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SARONNO.VARESE.CARABINIERI OMICIDIO PER RAPINA NEL NEGOZIO DI BIGIOTTERIA IL DONO DI TIFFANY IN CORSO ITALIA A SARONNO.SARONNO – Nessuna irregolarità: nella compravendita hanno rispettato la normativa seguendo  le procedure indicate dalla legge. E’ questo l’esito degli accertamenti eseguiti negli ultimi giorni dalla procura di Busto Arsizio sui negozi comproro, uno a Bollate e uno a Casarano, in provincia di Lecce, in cui Alex Maggio ha venduto i gioielli rubati dalla gioielleria “Il dono di Tiffany” di corso Italia dopo aver ucciso a calci e pugni la titolare Maria Angela Granomelli lo scorso 3 agosto.

I monili acquistati sono stati tutti regolarmente registrati ed prima della fusione dell’oro sono stati attesi i 10 giorni previsti per legge. Proprio questo lasso di tempo ha permesso di recuperare, nel comproro in provincia di Lecce, parte del bottino quella impegnata nella terza tranche. Maggio ha infatti venduto parte del bottino subito dopo il delitto a Bollate, ottenendo 850 euro che ha usato in parte per noleggiare l’auto con cui andare in Puglia. Mentre era in vacanza si è recato per due volte al Comproro ottenendo in ciascun caso poco più di 900 euro.

Complessivamente il delitto gli ha fruttato poco meno di 3 mila euro che ha usato principalmente per il periodo di vacanza in Puglia con la convivente.

04092013

2 Commenti

  1. Ovvio che non ci sia possibilità da parte dei compro-oro di un controllo di così ampio raggio.
    Come fa un onesto ed irreprensibile negoziante a verificare se si tratta di un oggetto frutto di furto o no?

    La tristezza è data dal fatto che un disoccupato abbia pensato di rubare ed uccidere non per sfamarsi bensì per andare in vacanza.

  2. io trovo in vece che un po’ di responsabilità questi comprooro l’abbiano. le foto dell’assassino è stata diramata ovunque impossibile che non lo abbiano riconosciuto?

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