Sgomberati i Senzacasa: la cronaca e le foto
SARONNO – E’ finita poco prima delle 9,15 l’operazione di sgombero della palazzina di via Randaccio occupata domenica mattina dai ragazzi del Comitato autorganizzato saronnesi senza casa.
L’operazione, che ha visto un massiccio spiegamento di carabinieri, polizia di stato e locale, è iniziata alla 6. I militari sono entrati nella palazzina dove si trovano 7 ragazzi: due sono riusciti a raggiungere il sottotetto e ad asserragliarsi mentre gli altri sono stati bloccati in cucina. Sono subito arrivati i pompieri che con una lunga scala italiana sono arrivati sul tetto della casa contribuendo a raggiungere i due ragazzi.
Nel frattempo sul sagrato della chiesa della Sacra Famiglia si sono radunati una ventina di simpatizzati ed attivisti: tutti gli accessi a via Randaccio, infatti, sono stati bloccati. Cordoni con uomini e mezzi sono stati posizionati ai due accessi di via Randaccio, in via Concordia, in via D’Annunzio e in via Hermada hanno bloccato l’area intorno al parchetto degli Alpini, accesso consentito solo ai residenti, agli studenti diretti al Prealpi e agli utenti del centro Meditel.
Poco dopo le 8,40, mentre una densa nebbia circondava la casa e il parchetto gli occupanti hanno portato i propri effetti personali all’esterno e li hanno caricati su un auto. I ragazzi si sono dispersi intorno alle 9,30 la zona però è rimasta blindata dalle forze dell’ordine che hanno presidiato la palazzina, rimasta occupata per meno di due giorni in attesa delle opere che la sigilleranno.
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11022014
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Commenti
mi rendo conto si.solo che io,da saronnese,ne ho piene le scatole di questi qui che occupano case che manco sn loro
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ahahaha grande Fulvio
Se occupassero casa loro non si tratterebbe di occupazione, non vorrei essere pedante, ma le parole sono importanti.
Oggi si e’ consumato l’ENNESIMO sgombero di occupanti ABUSIVI in via Randaccio(sono i medesimi che poco tempo fa sono stati caccciati dall’ex macello).Passando di li ho notato il grande dispiegamento di forza dell’ordine(polizia, polizia locale e carabinieri).Vorrei sapere una cosa:CHI PAGA X TT CIO’?COME AL SOLITO NOI CITTADINI..NON SAREBBE PIU’ UTILE CACCIARE DAL NOSTRO TERRITORIO QUESTE PERSONE E DESTINARE I SOLDI PUBBLICI DI SARONNO PER ALTRE MOTIVAZIONI, COME AD ESEMPIO SISTEMARE LE STRADE CITTADINE(VEDI VIA PREALPI CHE FA PENA)???
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Ciao Fulvio, ti rendi conto di quello che hai scritto?
Non penso di dover aggiungere altro.
Cordiali saluti
Io continuo a non capire come mai la gente sia così indignata per via di queste occupazioni.E’ perchè è un atto che risiede nella non legalità? E’ davvero questo il problema? Perchè io trovo seriamente ridicolo pensare che uno stabile (più stabili, tantissimi stabili) siano vuoti chiusi e non abitati da anni e quando qualcuno, per qualsiasi tipo di necessita’ entra in questi scatta una gogna mediatica. Ma perchè???? Ma stanno privando voi di qualcosa? La vostra rata del mutuo a fine mese non ve la tocca nessuno.
La legalità è arbitraria e comunque mutevole nel tempo e queste azioni possono essere occasione di riflessione e dibattito sulle condizioni che reputiamo statiche ed immutabili e quindi “normali”.
Aggiungo anche sarebbe ora di smettere di sparare giudizi e sentenze su questi ragazzi che hanno occupato, e soprattutto sulle loro presunte condizioni famigliari perchè non è carino mettere in dubbio i loro bisogni e le loro necessità,
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Brava francesca, peccato però che ti stai riferendo a dei provinciali pieni di odio…
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…dopo Mariella, apri anche casa tua..
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A chi apro o non apro casa mia non è sicuro affare tuo. E anche se dovessi ospitare qualcuno di questi ragazzi, certo non si risolverebbe il problema, quello che sta a monte! Vedo che vi piace continuare ad utilizzare critiche (non costruttive) e giudizi.
Spero solo non succederà mai a voi o ad una persona alle quali volete bene di rimanere senza casa e non avere un posto dove stare.
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Che nel nostro stato esiste la proprietà privata penso ne siano tutti coscienti, che forse si potrebbe regolamentarla un po’ meglio è il mio parere. Penso che queste occupazioni sia corretto condannarle, però è anche doveroso ammettere che fanno nascere un dibattito, che accendono una luce su alcune ingiustizie della nostra società, che forse dovrebbero fare pensare che alcune cose si potrebbero migliorare.
