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SARONNO – Oggi, 20 settembre, Antonio D’Eramo, coordinatore dell’Uaar Varese, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ha scritto al sindaco Luciano Porro e all’intera Giunta per chiedere di ricordare in città il 20 settembre, la data storica per la laicità dello Stato.
“Nel 2011 – esordisce la missiva – volevamo festeggiare, insieme ai 150 anni della nostra repubblica, anche la “Breccia di Porta Pia” o, meglio, il “XX Settembre”, data fondamentale per la laicità del nostro Paese, dimenticata e lasciata colpevolmente dimenticare dalle nostre istituzioni. Cercando nella toponomastica di Saronno mi accorsi che, contrariamente alla stragrande maggioranza delle città italiane, non esiste nessuna piazza e nessuna via intitolata a tale evento. Ho invitato più volte codesta istituzione a rimediare, senza successo, purtroppo”.
Una carenza che secondo D’Eramo andrebbe colmata: “La nostra città, così, è ancora priva di un importante simbolo di laicità. Il XX Settembre non è una data qualsiasi, ma molti dei nostri concittadini, saronnesi e italiani in genere, soprattutto i più giovani, non sanno cos’è successo in quel giorno del 1870. A partire da quella data, con la fine del potere temporale della Chiesa, il nostro Stato ha avviato un percorso neutro nei confronti delle religioni, un percorso in base al quale gli uomini hanno costruito le loro leggi per tutti i cittadini, separando lo stato dalla religione”
La proposta dell’UAAR va oltre:”Insieme all’intitolazione al XX Settembre, chiediamo che il Comune si faccia promotore di un’iniziativa per cui l’abolizione della festa nazionale, decretata da Mussolini nel 1930 in occasione dei primi Patti Lateranensi, venga annullata e che il nostro Stato torni a festeggiarsi e a festeggiare la laicità su cui è basata e su cui sola potrà basarsi una società che si avvia a una ineludibile condizione di promiscuità. Non vogliamo che questa condizione si trasformi in multiculturalità, foriera di separazioni e di frizioni come vediamo in paesi come la Gran Bretagna, ma in integrazione. Separare le sfere politiche e religiose è l’unica ricetta che può garantirci un futuro di pace e convivenza civile”
E conclude con un augurio:”Speriamo che il prossimo anno ci trovi a poter depositare un simbolo in memoria di quella data anche nel territorio della nostra città”.
foto da www.6aprile.it
20092013
Silighini! Non perdere questa occasione! Fatti avanti, deposita fiori, fai discorsi, esprimi riflessioni, organizza fiaccolate, suona trombe, insomma…fai qualcosa
Ma “povero” Silighini, cosa ci azzecca in questo caso? Sta di fatto che stanno venendo avanti le più strane richieste, che ai più non interessano affatto, rivendicazioni anacronistiche visto che ormai viene sostenuto e sbandierato qualsiasi punto di vista, più o meno razionale, più o meno utile. Certo che anche il “povero” Porro è serratamente accerchiato da mille problemi, che in parte lui con la su Giunta si è creato da solo!!! Problemi che ora si riversano sulla città con inutili chiacchiere e perdite di tempo. Religiosi o atei, seguaci di ogni genere di ideologia, siete liberi di pensarla come volete, non l’avete ancora capito???
EHHH NOOOO! adesso anch’io avanzo la richiesta per aver intitolata una via …13 ottobre! Ne ho diritto per aver avuto i natali in Saronno in quella data!
a quando una via intitolata a “via silighini da saronno”
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