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20140120_122857_2SARONNO – Davanti al ministro Cécile Kyenge ha preso la parola anche Abdullatif Chridi che ha parlato a nome del Centro Culturale Islamico parlando delle attività svolte dalla comunità per l’integrazione. 

Ecco l’intervento in versione integrale

Come sono certo anche Lei potrà notare nonostante la breve permanenza, Saronno ed i suoi cittadini hanno una notevole capacità di accogliere. Fin dall’inizio, quando abbiamo incominciato a muovere i primi passi, sono state per noi una bella sorpresa questa apertura e disponibilità, che ci sono state di valido sostegno per crescere e che non sono mai venute a mancare nelle varie amministrazioni: questo ci ha consentito di operare sempre più attivamente. Desidero sottolineare che si è sempre cercato di comprendere le nostre necessità e di soddisfarle al meglio.

Dato che l’integrazione può essere il frutto solo di sforzi reciproci, anche noi abbiamo cercato di sensibilizzare tutti coloro che frequentano il nostro Centro su un punto che riteniamo fondamentale: il rispetto reciproco della persona, del suo credo religioso e della sua cultura nel senso più vasto del termine. Questo implica, naturalmente, l’osservanza di tutte le leggi e le disposizioni in vigore in Italia. I valori che ne stanno alla base, infatti, sono universali.

A questo proposito, dopo attenta ed approfondita riflessione, nella nuova sede in cui ci trasferiremo a breve, abbiamo deciso di creare un “Settore dell’Integrazione” con un vasto spazio, opportunamente attrezzato, per incontri, conferenze e corsi di formazione con la partecipazione di eminenti personalità italiane, quali ricercatori e professori universitari, allo scopo di approfondire le nostre conoscenze sull’Italia e la sua cultura e di rafforzare i legami tra l’Italia ed il mondo islamico. Questi incontri saranno ovviamente aperti a tutti i concittadini italiani. Il Settore dell’Integrazione aderirà a tutti gli eventi ed iniziative locali o nazionali miranti a sensibilizzare i cittadini su temi importanti, come per esempio i diritti dei bambini e degli anziani e la lotta al fumo, all’alcohol, alla droga, al gioco d’azzardo ed all’AIDS.

Da ultimo, ma non meno importante, vorrei accennare all’aspetto relativo all’ottenimento della cittadinanza italiana: per i nostri giovani riveste un ruolo decisamente importante e spesso non riescono a comprendere appieno le varie difficoltà connesse a questo conferimento. Loro sono molto spesso cresciuti, se non addirittura nati, in quello che mi sento di chiamare il “nostro” paese e si sentono italiani al 100%, senza ovviamente e giustamente dimenticare le loro origini. A questo proposito potrebbe essere una bella cosa l’insegnamento della lingua araba, almeno nelle sue basi, già a livello scolastico, il che permetterebbe un approccio ad una cultura differente, ma estremamente ricca anche ai bambini e ragazzi italiani.

20012014

1 commento

  1. Tante cose giuste, pero’ due precisazioni:
    – diritti dei bambini e degli anziani, aggiungerei delle donne.
    – insegnamento intensivo della lingua Inglese (e non certo araba) gia’ a livello scolastico per garantirsi un futuro roseo nel mondo del lavoro.

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