Gerenzano, il sindaco denuncia: “Il Patto di stabilità ci strangola”
GERENZANO – Il sindaco Ivano Campi ha nei giorni scorsi partecipato a Varese al “vertice” con i primi cittadini del Varesotto, promosso dall’Associazione dei Comuni.
“Nella mattinata di lunedì tutti i sindaci della nostra Provincia si sono riuniti a Varese per denunciare ancora una volta la situazione di assoluta insostenibilità finanziaria dei Comuni, a seguito degli ingiustificati tagli lineari e blocco degli investimenti a livello locale – si legge in una nota d Insieme e libertà per Gerenzano, lista civica di maggioranza – I Comuni rappresentano solo il 7.6 per cento della spesa pubblica e solo il 2.5 per cento del debito del Paese, tenendo conto che l’indebitamento per gli stessi è ammesso solo per gli investimenti. Nel 2012 i Comuni italiani hanno presentato un avanzo (differenza tra entrate e spese) pari a 1.677 miliardi di euro, mentre il Governo ha registrato un deficit di 52 miliardi di euro. Per chiudere il raffronto, il Governo ha aumentato la spesa corrente di oltre l’8 per cento e sono aumentate le entrate del 4.26 per cento, mentre i Comuni hanno ridotto la spesa corrente del 2.5 per cento e ridotto del 28 per cento gli investimenti negli ultimi sei anni per rispettare i vincoli di bilancio, dovendo sopportare anche una diminuzione di entrate per i tagli lineari imposti dalla spending review”.
Come ricorda Insieme e libertà per Gerenzano “buona parte del gettito Imu, ad esempio, servirà al risanamento del bilancio statale , anziché essere una risorsa per i Comuni: infatti i cittadini hanno visto così aumentare la pressione fiscale, ma i Comuni non hanno avuto aumenti di entrate , mentre il Governo ha avuto un aumento di entrate per 8 miliardi. Per questi motivi si chiede un immediato allentamento del Patto di Stabilità, che darebbe risorse ai Comuni per soddisfare le richieste di Servizi e bisogni dei propri cittadini, con deroghe per i settori specifici quali quello culturale, socio-assistenziale educativo, dei servizi scolastici e dell’infanzia. Questo produrrà investimenti e reale rilancio della crescita economica delle aziende a beneficio dei cittadini. Il mancato accoglimento di queste e altre richieste costituirà presupposto per attuazione di forme di protesta nei confronti del Governo e Parlamento a tutela dei cittadini”.
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