Corteo del sabato di Natale: le ragioni della protesta
SARONNO – Il corteo dei centri sociali di sabato, 21 dicembre, “stringerà d’assedio” il centro di Saronno, nell’ultimo sabato di shopping prima di Natale.
Queste le ragioni della protesta, in una sintesi del comunicato diffuso su internet e firmato “Solidali delle province di Varese e Milano”
Invitiamo tutte e tutti a partecipare a questo corteo, perché le condizioni di vita attuali sono inaccettabili e insostenibili. Sempre più persone non riescono a permettersi mutui, affitti e spese quotidiane, con Equitalia alle calcagna. Al lavoro siamo sfruttati e ricattati, magari con la minaccia della delocalizzazione. Ci mettono gli uni contro gli altri scatenando guerre tra poveri. Siamo trattati da schiavi e, per chi sciopera, fioccano le denunce come nel caso della lotta alla Bennet di Origgio.
Ci obbligano a studiare in edifici che cadono a pezzi, chiudono ospedali, tagliano servizi. Se invece cerchiamo di organizzare diversamente le nostre vite veniamo puniti, sfrattati, sgomberati e buttati in mezzo a una strada.
I territori in cui viviamo vengono militarizzati, devastati, avvelenati, ridotti a merce di scambio per creare grandi opere, come Tav, Pedemontana, Malpensa, completamente inutili per la popolazione, ma utilissime per gli speculatori, gli affaristi e la mafia. Territori che vengono devastati e depredati dalla enorme presenza di industrie, Inquinano suolo, falde acquifere, aria e al termine delle attività produttive abbandonano il campo con la complicità di tutte le amministrazioni pubbliche senza bonificare l’area.
Questa non è vita… è sopravvivenza! Chi non accetta questo stato di cose e si unisce ad altri alla ricerca di una vita degna di essere vissuta, chi occupa le case sfitte, resiste agli sfratti, si ribella a condizioni di lavoro insopportabili e ostacola in tutti i modi possibili la distruzione dell’ambiente viene criminalizzato.
Sul territorio in cui viviamo due persone sono agli arresti domiciliari per aver lottato contro tutto questo, così come in questi giorni altri sono finiti in galera con l’accusa di essere dei terroristi, perché No Tav. Ma noi diciamo che il vero crimine è aver progettato questa situazione ed averla propagandata come il migliore dei mondi possibili. Il vero terrorista è lo Stato che affama, sfrutta, avvelena, divide, imprigiona la popolazione.
Giobbe, Toffo, Nico, Chiara, Mattia, Claudio, Lollo libere e liberi subito!
Concentramento in piazza San Francesco alle 15 a Saronno, sabato 21 dicembre.
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Commenti
Rivogliamo il Calippo alla Coca Cola!!
interessante.
ci sono una serie di motivazioni, tra le quali spicca la mancanza de “l’aranciata amara è troppo amara” e “la peperonata della nonna di ieri sera era pesante”, per poi giungere a ‘liberi tutti’ che c’entra nulla con tutto il resto.
interessante, per l’appunto.
Ti sei perso questa frase: “Sul territorio in cui viviamo due persone sono agli arresti domiciliari per aver lottato contro tutto questo” È quella che collega le due parti del testo che tu non sei riuscito a mettere in relazione fra loro.
Lo so perché stavo spiegando la stessa cosa oggi ad un bambino di 9 anni. Anche lui, come te, ha ancora qualche problema di comprensione del testo.Caro sig. Micheli, forse le sarà sfuggito che le persone indicate sono state private della libertà (e si potrebbe aprire un discorso sul ‘come’ ciò sia avvenuto nel nostro sistema giuridico, ma esula dall’argomento trattato) non perchè hanno ‘combattuto tutto ciò’ che è elencato, ma per via di una supposta (è tale visto che manca il pronunciamento della corte) aggressione.
A fronte di ciò siamo a come quando a sei anni si accampano una serie di scuse, costruendo così un vero e proprio castello, al fine di portare dalla propria le altre persone. Le dirò che da chi ha la presunzione di spiegare ‘come capire’ ad un bambino di nove anni mi aspetterei un’apertura mentale tale da permettere di superare almeno la fase ‘sei anni’.