Macello: “Ristrutturazione, spesa abnorme”
SARONNO – Dopo le esternazioni dell’assessore Agostino Fontana, che ha espresso la propria contrarietà all’uso dell’ex macello come centro diurno per minori si torna a parlare della destinazione della palazzina. Un uso alternativo e “low cost” era stato ipotizzato nell’ultimo consiglio comunale dal consigliere di Saronno al Centro Enzo Volontè che partendo dall’emergenza abitativa in corso in città (ci sono 400 famiglie senza alloggio) suggerisce di ristrutturare lo stabile creando dei mini alloggi e risparmiando oltre 300 mila euro.
Ecco il testo integrale dell’intervento
Il progetto dell’Amministrazione consiste nella ristrutturazione generale, con un piccolo ampliamento, al fine di ospitare un centro diurno per minori. Costo della ristrutturazione ipotizzato nel bilancio di previsione consegnato nell’ultimo Consiglio comunale 580 mila euro. Sempre dai dati comunali scopriamo che la superficie dell’edificio attuale è di circa 250 metri quadrati che dopo la ristrutturazione saranno circa 300 metri quadrati con un costo unitario di 1.700 euro.
Il costo per una costruzione nuova si aggira oggi intorno a 1.100 euro per metro quadrato. L’amministrazione Porro sta pensando di spendere soldi pubblici per una ristrutturazione in entità pari a circa una volta e mezzo il costo ordinario di costruzione a nuovo.
I soldi sono pubblici e quindi di tutti i cittadini: non possono essere sprecati. Forse a questa Amministrazione manca la capacità e l’esperienza per rendersi conto dell’ammontare della spesa di un intervento edilizio. Ma questo non giustifica alcuno spreco. Piuttosto invitiamo l’Amministrazione a non operare.
Il nostro suggerimento: si attui solo una ristrutturazione della superficie oggi esistente con un costo prevedibile di poco più di 150 mila euro e diamo all’edificio un utilizzo consono alla sua dimensione attuale.
A solo titolo esemplificativo: non è forse vero che il Comune sta cercando collaborazione con i privati per avere a disposizione appartamenti da poter gestire per situazioni abitative di emergenza? Con una spesa di circa 150 mila euro potremmo avere a disposizione forse 4 bilocali (la superficie attuale dell’immobile consente una simile previsione) al costo commerciale del mercato attuale di un solo bilocale. Ottenendo anche un risparmio di 350 mila euro”
06022014
Lascia un commento
Commenti
“Non sappiamo che farcene? Allora vendiamolo subito invece di murare le finestre e tenercelo così per anni e anni!”
Pero’, caro Lucio Bergamaschi, un utilizzo ce l’aveva gia’ lo stabile, ospitava delle persone che in effetti una casa non l’avevano. Perche’ buttarle fuori, in nome della legalita’? La legalita’ avra’ evidentemente ben altre priorita’, a meno che non venga tanto sbandierata per distrarre furti ben piu’ consistenti della “cosa pubblica”. Pensaci su, ti allego intanto un’articolo che semmai potra’ farti riflettere su quali sono i veri problemi, a Saronno.
http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/02/07/news/vincevo_gli_appalti_del_pirellone_perch_erano_tutti_di_cl_come_me-77894468/
Io cerco di ragionare. Le battute a effetto non mi interessano. C’è un immobile di proprietà comunale oggi in disuso di cui si discute il riutilizzo. La proposta dell’amministrazione e’ di ristrutturare al costo di 1700 eur al mq. Per ricavate le risorse vendono due appartamenti a Saronno Servizi (100% comunale quindi una partita di giro). Se si riedifica ex novo si spendono 1100 eur al mq e si ha un immobile nuovo con costi di gestione enormemente inferiori. Si risparmiano subito 180.000 eur più’ altrettanti nel tempo. E’ aritmetica delle elementari. Non sappiamo che farcene? Allora vendiamolo subito invece di murare le finestre e tenercelo così per anni e anni! Ma io credo che la lista delle necessità sia lunga….Piccolo inciso sui 1200 immobili vuoti: sono di privati! A meno di teorizzare l’esproprio proletario non puoi toccarli e il Comune non ha i soldi per comprarli (ne’ credo sia il suo ruolo farlo). Può’ impostare delle politiche fiscali che incentivino le proprietà ad affittarli ma sono processi lunghi..
