Flashmob, un sito internet e tanti manifesti per una Saronno più pulita
SARONNO – “Saronno è casa mia” è l’innovativa campagna di educazione ambientale avviata dall’Amministrazione comunale. “L’obiettivo primario – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Roberto Barin – è quello di sensibilizzare i cittadini di Saronno al rispetto di strade e piazze della città come fossero le stanze e gli spazi della propria casa, avendone cura e non abbandonando per terra rifiuti. Lo scopo è di portare i cittadini a considerare la propria città come un luogo dove fare il gesto di utilizzare il cestino diventa un valore in più, un’azione giusta e sensibile, un’occasione di orgoglio”.
La campagna utilizzerà strumenti classici, come i cartelloni pubblicitari affissi in città e in Municipio e gli spazi pubblicitari sui parapedoni, ma anche mezzi nuovi come incontri con i tecnici nelle scuole e azioni teatrali in zone critiche della città. Cruciale sarà poi il ruolo del social network: è stato creato un profilo su Facebook e un sito internet ad hoc per tenere aggiornati i saronnesi sugli sviluppi della campagna e per coinvolgere i più giovani che potranno condividere foto e video.
“Con l’intento di caratterizzarla in modo educativo e creativo – prosegue Barin – l’ideazione e tutti gli aspetti comunicativi di questa campagna sono stati affidati al Teatro Giuditta Pasta. I cittadini saranno coinvolti con iniziative nelle strade e piazze di Saronno ma anche attraverso concorsi, spettacoli e picnic. I più piccoli potranno partecipare a laboratori creativi mentre per i ragazzi delle scuole ci saranno incontri con gli esperti e momenti di partecipazione diretta nei luoghi pubblici della città”.
“Tra i primi eventi – spiega Anella Todeschini direttore organizzativo del teatro – ci sarà un’iniziativa a sopresa che il 15 dicembre in piazza Libertà coinvolgerà 200 studenti delle scuole medie”.
“Credo che l’aspetto più interessante – ha spiegato il sindaco Luciano Porro – sia il coinvolgimento dei più giovani: i ragazzi delle scuole medie e superiori che devono essere educati a non lasciare rifiuti in giro e ad avere cura dell’ordine e della pulizia della propria città. Penso ad esempio all’aiuola davanti al palazzo dell’Insubria dove più di una volta ho visto pacchetti di sigarette, confezioni di brioche e lattine abbandonate del verde. E che dire dei mozziconi di sigarette lanciati sui marciapiedi? Sono comportamenti che non si possono più tenere ne tollerare”.
Già da questa settimana sono visibili in Saronno i manifesti di lancio di “Saronno è casa mia” questo il nome della campagna, con la mascotte, un cestino animato il cui nome sarà deciso da un concorso indetto tra le scuole, che accompagnerà ogni iniziativa.
La campagna terminerà nell’estate 2014 con una grande festa in un bel giardino della città.
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13112013
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Commenti
Parchetto di Via Volta 33
Barin: mettici un cestino!!!!
..e se vuoi proprio esagerare, mancherebbe anche una panchina sutto il lampione che da due anni non illumina più perchè la lampadina è bruciata!!!
Tutto ovviamente segnalato come Luciano “dixit”: ultima corrispondenza del giorno 9 agosto 2013 mittente ufficio Verde del comune di Saronno di cui trascrivo il testo integrale:
“Pertanto, per quanto riguarda le richieste di arredo urbano, ed ulteriori
precisazioni sull’area in oggetto, La invito a contattare il Responsabile
di Servizio, Arch. Adriana maria Gulizia, Il responsabile del settore
Lavori Pubblici Ing. Paolo Cosenza e il Responsabile Servizio Urbanistica
Arch. Sergio Landoni, che metto a conoscenza di questa email.
Cordiali saluti.”
Fatto tutto quanto indicato: ad oggi 14 novembre 2013, il cestino portarifiuti NON c’è!
….quindi???!!!!
Prima di affiggere manifesti, ci si accerti che i cestini ci siano! …poi ben vengano le sanzioni per chi non li utilizza.
Mancano gli slogan in arabo e russo.
Non male come cosa ma così sembra che la responsabilità sia tutta del cittadino , in autunno cadono le foglie e restano a marcire nei parchi e marciapiedi , quindi mi fa pensare che qualcuno non fa il propio dovere e non mi dite non ci sono i fondi.
si possono mettere mille cestini ma se le persone sono maleducate non è certo colpa del sindaco o dell’assesore
poi come far capire agli extracomunitari di non buttare bottiglie di birra in giro, di non ubriacarsi,di non fare i propi bisogni dove capita ecc. ecc.
ottima iniziativa – non ci sono solo i giovani come obiettivo della campagna,ricordate anche gli adulti RECUPERABILI ! – siamo ottimisti
1) i cestini fovete metterli al parco del lura e non dire non è di competenza del comune
2) le pagliacciate teatrali potreste evitarle e dare più spazio al rilancio delle piccole imprese e attività commerciali, piuttosto che il supermega esselunga