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28082013 mirkoro camionvela ricompensa cattura killer (3)SARONNO – La risposta della catena di Comproro Mirkoro alla dura presa di posizione del Comune contro la ricompensa di 50 mila euro per la cattura del killer di Maria Angela Granomelli è affidata all’ufficio stampa che ha invia un comunicato stampa nella notte.

“Le affermazioni dell’Amministrazione ci lasciano scioccati poiché in data 23 agosto abbiamo diffuso comunicato stampa in cui veniva spiegato limpidamente  che “La proprietà ha scelto di apporre solo il proprio logo istituzionale, senza riportare nessun indirizzo dei punti vendita né alcun riferimento aziendale, per maggiormente enfatizzare sia le foto diramate del killer che il numero verde istituito dalla Procura di Busto Arsizio. Numero che viene ricordato anche in questa occasione 800 547 547 e che deve essere utilizzato al solo scopo di segnalare eventuali avvistamenti o informazioni sull’assassino”.

Insomma la catena, il cui proprietario era amico di Maria Angela Granomelli la commerciante uccisa a calci e pugni lo scorso 3 agosto nel proprio negozio “Il dono di Tiffany” in corso Italia, respinge l’accusa di strumentalizzare l’omicidio.

Ma non solo nella nota si risponde anche alla precisazione del Comune di non aver mai autorizzato il passaggio dei camion vela con le foto dell’assassino. “Ricordiamo all’Amministrazione Comunale di Saronno che il transito dei “camion vela” non prevede alcuna autorizzazione, per tanto, rispettando il codice della strada, tali mezzi sono liberi di circolare ovunque sul Territorio Nazionale così come da Circolare Ministeriale del Ministero dei Trasporti del 18 febbraio 2008 Prot. n.16076″

Nella nota, che si conclude con un pensiero “di stima e ammirazione” alle forze dell’ordine “impegnate in questa “caccia” non manca una stoccata :”La Mirkoro, la Famiglia Rosa ed il figlio Mirko, sanno perfettamente che non sará mai possibile avere il consenso di tutti, chiedono però a quanti sono contrari a questa iniziativa, cosa hanno fatto fino ad oggi per aiutare la famiglia Proverbio e gli inquirenti”.

29082013

5 Commenti

  1. Per agire era necessario mettere un’enorme scritta (la più grande presente sul manifesto) con scritto il marchio dell’azienda?

    • Senti chi parla… quello che ha sempre fatto tutto per niente… e che si sciroppa tutte le tv commerciali, partite comprese, senza protestare sulle migliaia di spot pubblicitari… e comunque… sarà il caso… ma l’ssassino è saltato fuori !!!

      • Adriano,
        è saltato fuori grazie a Mirkoro? Ma lei sta scherzando?
        Un briciolo di decenza per cortesia!!

  2. Segnalo per completezza di informazione, un estratto dalla circolare del 2008 del Ministero dei Trasporti citata da Comprooro: ” il veicolo pubblicitario, proprio perché mobile, se sosta nello stesso punto per più di quarantotto ore, può essere assimilato ad un impianto di pubblicità fisso, soggetto quindi a specifica autorizzazione”.

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