Presidio Forza Nuova, pronto il contropresidio pacifico
CARONNO PERTUSELLA – “Senza partiti e senza personalismi ma pronti ad essere presenti con un contropresidio pacifico”. E’ questo il messaggio inviato da un gruppo di ragazzi saronnesi in merito al presidio di Forza nuova in programma giovedì 5 settembre in occasione del consiglio comunale caronnese in cui si discuterà la mozione in merito alla concessione dei figli degli stranieri a Caronno da almeno 5 anni la cittadinanza onoraria.
“Non siamo iscritti a nessun partito e non facciamo parte di movimenti istituzionalizzati. La nostra partecipazione ai centri sociali è libera ed indipendente – esordiscono in una nota inviata nel weekend – volevamo fare sapere che apprendiamo con disgusto la formazione di un gruppo di Forza nuova del Saronnese”
L’idea è quella di una contromanifestazione pacifica:”Speriamo che la loro iniziativa non sia violenta. In ogni caso noi ci saremo. Liberamente, senza movimenti o bandiere ma noi ci saremo. Siamo sicuri che anche i ragazzi del Telos di Saronno valuteranno se è il caso di venire. Si potrebbe pensare a un contropresidio pacifico“.
I ragazzi precisano però che la manifestazione non è a sostegno dell’Amministrazione caronnese:”Non siamo solidali all’istituzione del comune di Caronno. Non ci importa di loro. Non perchè non siamo d’accordo alla loro iniziativa della cittadinanza onoraria ma perchè rifiutiamo le istituzioni in generale. Riteniamo soltanto che bisogna prendere una posizione ferma per contrastare la presenza di Forza Nuova sul territorio”.
E concludono ribadendo l’assegna di coinvolgimenti politici: “Non saremo violenti e parteciperemo a titolo personale. Ma ci saremo. Come ci siamo sempre. Non facciamo personalismi. Siamo solo ragazzi e ragazze che volevano dire che ci saremo. Non per fare violenza. Solo per esserci. Non vogliamo nomi e non vogliamo segni distintivi. Siamo solo liberi ragazzi e ragazze. Solo liberi cittadini e cittadine del mondo”.
02092013
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Commenti
Veramente, Sarunat, furono i padri costituenti a decidere che i fascisti non potessero ricostituirsi in forma di partito. Le società multietniche che spaventano Paolo, infine, sono – assieme al fenomeno filantropico della delocalizzazione – un’opera pia della globalizzazione. Lei al G8 del 2001 dov’era?
Viva la Democrazia…coloro che hanno sveduto l’italia all’occupazione americana parlano di regole di civiltà…
Cos’hanno di Italiano costoro a cui verrebbe regalata la cittadinanza?
Le società multietniche hanno fallito ovunque..
Francia continui scontri, Svezia continui scontri.
Inghilterra continui scontri.
eccoli i paladini della democrazia, figli della resistenza democratica che da loro diritto di decidere chi può esistere e chi non può esistere, chi può manifestare le proprie idee e chi no…