Trenord: sciopero generale da giovedì sera a venerdì
SARONNO – Sciopero dei ferrovieri di Trenord, disagi anunciati per i pendolari, dalle 21 di giovedì 17 ottobre alle 21 di venerdì 18.
L’astensione dal lavoro è stata indetta dai sindacati Cub Trasporti e Usb. Non dovrebbero esserci ripercussioni negli orari di punta, e cioè dalle 6 e le 9 e dalle 18 alle 21 di venerdì. Per il resto, si profilano ritardi ed anche cancellazioni.
Come si legge in una nota di Cub Trasporti,”lo sciopero generale è indetto contro le politiche di austerità del governo Letta; per·l’aumento di salari e pensioni, la riduzione dell’orario di lavoro; per i diritti sociali (reddito, casa, lavoro,·salute, studio); per una legge democratica sulla rappresentanza; per pari diritti per i lavoratori migranti, contro la tassa di soggiorno e il rapporto tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro”.
161013
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Commenti
Scioperare al venerdì, con i soldi degli abbonamenti incassati. I treni restano restano fermi ed i costi per l’azienda scendono. Quindi, contro chi sarebbe la protesta ? Buon fine settimana Trenord
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scherzi? così possono fare il ponte lungo di vacanze, cosa gliene frega dell’efficacia
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Caro Dario, i treni viaggiano anche di sabato e di domenica, quindi cosa c’entra il ponte? Chi lavora sui treni non ha il fine settimana libero, come una parte degli operai. Pensare prima di scrivere a casaccio.
Il 18 è stato indetto uno sciopero generale da mesi oramai. Se voi non vedete le ragioni delle sciopero allora siete ciechi.
Io sto dalla parte di chi sciopera, se voi state dalla parte del governo e di confindustria bene per voi. I politicanti fanno sempre presenza con tanto di foto e sorrisoni ai presidi degli operai in sciopero, ma solo quando i presidi li fanno contro la chiusura della frabbrica. Quando invece scioperano per migliorare le condizioni lavorative allora siamo tutti forcaioli. Il concetto qual è? Finchè uno lavora come uno schiavo bene, quando chiede di lavorare, a qualsiasi condizione, allora bene. Quando invece chiede sicurezza sul lavoro, maggiori diritti, un migliore stipendio, niente solidarietà.
Questo perchè in Italia ci si è tutti appianati sulle posizioni dei padroni.
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