Io penso che la politica, destra e sinistra, dovrebbe finirla di contrapporsi in questo scontro Comunismo-Fascismo che è totalmente estraneo dal giorno d’oggi (lo dimostra il fatto che spesso chi fa queste cose è magari figlio di qualcuno che vota per il nemico e magari è proprio in giro con l’iphone che gli ha regalato papà).
Forse il messaggio che danno queste cose è quello che ci sono persone che hanno troppo poco nella nostra società (alcune nemmeno una casa) ed altre che hanno troppo, talmente tanto che possono permettersi di dimenticarsi in giro per le città degli immobili o delle aree industriali intere in stato di abbandono (per i più svariati motivi: costi di ristrutturazione, litigi tra eredi, menefreghismo).
Io penso che questo sia ciò che non va, perchè la trovo una mancanza di rispetto verso tutti! Cosa si potrebbe fare? Occupare è sbagliato, la proprietà è privata, come lo sarebbe espropriare forzosamente, però si potrebbe ragionare seriamente sull’imposizione di piani di riqualificazione (per quartieri, per paesi) arrivando con un ragionevole intervallo temporale ad imporre ai privati, anche con degli sgravi sulla tassazione o dei prestiti agevolati se necessario, la riqualificazione.
E’ ovvio bisognerebbe prima investire su dei censimenti di queste aree e di questi edifici, classificarli, analizzare le possibilità dei proprietari e dopo vigilare sulla legalità del processo. Però secondo me una cosa del genere sarebbe LA SOLUZIONE:
1)Movimenterebbe l’edilizia ed i settori connessi
2)Movimenterebbe il mercato immobiliare aumentando l’offerta e forzando una diminuzione dei prezzi
3)Sarebbero più belle le nostre città
Sono convinto che basterebbe la buona volontà e che magari non tutti ma che la maggioranza delle persone sarebbe favorevole ad una cosa del genere!
Caro Claudio, non siamo in un regime comunista. Esiste la proprietà privata!
Non sono anonimo,mi pare di averlo già scritto.
La mia casa l’ho già offerta, alla bisogna, a questi ragazzi e, strano, non mi hanno rubato niente.
A differenza dei politici,di qualsiasi colore, che parlano,parlano,parlano,bla bla,bla….e poi le scuole vanno a pezzi,le strade fanno schifo ecc.. andiamo a prenderne qualcuno,che magari le cose cambiano,invece di mandare i blindati contro i ragazzi del Telos,che coraggio!!
Il proprietario volevo permettere ste cose? Oh poveri noi. . Non si cambierà mai niente in questo stato se ci sono personaggi simili!!!!! Beh. . . ANONIMO. . . Perché non offri la tua casa visto che parli tanto. . .
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Ragazzi non arrendetevi, la tribuna politica sui commenti de IlSaronno non rispecchia tutta l’opinione pubblica su quello che fate, dovrebbe capirlo anche il Sindaco Porro.
Non mollate, era una bell’idea quella della libreria e dell’aula studio, portatela avanti, qualcosa riuscirete sicuramente a fare.
Chi prima nei commenti si firmava studente di Saronno è evidentemente un nome fasullo, perchè ogni studente di Saronno che frequenta la biblioteca sa in che condizioni sia, e come i posti siano pochissimi rispetto alle esigenze della città. A meno che si reputi funzionante una biblioteca in cui per prendersi il posto bisogna arrivare per forza all’orario di apertura.
Tanti cari saluti
Mariella-
Io ho sempre studiato a casa.
Le poche volte che sono stato in Biblioteca ho perso solo tempo cercando di concentrarmi… troppe le distrazioni!
Se lo stabile è vuoto e si ha intenzione di intraprendere una attività culturale è sufficiente contattare il proprietario, firmare un contratto d’affitto ed intraprendere l’attività sotto forma di “associazione” o società a fini di lucro.
Okkupare è la via sbagliata ad una giusta esigenza.
All’ex-macello avevano bisogno di una casa, adesso hanno bisogno di un locale per studiare. Quale sarà la scusa per giustificare la prossima okkupazione? -
Cara Mariella,
Il tuo fantomatico studente di Saronno si chiama Emanuele, ha 27 anni e si e’ laureato nel dicembre 2012 in ingegneria al Politecnico di Milano.
Ho finito la mia università proprio studiando nella biblioteca del comune in cui risiedo, ossia Saronno.
Non sono mai stato un pigro ma spesso e volentieri sono arrivato in biblioteca anche ad 1 ora dall’apertura, in modo da riuscire a studiare almeno due ore prima della chiusura per la pausa pranzo. Il problema nell’arrivare dopo le 10,30 non e’ certo il non trovare posto, ma al massimo e’ il non avere il tempo a sufficienza per combinare qualcosa.
