Dagli Usa a Rimini, Lara Comi per i balneari
RIMINI – “Il continuo dialogo tra associazioni e politica ha fatto individuare la scorsa settimana, al Tavolo tecnico del ministero del Tesoro, coordinato dal sottosegretario Baretta, una possibile soluzione di compromesso che potrebbe rappresentare la soluzione della vicenda dei balneari. E’ una buona idea quella di dividere da un lato l’area commerciale, sdemanializzandola per concederne la vendita e, dall’altro, lasciare demaniale la parte di spiaggia. Questa soluzione consentirebbe ai proprietari delle strutture attuali di acquistare l’area dove insistono le loro attività, con opzione, e allo Stato di aprire alla concorrenza la gestione delle spiagge. Una soluzione che sarebbe anche una forma di risarcimento che lo Stato concede agli attuali titolari di concessioni demaniali come ristoro del legittimo affidamento che hanno fatto nella legge che esisteva fino a poco tempo fa”.
Lo ha affermato l’europarlamentare saronnese del Pdl, Lara Comi, intervenendo in collegamento a un convegno sul tema dei balneari nell’ambito della kermesse “Sun” di Rimini Fiera.
“Non dobbiamo però illuderci – ha ammonito Comi – la conformità al diritto europeo potrebbe, anche stavolta, essere messa in discussione. E allora dobbiamo procedere parlando una voce unica, creando un forte consenso sulla proposta. E’ arrivato il momento di fare sistema e portare i nostri interessi sui tavoli di Bruxelles e difendere gli interessi degli italiani, delle nostre imprese e dei nostri territori in Europa. Il contesto che abbiamo di fronte è favorevole, siamo nell’ultima parte del mandato europeo e notoriamente in questa fase si è più disponibili alla mediazione e avremo dal luglio 2014 la presidenza del semestre europeo. Quale migliore occasione per far presente le sacrosante ragioni del nostro Paese a tutela di importanti settori della nostra economia e del nostro patrimonio?”
Comi, unica italiana invitata, è appena stata ospite del Governo degli Stati Uniti per un giro conoscitivo della realtà politica ed economica americana.
071913
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Commenti
le spiagge mi piacciono libere…di tutti…altro che vendere…dopo che verranno vendute saranno cementificate…
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caro carissimo OSVA … la comprensione ti è difficile : LA PARTE DI SPIAGGIA IN VENDITA è GIA’ OCCUPATA DA STRUTTURE : BAR RISTORANTI ETC ETC … QUINDI DI CHE STAI PARLANDO
Caro cittadino essere correttamente informati , basta così poco “”Da corriere della sera
“La proposta: «sdemanializzare» gli arenili in concessione per assegnarli agli attuali gestori evitando le aste chieste dalla Ue…….. Vendere le spiagge italiane ai privati. Più esattamente a chi già ci lavora – i gestori dei lidi – e le occupa con ristoranti, bar, boutique e cabine.”
http://www.corriere.it/cronache/13_ottobre_08/spiagge-in-saldo-proposta-del-governo-su-sdemanializzazione-privati-fd0345b8-3028-11e3-8faf-8c5138a2071d.shtml
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questa proposta veramente democristiana che avevo già letto serve solo a fare i furbi ed evitare l’asta come richiesto dalle leggi europee. Poi su un piano diverso esiste il problema se debbano esistere in assoluto le spiagge a pagamento…che in assoluto sarebbero preferibili, ma essendo noi furbi (o tali ci crediamo) forse è meglio siano affidate a chi eviterebbe lo scempio se fossero libere.Allora se ci devono essere gli stabilimenti, che almeno lo stato li dia a chi li paga di più (per gli investimenti giò fatti basta inserirli nella base d’asta come rimborso)
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Cittadino .Se tu avessi letto la “proposta democristiana” a tuo dire non saresti incorso nell’errore di scrivere che “I terreni vengono messi all’asta e niente impedisce di partecipare a chiunque,” Dai democristiani hai imparato in fretta
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Quindi è dal 2010 che viene “coltivato” il serbatoio di voto dei Balneari !!!
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C/O
Comi dimostra d’essere , quindi , un ottimo politico : sempre sul territorio a fianco di imprese e lavoratori . E’ ben distante da quei politicucci che mettono fuori il naso prima delle elezioni : gli stessi che tu ami …
abbiamo un bisogno disperato di esportare e noi creiamo barriere: in modo che all’estero dovranno porre barriere alle nostre aziende, in modo che chi si è ingrassato negli anni continui a farlo e mandando a spasso gli operai. Vorrei conoscere il parere di Confindustria, e associazioni piccole industrie…
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Cittadino.
Le imprese balneari (30.000) come mi ha confermato un parente nel settore, per la maggioranza a conduzione familiare , a causa di una direttiva europea , incautamente a suo tempo, accolta dal nostro governo , saranno mandate all’asta in libero mercato (aprto anche agli stranieri ) fagocitate da colossi turistici cinesi sudamericani e altro …quando non ci metterà lo zampino la malavita .
Si rischia di perdere il nostro territorio , le nostre aziende …compreso l’indotto fatto da migliaia e migliaia di lavoratori
Abbiamo bisogno di esportare turismo !!! garantendo la sopravvivenza nostre aziende . Confermo il costante e prolungato impegno di Comi a fianco delle imprese-
I terreni vengono messi all’asta e niente impedisce di partecipare a chiunque,o è pure troppo difficile consorziarsi al grido di piccolo è bello (del quale vediamo i nefasti risultati): i lavoratori non devono temere perchè al bagnino per chi lavorare non importa.Esportiamo turismo difendendo le aziende balneari così?? E’ per questo che milioni di italiani vanno in Spagna, Croazia, Grecia, Malta, Tunisia…. continua pure a pensare di difendere l’italianità del territorio (cosa che francamente mi fa sorridere) mentre difendi un privilegio di pochi che tra l’altro non vogliono che gli siano alzate le misere rendite demaniali (e poi si scono scoperti pure evasori ,ilionari). Io credo che il cittadino ci guadagnerebbe assai
(Chissè se allo stesso modo ti poni ilproblema quando compri un’automobile o se lo pongono i proprietari dei bagni, o girano con un SUV coreano o tedesco : la coerenza certo non si trova al supermarket)
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…a caccia di voti???
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solo gli ignoranti non sanno che Comi è con i balneari dall’inizio del 2010 al contrario dei politicANTI che tirano fuori la testa in prossimità delle elezioni
perfettamente d’accordo: ” fare sistema e portare i nostri interessi sui tavoli di Bruxelles e difendere gli interessi degli italiani, delle nostre imprese e dei nostri territori in Europa”
brava brava incontastabilmente brava ; l’orgoglio di Saronno