Domanda: ma con 1200/1300 alloggi VUOTI a Saronno c’è davvero bisogno di costruire o ristrutturare a spese pubbliche qualcosa di nuovo?
C’è davvero bisogno di questi “mini appartamenti” comunali? Quanti saranno? Quattro? Cinque? E le altre trecentonovantacinque famiglie che fanno?
Il tema della casa è cruciale.
Forse, per affrontarlo e provare a risolverlo, si dovrebbe trovare una risposta a questa domanda: cosa può fare l’amministrazione (e – perché no? – forse anche la cittadinanza) perché le 400 famiglie senza casa trovino posto in 400 dei 1200 appartamenti vuoti?
Questa, secondo me, è la questione importante.
Ale, chi c’è ‘in Amministrazione’?
perchè non fa nullaper questi alloggi privati vuoti?
perchè non è capace oppure perchè non può?
in ogni caso, lo dici tu stesso: c’è un’emergenza abitativa. cosa si può fare? aggiungere qualche alloggio comunale potrebbe servire? a mio avviso sì.
è ‘una goccia nel mare’, ma son due/quattro famiglie in più con un tetto sulla testa.Ah, certo, due/quattro famiglie saranno contente.
E le altre trecenovantasei/novantotto?Non è solo un problema di chi ci sia in amministrazione, che ovviamente è il maggior responsabile, ma anche di chi non c’è.
In questa città si parla da ANNI della questione delle occupazioni. Anche quando governava il centrodx e gli occupanti occupavano e venivano sgomberati come ora. Quindi, inutile stare a raccontarsela: non è una questione di colore della giunta.
È una questione di visione, e molta politica pensa davvero che il problema siano le occupazioni o – quantomeno – si preoccupa di dibattere su quello, la Comi in maniera monocorde, e non del tema della casa tout-court.
È un fatto, Francesco, basta leggere nell’archivio di questo sito.
E allora poi vedi che siam qua a discutere quanto si possa risparmiare per sistemare quattro appartamenti, e non di cosa si dovrebbe fare per dare casa a quattrocento famiglie.
Se si discute solo di questo, è chiaro che il problema resterà irrisolto.
le altre 396 famiglie senza tetto sarebbero comunque meno delle 400 attuali.
certo come ho detto sarebbe una goccia, ma senza dubbio meglio di nulla e meglio dell’attuale situazione.
il problema ‘case’ è, come giustamente sostieni, di tutti, ma è anche vero che chi può (e deve) fare è chi amministra la città: cos’ha fatto in proposito?
hai condotto un’osservazione: 1000 e passa alloggi sfitti.
cos’ha proposto l’Amministrazione? nulla.
il motivo? o è perchè non sa che fare oppure perchè ‘non può fare’: non è che, forse, i 1000 e passa alloggi sfitti sono *privati* e, quindi, non disponibili per l’Amministratore pubblico?
a pensare ‘il da farsi’ si deve partire da questo scenario.
in questo quadro vanno anche aggiunte ‘costruzioni pubbliche sfitte’: per queste una ristrutturazione potrebbe funzionare allo scopo abitativo prefissato e, guarda un po’ il caso, l’ex-macello potrebbe tranquillamente essere in questo gruppo.comunque se il problema è mantenere la cifra dei richiedenti più ‘tonda’ possibile… sì, non pensiamo di togliere 2-4 famiglie dalla lista: per carità non sconvolgiamo l’ordine dei conti!!!
