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SARONNO – Finti esperti di utensili d’officina che si offrono di rigenerare punte di trapani e lame da taglio facendo pagare salatissime fatture in cambio di falsi interventi: è il raggiro messo in atto da due sedicenti consulenti che in queste ore stanno contattando diverse aziende del Saronnese.
A dare l’allarme è il consigliere comunale leghista Claudio Sala, imprenditore e titolare di un’azienda meccanica a Cislago.
“Imprenditori metalmeccanici del Saronnese – esordisce Sala in una nota inviata nelle ultime ore – fate attenzione a chi vi propone la rigenerazione di utensili d’officina, come le punte per i trapani, le lame da taglio o le placchette da torneria”.
Sala riepiloga il modus operandi dei truffatori:”Si presentano come esperti nel settore, garantiscono risultati miracolosi, ritirano il vostro usato e poi vi presentano il conto. In realtà non fanno nulla di concreto, eseguono alcuni trattamenti superficiali alle attrezzature (trattamenti tra l’altro banditi dalla Comunità Europea) che non danno alcun beneficio all’utensile da riparare, sono pericolosi e dannosi per la salute, l’unica cosa garantita è il conto finale che si presenta molto salato”.
L’appello di Sala, che ha già allertato i carabinieri della compagnia di Saronno, arriva dopo che ha raccolto le testimonianze di alcuni conoscenti: “La segnalazione che mi è giunta da alcuni imprenditori e titolari di officine meccaniche del Saronnese. Nello specifico mi hanno riferito che si tratta di due uomini stranieri con accento dell’est Europa.”
Da imprenditore Sala conclude con un invito ai colleghi:”Diffidate da questi millantatori e affidate solo ad aziende specializzate i vostri utensili da rigenerare. Nel caso di presentino nella vostra attività chiamate immediatamente i Carabinieri”.
19102013
Grazie Consigliere Sala. Queste sono informazioni utili.
Ben vengano queste segnalazioni, ma non ho capito una cosa: se questi tizi presentano un “conto” finale, cosa riportano come dati in fattura? Avranno una ragione sociale, dei dati fiscali? Si possono sapere?
Ciao Ale,
La truffa è vecchia e collaudata, in effetti questi non hanno alcuna azienda solo qualche biglietto da visita fasullo, sta di fatto che quando riportano la merce trattata, sparano una cifra astronomica, che ovviamente viene contestata dall’imprenditore, poi alla fine tentano di mediare una trattativa che nella paggior parte dei casi si risolve con un qualche Cento Euro in contanti. Capito?
Ciao Claudio, grazie per la risposta. Io però continuo a non capire a) come possa un imprenditore affidarsi a sconosciuti senza nemmeno farsi fare un preventivo su carta intestata e controllare la ragione sociale; b) come non esista un nome per questi truffatori da rendere pubblico (quello sui biglietti, per esempio).
Perché, senza voler mancare di rispetto a nessuno, questi sono truffatori, ma anche il truffato mi pare che abbia gli strumenti per cautelarsi prima di finire nella trappola e dover scucire le cento euro in contanti ad aziende inesistenti. No?
A presto. 🙂
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