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SARONNO – La crisi abita ancora nel Saronnese, secondo la fotografia del comprensorio del Basso Varesotto scattata da Confcommercio Ascom Saronno le realtà imprenditoriali cittadini nei primi mesi dell’anno hanno fatto i conti con un calo del fatturato e dell’occupazione e soprattutto non vedono una possibilità di invertire la rotta nel breve periodo.
E’ questo il desolante quadro dell’economia saronnese che arriva dal “Sondaggio sulla situazione economica e occupazionale” condotto dall’Osservatorio economico intercomunale di Confcommercio Ascom Saronno.
IL PROGETTO
Lo studio prende in considerazione il primo semestre del 2013 indagando, con questionari in forma anonima, la situazione di un centinaio di aziende del Saronnese e scelte secondo la modalità “random sampling” fra le principali categorie del terziario. E’ composto per il 60 per centro dal settore commercio, il 25 per cento del settore pubblici esercizi, il 12 per cento del settore pubblici esercizi, il 12 per cento del settore servizi e il restante 3 per cento di altri settori.
Dal punto di vista della tipologia giuridica, il campione comprende: le ditte individuali (42%) seguono le società in nome collettivo (24%) quindi le sas (18%) e le srl (16%). Il campione statistico, secondo la territorialità operativa ha riportato il seguente risultato: 46% imprese di Saronno, 10% imprese di Caronno Pertusella, il 7% imprese di Uboldo, il 6% imprese di Gerenzano, parimerito al 4% per Origgio e Cislago mentre il restante 5% ha riguardato imprese con la sede operativa in altri comuni. Si tratta, dunque, di un campione omogeneo che riflette la situazione reale del territorio.
FATTURATO IN CALO
Primo dato indagato è stato il fatturato nei primi sei mesi dell’anno in corso: il 68% delle imprese ha registrato una netta diminuzione del fatturato (intorno al 18,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2012), il 16% non ha rilevato grossi differenze, mentre il restante 16% ha registrato un aumento di fatturato (mediamente il 12,6%). “Si tratta di una situazione decisamente drammatica – sottolineano da Ascom – che purtroppo rispecchia fin troppo bene la situazione nazionale”.
OCCUPAZIONE POCHI SEGNALI POSITIVI
Altrettanto critica la situazione quando si parla di occupazione, secondo il sondaggio, negli ultimi 12 mesi, l’80% delle imprese intervistate ha dichiarato di non aver modificato il numero del personale in forza, il 12% ha ridotto l’organico mentre l’8% ha aumentato il numero dei dipendenti in servizio.
IL DIFFICILE RAPPORTO CON IL CREDITO
Il questionario prosegue accendendo i riflettori sul problema dei rapporti con gli istituti di credito: nel primo semestre del 2013 hanno chiesto mutui, finanziamenti o fidi bancari il 43% delle aziende ma il 66% di questi realtà non ha ottenuto quanto richiesto. Per quanto riguarda le “sensazioni” degli imprenditori per l’ultima parte dell’anno: il 59% ha affermato di prevedere ancora una netta diminuzione di fatturato, il 22% pensa di confermare lo stesso trend degli incassi mentre il 19% prevede un sensibile aumento.
LA FINE DELLA CRISI E’ LONTANA
Non a caso parlando di ripresa economica sono pochi gli imprenditori saronnesi che la vedono come imminente: il 38% prevede l’economia ripartirà nel lungo periodo (oltre i 24 mesi), il 26% pensa che entro 2 anni si inizieranno a vedere i primi segnali positivi, stessa percentuale per chi pensa che la ripresa possa partire entro 12 mesi. Solo il 10% è fiduciosoe prevede un rilancio dei consumi entro 6 mesi.
L’ANALISI ASCOM
“C’è sfiducia e preoccupazione – commenta Roberto Carettoni, direttore della Confcommercio Ascom Saronno – l’analisi è uno spaccato reale del territorio saronnese e mette in evidenza il pesante fardello economico che portano sulle spalle i nostri imprenditori”.
“Le istituzioni – rincara il presidente Antonio Renoldi – prendano in seria considerazione questi dati perchè se non ripartono i consumi, non riparte l’economia”.
26092013
Accidenti! Un quadro non confortante.
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