Veramente geniale il demolire prima e l’edificare dopo, senza nessuna progettualità…
Vicenda kafkiana gestita male fin dall’inizio (ben prima di questa giunta). Se i numeri sono quelli di Enzo (e non ne ho dubbi conoscendo la sua competenza in materia) allora la soluzione migliore è radere al suolo (l’edificio è vecchio, brutto e di nessun pregio storico) e costruire 300 mq nuovi in modalità polifunzionale e con caratteristiche di risparmio energetico che minimizzino i costi di gestione decidendo più avanti a cosa adibirli in base alle necessità reali della città. Le associazioni sloggiate da Via Roma potrebbero andare alla ex scuola di via Biffi p.es. o nella futura struttura di Via Piave angolo Petrarca. Villa Gianetti liberata dalla Saronno Servizi va adibita nella sua totalità a polo museale-espositivi-eventi in attesa del ripristino di Palazzo Visconti per il quale è appena uscito un bando Cariplo che sembra fatto apposta. Intanto demolite subito la ex bibioteca e la caserma dei pompieri e riqualificate il corso del Lura secondo quanto la Commissione preposta ha suggerito già due anni or sono!
Chi pagaaaaa ? Volonte’ ? Porro ?
Francesco come ti permetti d’insinuare che io non capisca… “un gruppo di persone si è arrogato il diritto di prendere possesso di uno stabile pubblico?” E certo, vorrei vederti a te, con questo tasso di disoccupazione ed i prezzi esorbitanti degli affitti e le case popolari insufficienti a startene in mezzo ad una strada in nome della legalita’. Qui se c’e’ qualcuno che non ha capito ,beh quello al limite sei tu. O magari fai “orecchie da mercante”, tanto che t’importa, la casa ce l’hai. Io sono arrivata a quasi cinquantanni non per farmi dare della deficiente, in questa maniera poi cosi’ arrogante, solo perche’ provo a dimostrare quanto ai politici ed ad altri pochi eletti non freghi niente della gente che e’ costretta a dormire al freddo. Vergognati.
cara Anna Maria, ancora una volta conferma di non aver capito nè il mio scritto precedente nè la situazione: semplifica oltre ogni misura facendo di tutta l’erba un fascio.
innanzitutto non insinuo nulla: semplicemente riporto chiaramente ciò che è ovvio; più che ‘vergognati’ avrebbe potuto dirmi ‘potresti dirmelo più gentilmente’.
stabilisca poi lei, in autonomia, se è più arrogante chi le fa notare un netto errore in cui è incorsa oppure chi fa di tutta l’erba un fascio come a dire ‘tutto uguale’: io la mia scelta l’ho già fatta.ad ogni modo si arguisce come evidentemente per lei non c’è alcuna differenza tra ‘prendere senza permesso l’altrui proprietà’ (ossia *rubare*) e ‘ricevere’ previo ‘aver chiesto’; se questa differenza le fosse chiara non avrebbe scritto entrambi i suoi interventi.
inoltre non si accorge che ‘ho un bisogno –>prendo quel che mi serve’ oltre a *rubare* equivale a dare dei ‘cretini’ (mi si passi) a tutti coloro che, bisognosi, si mettono in fila secondo ‘le procedure’… e han tutti bisogno… a meno di non ritenere tutti cretini, per l’appunto; nello scegliere di non mettersi in fila la ‘paura’ quale sarebbe? farsi sorpassare da altri? perdindirindina: nonostante i miei personalissimi bisogni altri potrebbero avere più bisogno! ma guardi un po’: le graduatorie per assegnare alloggi si fan per quello. ceto che, ovviamente, è molto italiano vedere una fila e ‘farla sporca’ superando tutti e, magari, dileggiandoli.
Ormai Volontè è in campagna elettorale
Quando si smetteranno di fare commenti assolutamente insignificanti e polemici per affrontare nel merito le notizie che vengono pubblicate, forse faremo fare a Saronno un salto di qualità.
