni operai che stavano eseguendo degli interventi di impermeabilizzazione hanno visto le prime fiamme. Tutto il personale ha subito lasciato la galleria, fortunatamente non ci sono ne feriti ne ustionati, e sono stati allertati i pompieri. Sul posto sono arrivati mezzi dai distaccamenti di Saronno, Lomazzo e Como. Complessivamente per domare le fiamme sono stati utilizzate due autopompe, un’autobotte e due carri schiuma. Già perchè oltre a dover superare un “muro” di fumo denso e nero i pompieri si sono trovati a fare i conti con alte fiamme che hanno sprigionato molto calore.

A bruciare erano tubi di plastica, di quelli usati per far correre i cavi elettrici. Per questo per domare l’incendio è stato necessario utilizzare la schiuma, un mix di aria, acqua e schiumogeno.

Gli ultimi focolai sono stati spenti poco dopo mezzogiorno mentre i pompieri sono rimasti sul posto per eseguire gli accertamenti necessari a determinare le cause dell’incendio fino intorno alle 14.

Sul posto anche i tecnici di Pedemontana che nelle prossime ore saranno chiamati ad eseguire gli accertamenti strutturali per capire i danni che il fuoco e il calore hanno fatto alla galleria.

La colonna di fumo, visibile a molti chilometri di distanza, ha rallentato anche il traffico ferroviario visto che, per motivi di sicurezza, i convogli hanno ridotto notevolmente la velocità di transito.

7 Commenti

  1. Non basta che distruggono i pochi metri di boischi rimasti, questi ci avvelenano. E non mi sembra nemmeno che sia il primo incidente nei cantieri di pedemontana. Un bel controllo per vedere che tutte le norme di sicurezza siano rispettate? Ah, no, lì non si fanno

    • non mi pare abbiano distrutto cosi tanti boschi e forse alla fine dei lavori rimpiangeremo il tempo perso per questa famosa autostrada che forse andava fatta dieci anni fa ma siccome in italia siamo ancora al tempo dei muli e i carrettini per quanto riguarda le strade andiamo avanti cosi ma poi non lamentiamoci se per percorrere dieci km per recarci al lavoro ci si impiegano le ore e in coda Per quanto riguarda l’incidente di ieri è nella norma che in un cantiere cosi grosso possano succedere incidenti del genere e forse la pedemontana è quella che ha avuto meno incidenti dei cantieri degli ultimi anni.Questo è il progresso !!!!!!

      • Non hanno distrutto aree verdi? Ma qui siamo fuori di testa. Ma dove credete la facciano passare questa nuova autostrada, se non sopra zone fino ad adesso rimaste verdi? Pensate sposteranno capannoni, case e palazzi? Non credo la facciano volante… Andate a Lomazzo, a pochi chilometri da qui, a vedere dove la faranno. E prendetevi una cartina e dateci un occhio.
        Poche strade… Ma se non ci sono altro che strade e palazzi. E questi vogliono altre strade. Rob de matt. Il progresso sarebbe costruire sulle poche aree verdi rimaste. Ma che progresso e progresso, qui si tratta di devastazione ambientale, di speculazione. Nuove strade generano solo nuovo traffico, cari signori. Queste opere servono per far girare i soldi nelle tasche dei soliti noti, e per agevolare il flusso di merci. Altro che balle.
        Per quanto riguarda Luca, non so nemmeno cosa rispondere. Quando uno dice castronerie di questa entità non so nemmeno se sia il caso di cercare una risposta dotata di senso. Uno capace di scrivere assurdità di questo tipo tanto probabilmente non le capiebbe.

        • Aspettate che tutto sia finiti per criticare , ma quale bosco a Lomazzo? Era urano dei rovi e qualche albero di robinia i boschi da noi sonobspariti da secoli purtroppo.

    • Chissà quanti alberi avranno abbatuto per creare la RETE che anche tu utilizzi comodamente col tuo smartphone pc o tablet ignorando lo fruttamento dei poveri operari cinesi , quindi ti vonsiglio di andare alle poste e inviare una raccomandata a chi di dovere invece d’intasare la rete.

  2. @francesco che non abbiano fatti danni ambientali avrei qualche dubbio, recati nel parco dell’Olona e vedrai lo scempio creato da ponti a scavalco e tunnel.Per quanto riguarda le strade non piangiamoci addosso, ne abbiamo una quantità assai superiore a germania e francia, solo che da noi tutti si ostinano ad andare al lavoro uno per autovettura. Sarà da ridere quando dovremo gestire i container a Chiasso che arrivano dal Gottardo via ferrovia e noi li rimetteremo su ruota, oppure nessuno si ricorda l’Arcisate-Stabio che doveva connettere Malpensa al Ticino…è ora che la Pedemontana sia a carico di chi la userà.

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