Il pomeriggio la biblioteca e’ sicuramente più’ frequentata, ma sinceramente sono forse solo 2 le volte in cui sono stato costretto a tornare a casa. 2 tra tutte le volte in cui in 6 anni di ingegneria l’ho frequentata.
Il politecnico di Milano offre ai suoi studenti diverse aule studio in cui poter dedicarsi alla preparazione dei proprio esami. Lei ci e’ mai stata? Io per poter trovare un posto in quelle aule dovevo arrivare non dopo le 8,30 del mattino, il che significava svegliarsi alle 7 se non prima.
Dal mio punto di vista arrivare alle 10 in biblioteca a Saronno per poter studiare non rappresentava un cosi’ grande sacrificio se paragonato a quello che avrei dovuto fare per andare invece a Milano.
Mi spieghi quindi quale aiuto possa dare un locale di uno stabile occupato senza servizi quali elettricità e rete internet ad uno studente.
Tanto vale aspettare che arrivi il bel tempo e studiare in un qualsiasi parchetto della città!Per Claudio inoltre ci terrei a far presente che IO le ripetizioni non le ho mai date a nessuno, ne ora ne mai, ne in nero come gli piace dire ne fatturando e pagando le tasse, quindi per favore smettiamo di pensare alle persone che criticano le scelte di questi ragazzi in base a valide motivazioni come degli evasori egoisti in grado di pensare solo al proprio benessere economico.
Le manie del complotto lasciamole ad altri.-
Quando ha finito di arrampicarsi sugli specchi, me lo faccia sapere.
Grazie.
Io non ho mai detto che è stato lei, ma visto che sono pratico della faccenda, le posso assicurare che di “evasori egoisti” ce ne sono quanti ne vuole,che pensano al loro tornaconto economico,come ci sono gli idraulici da 500 euro alla botta,carrozzieri che gonfiano il lavoro fatto ecc…
Ma lei dove vive?
Su Marte?-
Si Claudio vivo su Marte, infatti credo essere tuo vicino di casa visto quello che continui a dire…
Mi spieghi le importanti qualifiche che questi ragazzi avrebbero per aiutare le persone in difficoltà con i propri studi?
Immagino che gli occupanti siano tutti insegnanti di sostegno in grado di gestire i problemi ed i bisogni di chi necessita di tali aiuti scolastici.
Oppure magari sono paladini della giustizia che lottano contro i redditi non dichiarati e scelgono di mettere a disposizione della comunità la loro preparazione scolastica gratuitamente, ben lontani dal dare ripetizioni dietro compenso economico.
Vuoi sapere una cosa?
Se questi ragazzi sono VERAMENTE senza casa e sono VERAMENTE preparati al punto di poter dare lezioni private e ripetizioni, ben venga che le diano in nero in modo da poter racimolare i soldi per potersi mettere un tetto sulla testa!
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Cara Mariella,
la bibblioteca di Saronno è molto fornita e funzionale.
Non reputo corretto ne tantomeno lecito l’ atteggiamento di questi ragazzi.
Mi sembra strano che nessuno delle famiglie di questi ragazzi possegga dei locali liberi da mettere a loro disposizione!! -
Sembra di parlare a dei sordi qui dentro. Ragazzi non mollate, casa di Mariella è aperta a tutti.
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La mia risposta di prima è apparsa come anonima.
Ho sbagliato a postare.Ci tengo a far sapere che sono sempre io,Claudio, e che mio figlio grande è uno di quei pseudo-terroristi che avrebbe voluto creare una cosa nuova a Saronno, magari facendo risparmiare qualcosa alle famiglie,strozzate dai costi della vita.
Certo, capisco che la proprietà è privata,ma col consenso del proprietario…
Mno male che avremo presto PeppaPig a Saronno!
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Punto primo, qui nessuno ha dato del terrorista ne a suo figlio ne ai suoi conoscenti, si sta solamente dicendo che normalmente ad un’azione illegale normalmente ne segue direttamente una ripercussione legale.
Punto secondo, non si sta discutendo sull’effettiva validità socio-economica di proposte propagandistiche altrui.
Qui si sta discutendo di una occupazione abusiva, mascherata con propositi totalmente inutili e senza significato.
Occupazione non certo voluta dal proprietario dello stabile, visto che legalmente la polizia non ha potere di sgomberare uno stabile privato se non dietro previa denuncia, quindi inutile parlare di aria fritta.
Al posto di rispondere tirando in ballo questioni di cui ne nell’articolo ne nei commenti derivanti compare citazione, perché’ non risponde al mio commento precedente, raccontandomi la reale utilità, l’apporto, quel qualcosa in più’ che potrebbe fornire la creazione di un’aula studio o di una biblioteca per la nostra comunità?-
Parlo arabo?