Forza Pedrito: anche tu puoi farcela!,Il merito? Quale merito? Dai, siamo seri, su….
mini alloggi per coppie giovani , anziani … …come in moltissimi comuni anche di piccole dimensioni
Ma da chi siamo governati? Prima ci fanno credere che e’ necessario sgomberare lo stabile al piu’ presto perche’ versa in gravi condizioni d’illegalita’, questo perche’ viene abitato e reso vivo da un gruppo organizzato di senzatetto, poi, dopo aver murato porte e finestre e aver spaccato il tetto (facendo allagare e marcire il tutto) ci viene detto che sarebbe meglio adibirlo ad alloggio! Robe da matti
Impressionante capacità di comprensione, Anna Maria!
‘chi è senza casa’ per chiederne una segue un iter come tutti: non funziona che ‘se la va a prendere’. la situazione di illegalità, non ci vuole molto a capirlo, sta proprio nel fatto che un gruppo di persone si è arrogato il diritto di prendere possesso di uno stabile pubblico.ulteriore ‘snodo non difficile’ è che chi ci amministra ha motivato lo sgombero con un progetto ‘per il sociale’; Volontè ha sottolineato l’illogicità dal punto di vista sia della destinazione che dell’economia portando un’altra idea: alloggi. che verranno distribuiti legalmente a chi ne ha bisogno e ‘non crede di essere da più rispetto gli altri’ e che perciò seguirà i debiti canali per inoltrare la propria richiesta.
cara Anna Maria, provi ad impegnarsi un po’ di più con ‘la comprensione del testo’.
La soluzione proposta dal dott. Volonté mi pare decisamente sensata ed appropriata, consona al periodo di “magra” nei conti pubblici ed alle reali esigenze (e priorità!) della città.
Forse il costo ipotizzato di 150.000 Euro è un po’ ottimistico (ma parlo da profano) e punterei su bilocali solo se la destinazione d’uso fosse specificatamente “temporanea” (altrimenti penserei piuttosto alla realizzazione di piccoli trilocali, più adatti ad ospitare anche dei bambini oltre a coppie senza casa).
Ogni ofelè al fa el so mestè!
Enzo: progetto chiaro, preciso, competente, oculato, utile ed economicamente sostenibile.
Porro & Co.: progetto diammetralmente opposto!
Fontana, “il dissidente” al quale vanno tutti i miei più sentiti auguri di potersi ristabilire al meglio e quanto prima, competente in materia, ci ha visto “giusto”! …peccato aver espresso il proprio dissenso troppo tardi, forse motivato dalla considerazione che la Porro & Co. abbia ragione di prolungare l’agonia con un accanimento politico terapeutico senza precedenti.
Pezzella e Sportelli, coerentemente con le affermazioni di Fontana e nel rispetto del suo pensiero, dovrebbero a questo punto pretendere un cambio di rotta della Porro & Co. a riguardo degli investimenti decisi sull’immobile o ……lasciare la maggioranza al suo ineluttabile destino, anticipando i tempi per consentire ai cittadini Saronnesi di esprimere quanto prima il proprio parere sui fallimenti di questa amministrazione.
Ottima suggerimento Consigliere Volontè, potrebbe però spiegare il fatto che quando era in maggioranza ha osteggiato questa proposta avanzata da alcuni suoi colleghi di partito, per favorire invece il progetto della realizzazione della caserma della guardia di finanza?
di cui non si vede nemmeno l’ombra?
Probabilmente jack non e’ bene informato dei fatti accaduti. Quanto afferma non corrisponde alla verita’ .
Enzo Volonte’Suvvia Ingegnere, davvero non si ricorda di un vertice di maggioranza in cui venne presa questa decisione?
Se così fosse la Sua ridiscesa in campo non rinascerebbe davvero sotto i più buoni auspici.