Settanta in corteo contro sgomberi e sfratti
SARONNO – La lunga giornata dei ragazzi del Comitato autorganizzato saronnesi senza casa, iniziata con lo sgombero dell’ex macello, si è conclusa con un presidio in stazione e un corteo per le vie del centro. I ragazzi, attivisti del centro sociale e simpatizzanti, si sono ritrovato alle 17,45 davanti allo scalo ferroviario con lo striscione “La casa è di chi l’abita! Stop sfratti e sgomberi”. Alle 18,15 da corso Italia è arrivata una sessantina di giovani con uno striscione che hanno dato via un corteo accompagnato dai cori “La casa è di chi l’abita” e “Su su gli affitti vanno su, occupiamo le case e non paghiamo più”.
Gli attivisti hanno percorso corso Italia, via Diaz, via Catore, via Carcano, corso Italia, piazza Libertà. Qui hanno letto la lunga nota in cui hanno riassunto lo sgombero e l’intenzione ad occupare al più presto un’altra casa. Il corteo, sempre seguito da carabinieri e polizia di stato, si è concluso in stazione alle 19.
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22012014
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Commenti
La cosa è semplice… Oggi occupano? Domani si buttano fuori. Non aspettare mesi e mesi!!!!
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i genitori di questi figli che occupano ‘illecitamente’ le case altrui??!!
Sono convinta che qualcuno di loro abbia delle case libere da dare a questi giovani così si risolve il problema e non si toccano le proprietà altrui!!
Secondo me una bella demolizione risolve tutti i problemi….
Son d’accordo, ampliamo il parco e non ne parliamo più. Però se resta vuota così io fossi in loro me la riprenderei, tanto denuncia per denuncia, non mi sembrano tanto intimoriti
Dobbiamo, verosimilmente, attenderci una nuova escalation di scritte sui muri?
Infatti! Viene il sospetto che sia davvero una manovra speculativa di qualche genere… Ma è talmente illogica che me ne sfugge la motivazione di fondo.
Che dice Silighini, che dice ?
Silighini chi?
Il regista televisivo …
Comunque, stì ragazzi, hanno il merito di aver sollevato una questione interessante:
– Per recuperare i fondi per ristrutturare l’ex macello, decidono di fare un mutuo (500MILA se non sbaglio).
– Per pagare il mutuo di vendere gli appartamenti di via Roma (in cui avevano sede le stesse associazioni cittadine che vogliono mettere in Via Don Monza!)
– Poi, con i soldi recuperati, ristrutturare l’ex macello e metterci dentro le due associazioni.
– Intanto il primo bando per la vendita degli appartamenti è andato deserto.
– Allora ecco che trovano il compratore: Saronno Servizi, SPA gestita in maggior quota (mi pare 97%) proprio dal Comune!
In pratica si vendono un appartamento a se stessi per pagare una ristrutturazione con l’unico risultato di spostare due associazioni da un appartamento all’altro!
Alla faccia della finanza creativa!
Che vergogna.
Non è finanza creativa, ma semplicemente come me ne faccio “un baffo” (anzi due!) del cd. “Patto di Stabilità”. Fossi di fronte ad una ditta privata, il termine sarebbe creare “scatole cinesi”, ma qui ci troviamo nel settore pubblico gestito dalla Porro & Co. e qui calza a pennello il termine “Matrioska”.
A tutti gli effetti leggendo bene la vicenda c’è qualcosa che non quadra e che si vuol far quadrare a tutti i costi.se tutto è andato (oggi c’era l’asta, mi pare) come dice, si ricordi che la Villa Gianetti ad oggi contiene uffici di Saronno Servizi (che paga un affitto al Comune) che saranno trasferiti nei nuovi appartamenti di via Roma.
risultato? alienazione di due appartamenti, villa Gianetti vuota e in cassa mancherà la voce ‘affitto per villa Gianetti’.Villa Gianetti vuota? okkupiamola 😛
occupate un’altra casa bravi. cosi’ poi è reato penale e andate a chiarirvi le idee al fresco. l’unico modo possibile per chiarirvele. siete solo patetici nessuno è con voi. aggiornatevi non sono più gli anni 70 cari miei.