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GERENZANO – “L’Amministrazione comunale ci censura!” Questa la presa di posizione del direttivo della Lega Nord, dopo che il proprio articolo destinato all’informatore comunale non è stato pubblicato.
“Abbiamo scritto un articolo sul bilancio – viene riepilogato in una nota del Carroccio – e come forza politica presente in Gerenzano, ci spettava vedere pubblicato sul giornale comunale. Ce lo hanno impedito dicendo che non avevamo rispettato la data ultima di presentazione del testo. Ci hanno anche proposto di cambiarlo, dicendo che non poteva trattare del bilancio in quanto il consiglio comunale nel quale era stato approvato, aveva avuto luogo dopo la scadenza per la presentazione dell’articolo. Se lo avessimo fatto, allora avrebbero rivisto la loro posizione. Alla nostra risposta negativa ci hanno esclusi”.
Proseguono i leghisti, dall’ex sindaco Silvano Garbelli, all’ex vicesindaco Pier Angela Vanzulli all’ex assessore Cristiano Borghi:“Oltre che essere un atto che lede fortemente il nostro diritto, costituzionalmente riconosciuto, come partito, di esprimere la nostra opinione, facciamo presente che, è esatto quando si afferma che noi abbiamo presentato il nostro articolo con qualche giorno di ritardo, infatti l’assenza dei nostri due consiglieri comunali, ci ha impedito di rispettare tale data, ma ricordiamo che nella scorsa edizione la commissione che si occupa di ricevere gli articoli che poi saranno pubblicati, ha accettato quello del vice sindaco Pierangelo Borghi con una settimana di ritardo. Tale ritardo noi lo imputiamo al fatto che il vice sindaco Borghi ha scritto un articolo che, nello stesso numero, già rispondeva al nostro, quindi il ritardo era dovuto al fatto che doveva prima leggere quanto da noi scritto per poi preparare il suo. Atto altamente scorretto, e scorretto è anche averglielo concesso da parte della commissione presieduta da un esponente della loro lista civica. Quando costoro erano minoranza in consiglio comunale, ci hanno accusato sui giornali e con relazioni di otto pagine in consiglio, di essere dei piccoli dittatori, non democratici, che con la forza imponevano il loro “potere”. Invece lasciavamo parlare tutti, come è giusto che sia, e stavamo ore in consiglio ad ascoltare i sermoni di Borghi quando ci accusava di tutte le nefandezze di questo mondo. Mancava la peste e poi eravamo colpevoli di tutto. Bene, questi strenui difensori della democrazia ora ci imbavagliano”.
La Lega annuncia:“Adesso ci siamo stufati, per un po’ li abbiamo lasciati amministrare, per evitare che si dicesse che ci accanivamo su questi giovani inesperti che “dovevano dimostrare il loro valore”. Dopo più di un anno i risultati sono deludenti, quindi non hanno più scuse e noi, a difesa dei molti gerenzanesi che alle elezioni ci hanno dato la loro fiducia, ci attiveremo su ogni pratica per verificarne la correttezza amministrativa e l’opportunità per i cittadini. Questo loro comportamento ci spinge a tornare in campo per difendere il nostro diritto di rappresentare la forza politica alla quale apparteniamo, la Lega Nord”.
041013
Se un treno parte il martedì e si arriva il venerdì è chiaro che bisognerà aspettare il prossimo. Trovo queste polemiche piuttosto forzose e inutili. Per quanto riguarda i contenuti, non discuto perché non li conosco, ma chi arriva tardi perde il treno. Nel giornalino precedente, quando amministrava la Lega, ora all’opposizione, tra l’altro nessuno poteva scrivere un bel niente, e ora accusate di censura?
Mandate il vostro articolo alla stampa, scrivetelo su un sito web, non avete un sito web in cui noi elettori potremmo leggerlo? Capite perché queste polemiche sono francamente forzose e perché in Italia bisognerebbe finirla di fare polemiche per ogni minima cosa? Soprattutto quando non si rispetta una data di consegna e si pretende di avere ragione pur arrivando in ritardo.
Unico motivo per cui non e’ stato pubblicato e’ stato il ritardo di consegna del pezzo alla redazione, e quindi alla tipografia.
Altro che censura! Davvero patetici
Mi associo a Lorenzo; le cose dette da un ex sindaco che non permetteva e non accettava critiche (lo si capisce da quello che scrive) non meritano alcuna considerazione.
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