SARONNO – Venerdì 6 dicembre, alle 21, nella sala congressi dell’Istituto Padre Monti, in via Legnani, 4 a Saronno, si terrà un evento organizzato dal Club Don Luigi Sturzo, in collaborazione con l’Istituto Padre Monti e con il patrocinio del Comune di Saronno.
Autorevoli relatori coinvolgeranno il pubblico in riflessioni e risonanze alla scoperta della storica enciclica, cosiddetta dei “due Papi”, Lumen Fidei, in un incontro intitolato: “La Fede colpisce ancora”.
I relatori saranno padre Aurelio Mozzetta della Cfic; Fulvio De Giorgi, professore di storia della pedagogia ed educazione all’Università di Modena e Reggio Emilia; Marcello Bertoli, dottore di ricerca in storia antica all’Università del Sacro Cuore di Milano ed imprenditore. Parteciperà monsignor Armando Cattaneo, prevosto di Saronno.
L’evento sarà presentato da Carlo Mazzola, presidente del Club Don Sturzo; e da Alberto Paleardi, vice presidente dello stesso club, con il contributo tecnico audiovisivo di Filippo Goi.
Spiega il presidente del Club Don Sturzo, Carlo Mazzola
Il contenuto dell’enciclica, che sarà sviluppato nella serata, pone ciascun individuo di fronte ad una scelta, la cui risposta determina gli obiettivi più importanti e i fini ultimi della propria esistenza. Un risposta che non è uguale per tutti e che non si può esaurire in un ambito esclusivamente terreno e che non potrà mai essere del tutto esaustiva poiché impone, per l’appunto, un atto di fede, da cui scaturisce il viaggio della vita con scoperte introspettive e nuove prospettive del mondo attorno a noi, in una crescita morale e spirituale.
Il documento è di portata storica perché è la prima volta che un’enciclica viene scritta da due Papi contemporaneamente in vita, residenti a pochi metri di distanza l’uno dall’altro e in armonia tra loro. Francesco che ha firmato l’enciclica ufficialmente, ha scritto che gran parte del lavoro è stato redatto dal suo predecessore Benedetto XVI. Un fatto che dimostra come due personalità profondamente diverse tra loro, per carattere, stile, storia, quali Ratzinger e Bergoglio, siano solidamente concordi e fermi sulle questioni fondamentali della fede e della verità.La manifestazione si colloca alla fine dell’anno della fede e all’inizio del tempo d’Avvento, perché pur essendo terminato l’anno ad essa dedicata, la fede va ora coltivata nell’animo di ciascuno e questo periodo che ci porta al S. Natale, con l’ausilio dell’Immacolata, può essere il giusto contesto per proseguire in questo cammino.
Il titolo “La Fede colpisce ancora” è nato dall’osservazione che nel corso della storia del mondo, si sono verificati episodi tali da generare confusione, sconforto o rabbia da indurre l’umanità a perdere la fede, ma ciò nonostante, seppure alcuni siano caduti, la luce della fede colpisce ancora miliardi di cuori.
061213