Grassi, Pd: “La Provincia di Galli è miope, la riduzione del liceo è un torto alla città”
5 Febbraio 2014
SARONNO – Preoccupato e sconcertato per “la visione miope” della Provincia di Varese, che vuole chiudere la sede staccata del Gb Grassi, il segretario cittadino del Pd Francesco Licata annuncia “un impegno a tutti i livelli, cittadino, regionale e nazionale coinvolgendo tutti gli interlocutori possibili, politici ed istituzionali, per scongiurare quello che sarebbe un grave torto agli studenti, al personale e alla città”.
Ecco la nota di Licata
É notizia recente l’intenzione del commissario dell’ormai deposta provincia di Varese, Dario Galli, di non corrispondere più la quota di affitto della sede staccata del Liceo Scientifico GB Grassi di Saronno. La cosa, oltre a lasciarci perplessi, ci preoccupa molto.
Ci preoccupa assistere all’ennesimo episodio di taglio lineare. La logica della cassa spinge a sforbiciare voci di costo senza porsi interrogativi su quello che si sta tagliando e sulle ripercussioni che questi tagli hanno all’interno di una comunità. Ci preoccupa ancora di più recepire che per qualcuno un liceo con 60 anni di storia, elité nell’istruzione non solo a livello provinciale ma regionale, riconosciuto per i risultati che i propri studenti raggiungono successivamente nelle sedi universitarie, sia visto solo come 150.000 euro da tagliare. La cultura, la formazione, l’istruzione hanno un valore ben più alto.
I licei sono luoghi dove si formano le coscienze e le persone e dove si preparano le classi dirigenti del futuro: non possono essere valutati solo come costo. Vorremmo che fossero stimati correttamente, per il loro immenso valore aggiunto.
Rimaniamo attoniti, quando la soluzione proposta è quella della riduzione del numero degli studenti e soprattutto quando, per operare tale riduzione, si utilizza la logica di cortile, o di campanile, della residenza nella provincia di Varese.
Come si può individuare tale criterio per un liceo che ha un bacino di utenza storicamente sovraprovinciale,con a distanza di una manciata di chilometri comuni come Cogliate, Ceriano Laghetto, Misinto (MB), Rovellasca, Rovello e Turate (Co) e Solaro, Cesate e Garbagnate (Mi).
La miopia di questa scelta rischia di avere pesanti ripercussioni sull’offerta formativa del nostro GB Grassi e sul piano occupazionale visto che la riduzione del numero degli studenti implica immediatamente una riduzione del personale.
Ci impegneremo a tutti i livelli, cittadino, regionale e nazionale coinvolgendo tutti gli interlocutori possibili, politici ed istituzionali, per scongiurare quello che sarebbe un grave torto fatto innanzi tutto agli studenti ed alle loro famiglie, ma anche alla città di Saronno, che si vedrebbe privata una parte della sua ricchezza.
05022014
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Commenti
La Lega fa gli interessi di Varese, Malpensa e poco piu’, mentre nel saronnese e nel comasco taglia solamente.
Poi non lamentatevi se da una vita non governate Saronno e alle prossime elezioni non arrivate al 5% in citta’!
Scusi Licata, ma secondo Lei l’ing. Dario Galli, che ha studiato al Liceo Scientifico GB Grassi (http://www.provincia.varese.it/code/14189/Commissario-straordinario) non conosce la situazione, non apprezza l’istituto e bla bla bla bla?
Invece di emettere comunicati stampa basati sugli articoli di giornale, Lei si è premurato di chiedere ai suoi ex consiglieri provinciali cosa sanno della vicenda?
Ha pensato di chiedere appuntamento agli uffici provinciali per chiedere chiarimenti “carte alla mano”?
Si è mai chiesto se l’abolizione delle Province (delle Amministrazioni provinciali, visto che l’Ente resta e resisterà per molto tempo ancora) non sia stata una becera e miope operazione non di taglio dei costi (spending review), ma di taglio della democrazia?
Oggi c’è solo il commissario, oltre ai funzionari: il controllo del consiglio provinciale è carente. Sarebbe bello avere ancora consiglieri del PD a contrastare le decisioni del Presidente della Provincia, non trova?
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Dario Galli sta tagliando classi al liceo di Saronno ‘razionalizzando’ (ovvero diminuendo) gli studenti fuori provincia. Il resto sono chiacchiere caro Andrea.
dunque il PD locale registra due ‘concetti’ chiave:
1) il bacino d’utenza del liceo è maggiore e ‘interprovinciale’
2) la scelta dell’ormai deposta Provincia è miope
assunto che, a come pare, in materia ‘scuola’ spetterà tutto alle costituende maxi-province o aree metropolitane.
ora ho una domanda: perchè il PD locale pensa di andare sotto Area metropolitana milanese?
i Comuni bacino d’utenza del liceo (e non solo) saranno sempre ‘fuori provincia’ (o quel che è): cosa ci protegge da scelte future identiche a quella ‘miope’ dell’odierna provincia di Varese?