Il fotografo saronnese Edio Bison racconta “Mombello”
SARONNO – Sarà inaugurata oggi pomeriggio alle 16,30 a Villa Gianetti la mostra del fotografo, saronnese d’adozione, Edio Bison dal titolo “Mombello uno sguardo dentro” che con scatti in bianco e nero mostra l’interno dell’ex ospedale psichiatrico Antonini, conosciuto anche come manicomio di Mombello a Limbiate.
Ecco come l’artista presenta il percorso che l’ha portato alla mostra
“È folle essere normale tra mille pazzi o è normale essere folle tra mille sani?
Ci provoca questa frase, scritta forse da un malato o forse da un “sano”, su di un muro all’interno dell’ex ospedale psichiatrico Antonini, conosciuto anche come manicomio di Mombello a Limbiate.
Ritrovarsi soli nel silenzio dei padiglioni deserti dà una sensazione di smarrimento, sembra di sentire ancora le urla dei pazienti e tornano come vivi i brani dei diari di Gino Sandri, disegnatore sopraffino conosciuto come il pittore delle Groane che fu per lungo tempo “ospite“ dell’ospedale psichiatrico:
“…bisogna immaginare 250 disgraziati chiusi in un cortile chiuso, o in due saloni chiusi per mesi, anni, lustri, decenni alle volte, e l’umore che può stagnarvi, con poveracci compagni di sventura che urlano i loro lamenti per tutto il giorno. Con il mio cervello indebolito dalla pressione elettrica che superava le mie forze. In questo summun di tristezza sono vissuto per anni”
Raccontare con immagini questi luoghi abbandonati è stato come incontrare i degenti, poiché i muri sono testimoni silenti pregni fino all’orlo di sofferenza: ogni finestra, ogni panchina o pietra sono saturi di quel “male oscuro” descritto così bene dallo scrittore Giuseppe Berto.
Negli ambienti silenziosi risuonano ancora i pensieri di Sandri… “come anima, sono stato trattato da bestia, ma scrivere è come una soave mano di donna che mi passi sulla fronte e plachi…”
Al termine del lavoro fotografico di “descrizione di luoghi” un’altra scritta murale si impone agli occhi del visitatore:
Chi è più pericoloso, chi nella rete è preso o chi quelle rete ha teso?
Edio Bison
La mostra si inaugura domenica 6 ottobre alle 16.30 e sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18.30, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 fino a giovedì 17 ottobre.
Ecco un’anticipazione degli scatti esposti
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06102013
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Commenti
Edio Bison e’ una delle piu’ belle espressioni di fotografo contemporaneo. Un valore che dovrebbe essere sfruttato costantemente nella nostra citta’. I suoi scatti pensati, le immagini forti e dolci nello stesso tempo dimostrano le sue grandi qualita’ di artista della fotografia. Spero tanto in una sua esposizione permanente delle sue superbe opere. Complimenti ad un talento da non sottovalutare.
Edio Bison, le tue immagini sono forti, poetiche e dolorose, esprimono l’angoscia, la solitudine, l’isolamento e l’alienazione dell’uomo contemporaneo, e non solo di chi è colpito da depressione, schizofrenia e paranoia …
Ti auguro una grande affluenza di pubblico sia per riflettere sul testo introduttivo, sia per la sempre notevole qualità dei tuoi scatti.