Ho già scritto che un’aula studio con aiuti a chi è indietro coi programmi da fastidio ai signori professori da 50 euro all’ora in nero.
Adesso è chiaro?
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Lo sgombero è stato fatto a seguito di una denuncia, a quanto PARE. Non sembra che il proprietario fosse proprio d’accordo. Tutto il resto è noia; qui si sta parlando di questo caso specifico, non delle massime della vita. E a me di Peppa pig e di salumi vari non me ne potrebbe fregare di meno, i problemi sono BEN ALTRI.
Così si fa!
Fora da i ball prima che abbiano il tempo di ambientarsi
io inizierei a informarmi bene prima di sputare sentenze
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Giovanna spiegaci tu allora come sono andate veramente le cose grazie.
Mah,mio figlio mi ha spiegato che all’interno di questo edificio avrebbero organizzato una biblioteca e una aula studio per lezioni di recupero.
Stavo già per andare in cantina a prendere una vecchia libreria Ikea per regalarla a questi ragazzi.
Vabbè,fa niente,tanto, alle prossime elezioni avremo il “sabato fascista” e i nostri ragazzi saranno impiegati con fez e moschetto.
Tanti saluti alla cultura,e soprattutto, alla contro-cultura.
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Sinceramente mi sembra, scusi il termine, “stupido” organizzare una biblioteca ed un’aula studio in una casa occupata quando a Saronno vi sono già entrambe queste realtà.
Oltretutto da ex studente universitario, avendo frequentato ampiamente sia la biblioteca comunale che le aule studio ad essa annesse, posso tranquillamente affermare che funzionano alla perfezione, quindi mi viene molto difficile pensare che in una casa occupata si possa organizzare qualcosa di megio…
Si tratta di affermazioni di pura propaganda, come quelle che potrebbe fare un qualsiasi politico a livello comunale o nazionale, questi ragazzi non hanno inventato nulla, anzi, non si sono nemmeno sbattuti nel cercare motivazioni VALIDE per sostenere le loro azioni.
Come le affermazioni di questi ragazzi, lascia il tempo che trova anche il suo “collegamento” tra uno sgombero derivante da un’occupazione abusiva e il decadimento culturale o come le piace definirlo “contro-culturale” della nostra comunità.
Inutile commentarlo… -
Gentile Sig. Claudio,
Anzichè regalare una libreria a questi ragazzi, perchè non mette a disposizione casa sua?
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Già fatto, grazie.Inoltre, uno dei due proprietari, a quanto ne so, era disposto a lasciar fare ai ragazzi,tale spiegamento di forze mi pare eccessivo,in questo contesto.
Saluto l’Einstein di Saronno che non si abbassa nemmeno a commentare il mio post.
Magari, è uno di quelli che da ripetizioni in nero a 50 euro l’ora, ovvio che non gli fa comodo un centro studi popolare.O no?-
Nobel, ma di chi stai parlando? La proprità privata è stata anche danneggiata (hanno demolito un muro). Il proprietario deve essere proprio contento! Complimenti!
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Amaretto con questa gente vige la filosofia de “Il mio è mio, e il tuo è nostro”. “Comunismo 2.0”
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Ma ancora?!?!? La struttura in questione era privata sì o no? A me risulta di sì! In caso contrario urgono smentite. Quindi di cosa stiamo parlando? Vogliamo annullare la proprietà PRIVATA? Se sì, inizia a liberare la tua cantina che devo portare alcune mie cose che non stanno più nella mia, grazie. Altrimenti non vedo perchè si citi il fascismo (veramente fuori luogo).
Esatto Marco!
Io inizierei ad emettere fattura per coprire i costi sostenuti dal comune.
“Senzacasa con l’iPhone” li chiamerei.
Comunque darsi come nome “Senzacasa” è un insulto a chi veramente una casa non ce l’ha, e magari ha pure famiglia. E non fa queste azioni non perchè non ne ha la possibilità, ma perchè decide di stare nel legale.
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Ma scusi lei che parla tanto per caso si è prima informato sulla situazione di questi ragazzi??Meglio lasciare spazi usufruibili a marcire vero?? ma meno male che ci sono ancora persone con la voglia di fare e che non sono disposti ad essere schiavi a questa società che non funziona
A me le bravate potrebbero anche fare sorridere, però l’idea che queste creino un costo alle magre tasche cittadine mi fa girare gli scatoloski. Adesso direi anche basta.
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Esatto, l’unica è fargli passare definitivamente la voglia di compiere queste bravate.
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Marco, suggerimenti per come fargliela passare?
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Non spetta di certo a me trovare metodi adeguati e legali per farlo.
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