Lara Comi incontra svizzeri e frontalieri
SARONNO – Giovedì 27 febbraio ad Arcisate, nella sala polivalente del Comune in via Roma 2, con appuntamento a partire dalle 21, l’europarlamentare saronnese Lara Comi, coordinatore di Forza Italia per la provincia di Varese, parteciperà a un dibattito sul tema “Frontalieri ieri e oggi: la situazione”.
L’incontro, organizzato dall’associazione “Agorà Liberi e Forti” a seguito del referendum che si è tenuto la scorsa domenica 9 febbraio in Svizzera sui “frontalieri”, è aperto al pubblico e con ingresso libero a tutti gli interessati.
Tra i relatori, oltre all’onorevole Comi, ci sarà anche il vicecoordinatore di Forza Italia del Varesotto e presidente di Agorà, Luca Marsico, ed anche il sindaco di Arcisate, Angelo Pierobon, oltre a delegati sindacali, italiani e svizzeri. Una occasione di confronto con rappresentanti italiani ed elvetici su una tematica che in questo periodo appare decisamente dibattuta e che ha molte volte visto l’onorevole Comi in primo piano, portavoce delle istanze dei frontalieri italiani.
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http://mobile.cdt.ch/article.php?c=101895
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BERNA – Un gruppo di 33 personalità, tra le quali l’ex consigliera federale Micheline Calmy-Rey, lancia oggi a Berna una sorta di “appello europeo”, nell’intento di raggruppare tutti coloro che si sentono sconfitti e delusi dalla votazione dello scorso 9 febbraio Contro l’immigrazione di massa. Si vogliono organizzare gli “Stati generali europei”.
Secondo i firmatari, sarà la stessa Svizzera e mettere fine agli accordi bilaterali con l’UE nel momento in cui introdurrà i contingenti di manodopera estera.
Si andrà incontro a un “disastro” che il gruppo, appoggiato dal Nuovo movimento europeo (NUMES), vuole evitare puntando all’adesione all’Unione.
Viene quindi lanciato l’invito per gli “Stati generali europei”, da tenersi il prossimo 14 maggio a Berna.
“L’UDC ha ucciso il consenso svizzero e i cittadini ne sono le vittime”, scrivono i firmatari nell’appello, tra cui il consigliere nazionale Jacques Neyrinck (PPD/VD) e l’ambasciatore Luzius Wasescha.
Essi ritengono che l’economia, la diplomazia, la ricerca e gli studenti saranno i primi a risentire dell’esito della votazione
E’ l’unico europarlamentare che è da sempre, al fianco dei nostri concittadini-frontalieri
L’immigrato medio in Svizzera è un professionista altamente qualificato, che porta la sua expertise nel Paese e contribuisce a crearne la ricchezza. Insomma una vera e propria risorsa che potrebbe far rimpiangere la decisione appena presa
Cipputi..la Svizzera ha firmato il trattato di Schengen che fra i vari punti prevede la libera circolazione di merci e persone !!
La prima conseguenza referendum
-rinvio dei negoziati sull’energia elettrica, iniziati nel 2007 con l’obiettivo di integrare Berna nel mercato europeo dell’energia.
-ripercussioni sulla partecipazione elvetica a programmi finanziati dalla Commissione Europea come Horizon 2020 e Erasmus +, la cui realizzazione è intrinsecamente legata alla libera circolazione delle persone.
A pagarne il prezzo maggiore potrebbe essere, ad esempio, il CERN di Ginevra, centro di massima eccellenza mondiale nella fisica.
A conti fatti la decisione referendaria, per quanto espressione di democrazia diretta, sembra più una zappa sul piede che una salvaguardia della stabilità interna.
Gli stessi analisti di Moody’s hanno dichiarato che la decisione potrebbe avere “effetti negativi sul potenziale di crescita del Paese, sulla sua ricchezza e sulla sua forza economica complessiva”.
Ma io mi riferivo al fatto che non è nella UE,le frontiere non sono del tutto aperte e controlli sulle merci sono sempre possibili (vedi traffico di valuta e oro), mentre negli altri paesi nostri confinanti non succede. Se poi Filippo sai tutto già tu cosa li facciamo a fare i blog con i commenta?
“L’accordo sui frontalieri non si tocca perché finirebbe per indebolire la Svizzera”: è questo, in estrema sintesi, il messaggio scaturito dall’incontro tra il governo ticinese e la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf conclusosi attorno alle 19.45 ad Agno.
http://www.cdt.ch/…/l-accordo-sui-frontalieri-non-si…
Cipputi non ha ancora capito che il 49% degli Svizzeri hanno detto NO al referendum .
Cipputi non ha ancora capito che la Svizzera ha FIRMATO IL TRATTATO DI SCHENGEN CON L’UE !!!!!!!!!!!!!!!!
CIpputi se fosse informato potrebbe dare una mano ai nostri frontalieri anche varesini
Ma la Comi non ha ancora capito che agli svizzeri no gli interessa un tubo di quello che potrebbe andare a dire al parlamento europeo, essendo loro al di fuori di quell’ambito. Vedesse un poco i problemi che assillano la zona di cui si sente sempre più portavoce??
E’ davvero encomiabile la forza, la determinazione e la costanza di Lara nella difesa dei nostri lavoratori , anche a costo della sua stessa sicurezza .
“Per difendere i nostri frontalieri . già nel 2011 Lara Comi è sotto scorta per la Lega
Causa ripetute minacce e insulti dopo aver preso le difese degli oltre 50 mila frontalieri in Canton Ticino contro gli attacchi della Lega dei ticinesi lanciati dal suo leader Giuliano Bignasca. (ora deceduto)
La Prealpina di Varese evidenzia che queste “minacce e invettive hanno suscitato forte preoccupazione, al punto che, con molta probabilità, all’onorevole di Saronno sarà assegnata una scorta”. La proposta giungerebbe direttamente dal Parlamento di Strasburgo, che ha allertato le autorità italiane invitando la stessa parlamentare a “valutare l’opportunità” di proteggerla.Lara Comi, dal canto suo, dopo aver interrogato il Parlamento europeo rivendicando il rispetto e la tutela dei lavoratori italiani all’estero, ribadisce, comunque, gli inviti al dialogo. Intanto, oggi stesso, il Consiglio di Stato potrebbe discutere sui ristorni dei frontalieri (c’è al vaglio una proposta di congelarli).
http://www.cdt.ch/mondo/politica/45509/lara-comi-sotto-scorta-per-la-lega.html