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SARONNO – “Benedire significa letteralmente “dire bene” sottolineando gli aspetti positivi di una realtà: è quello che hanno fatto tutti quelli che hanno parlato prima di me”. E’ iniziato così il discorso di monsignor Armando Cattaneo prevosto di Saronno sabato mattina durante i festeggiamenti per i 50 anni dell’asilo nido Pina Gianetti di via Tommaseo.

Nei giorni scorsi i consiglieri leghisti Raffaele Fagioli e Angelo Veronesi avevano preso le distanze, stigmatizzando, la proposta del consigliere Oriella Stamerra di invitare il prevosto ad evitare la benedizione. Ne è nata una forte discussione in città.

In realtà sabato mattina tutto si è svolto nel migliori dei modi: bimbi, educatori e genitori sono arrivati al nido intorno alle 10 presto raggiunti dalla banda. I discorsi ufficiali hanno ricordato la lungimiranza dei fondatori nella creazione di uno spazio di sostegno alle famiglie, l’impegno profuso per l’educazione dei piccoli nella struttura che oggi, tramite l’ente morale, il Comune gestisce garantendo un importante servizio alle famiglie. “L’85% dei piccoli in età da nido – è stato spiegato – trova posto in una scuola comunale o comunque con costi comunali grazie ai voucher, una percentuale difficilmente eguagliata in altre città”.

E’ stata poi la volta del prevosto che pur senza mai citare la polemica, con toni semplice e pacat,i ha espresso la propria opinione: “Le varie religioni danno una forma codificata alla benedizione, un gesto vitale e universale dell’uomo e lo tramandano nei secoli, salvandolo anche dalle crisi della storia! E per questo quando si invita un prete, un pastore, un Imam un monaco buddista o un guru indù a benedire lui non lo fa in nome solo della sua religione o “contro” tutte le altre! No, non sarebbe più una benedizione! Sarebbe snaturata! Lo fa in nome di tutte le religioni e tutte si devono sentire rappresentate da quel solo che lo fa, in quel luogo è lui a rappresentare tutti i mille modi in cui le varie fedi hanno “conservato” quel primordiale gesto”.

Il prevosto affronta anche il tema del rapporto tra istituzioni e chiesa in città:”Nessuna città è così aperta, sanamente laica e laicamente religiosa quanto Saronno: basti pensare che tutte le scuole materne sono comunali o statali, nessuna è parrocchiale anche se almeno la metà hanno sede in stabili ecclesiali. Basti pensare a questo nido gestito dal pubblico in una struttura ecclesistica ed arrivato ad un traguardo così importante come i cinquant’anni di storia”.

Ecco alcune immagini della giornata di festa

07102013

11 Commenti

  1. La polemica, che polemica non era, bensì una forte presa di posizione a tutela della nostra millenaria tradizione ha avuto l’esito sperato. Merito, prima di tutto, della saggezza di don Armando ed un po’ anche dell’attenzione e sensibilità dei consiglieri della Lega Nord.
    Ero presente sabato mattina e, come in altre circostanze analoghe, ho avuto modo di notare l’assenza delle famiglie straniere.
    Sembra quasi che manchi la volontà di inserirsi nella realtà che li ospita: utilizzano i servizi offerti dalla comunità ospitante, ma poi si chiudono nel loro mondo senza accettare di stringere la mano che da più parti gli viene tesa in segno di aiuto ed amicizia.
    Ci vorranno forse generazioni prima di vedere qualche segno positivo di un’integrazione in cui, esempi mondiali alla mano, credo ben poco…

  2. i paladini ‘laicisti’, insomma, ancora una volta hanno guadagnato un’occasione per far fare bella figura al loro ‘nemico’ e perso un’altra occasione per non dimostrare la propria stupidità.
    avanti così: siete geniali.
    magari ogni tanto ricordatevi di attaccare il cervello:potreste scoprire che gli unici ‘nemici’ ve li create nella vostra testa.

  3. assolutamente d’accordo con le sue parole: vorrà dire che a rotazione dovremmo avere un imam, etc, etc…..

  4. Credo che certa gente prima di implorare benedizioni dovrebbero aprirsi all’accoglienza! Cercare spazi per fare bella figura serve a poco se non si è coerenti, caro Fagioli sei veramente cristiano cattolico? Meno male che abbiamo un bravo Prevosto!

    • La domanda che mi rivolge non è pertinente.
      Come consigliere comunale rappresento altre persone, quelle che mi hanno votato, oltre alla Lega Nord che mi ha candidato.
      Quindi che io sia cattolico, protestante, agnostico, ebreo o musulmano in questa vicenda ha ben poca importanza.
      In particolare io non ho implorato alcuna benedizione, ma ho evidenziato il fatto che non mi sembrava opportuno chiedere al prevosto, padrone di casa del nido Gianetti e capo della Chiesa in Saronno, di soprassedere ad un gesto normale per la nostra comunità e che non avrebbe offeso nessuno il farlo.
      Che il Prevosto sia bravo è indubbio, diversamente sarebbe a fare altro.

  5. ” anche se almeno la metà hanno sede in stabili ecclesiali. ”
    certamente a titolo gratuito ! o no ? Consigliera Stamerra confermi per favore !

  6. io sono pagano, quindi dio piu’, dio meno, cosa mi cambia…
    l’importante è che nessuno di costoro mi possa vietare di pregare per Odino, o ad obbligare la mia sposa a coprirsi il volto o vietare a mia figlia di andare a scuola.

  7. “E per questo quando si invita un prete, un pastore, un Imam un monaco buddista o un guru indù a benedire lui non lo fa in nome solo della sua religione o “contro” tutte le altre! No, non sarebbe più una benedizione! Sarebbe snaturata! Lo fa in nome di tutte le religioni e tutte si devono sentire rappresentate da quel solo che lo fa, in quel luogo è lui a rappresentare tutti i mille modi in cui le varie fedi hanno “conservato” quel primordiale gesto”.

    nessuno ha notato queste parole, straordinarie, dirompenti (lo dico da anitclericale magnapreti), che sbriciolano ogni convinzione troglopadana?

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