Taglia omicidio, Rescaldina sconfessa Saronno. Riconoscimento a Mirkoro
SARONNO – Il sindaco Luciano Porro e l’Amministrazione civica di centrosinistra, a Saronno, avevano parlato di “iniziativa da Far West” e non erano mancate le pesanti critiche; a Rescaldina giunge invece la formale convocazione in Comune per un pubblico plauso. Stiamo parlando di Mirko Rosa, l’imprenditore titolare della catena di compro oro, Mirkoro, che nei giorni scorsi aveva messo a disposizione una taglia di 50 mila euro per chi avesse fatto catturare l’assassino della gioielliera saronnese Maria Granomelli; ed al contempo aveva fatto circolare i propri camion pubblicitari con le immagini del killer.
Adesso che l’omicida, Alex Maggio, è stato preso, il sindaco di Rescaldina, Paolo Magistrali (Pdl-Lega Nord) ha convocato Rosa in Municipio. Magistrali evidentemente non la pensa come Porro, e vuole consegnare a Mirko Rosa, suo concittadino (il vulcanico imprenditore abita infatti a Rescaldina), un riconoscimento per l’impegno profuso per la cattura dell’assassino. L’appuntamento è fissato alle 11 al palazzo comunale rescaldinese.
Intanto si attende di conoscere la destinazione della ricompensa: per assegnarla, è stato istituito un “tavolo tecnico”.
040913
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Commenti
Vulcanico lui ….vulcanico anche silighini mi pare !!! Tutti vulcanici ….nessun geologo? 🙂
Mi permetto solamente di ricordare che il “vulcanico imprenditore” in questione ha già avuto – insieme al padre – qualche problemino con la Questura legato alle licenze di esercizio, con tanto di sanzioni (chiusura temporanea) erogate dallo Stato, come segnalava nei giorni scorsi un attento lettore de Il Saronno su queste pagine, citando anche la fonte dell’informazione. E questo non possono non saperlo i forcaioli (politici e non) saronnesi ed extrasaronnesi che in questi giorni stanno appoggiando le sue iniziative.
Aggiungo infine che sarebbe anche interessante sapere (ma non credo che gli inquirenti lo specificheranno mai) quali negozi di “compravendita oro” hanno acquistato (seppur inconsapevolmente) la “refurtiva” piazzata dal signor Alex Maggio dopo la rapina con omicidio della signora Granomelli. Elemento surreale di una vicenda tragica, già trasformata in grottesca dalla strumentalizzazione politica di una destra nostrana sempre più a corto di argomenti.