In marcia contro l’Ikea, ma il progetto va avanti
SARONNO – Marcia contro l’Ikea: il progetto per la costruzione di un grande market del gruppo svedese alla porte del Saronnese va avanti, il negozio sorgerà nella vicina Rescaldina, ma commercianti, associazioni e partiti locali sono contrari e sotto la “bandiera” del comitato locale.
Alcune centinaia di persone, lo scorso fine settimana, hanno marciato dalle piazze del mercato di Cerro Maggiore e Rescaldina per esprimere contrarietà all’intervento, che spaventa i negozianti per il possibile impatto sui commerci; e che fa paura agli ambientalisti per l’impatto su traffico e inquinamento. In corteo bandiere contro gli altri progetti, pubblici, che riguardano il nord Italia, dalla Tav alla più locale Pedemontana.
La nascita di un punto vendita Ikea nella zona fa da tempo discutere: l’Associazione commercianti ha già espresso la propria contrarietà, temendo le conseguenze per il commercio locale anche se il progetto pare comunque destinato a concretizzarsi.
(foto archivio: un recente corteo a Saronno)
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Commenti
Avere un po’ di posti di lavoro fa schifo?
Favorevolissimo all’IKEA ma nelle aree dismesse non serve consumare altro terreno agricolo. Ci sono dei ruderi industriali adattissimi ad ospitarla. Sovente si vede costruire nuovi capannoni e attività commerciali sprecando terreno vergine, quando due km oltrte ci sono capannoni con scritto affittasi. Questo è scandaloso. La colpa di tutto questo è delle amministrazioni comunali che pur di incassare i soldi dagli oneri di urbanizzazione rilasciano concessioni edilizie senza remore.
no a tutto e a tutti, SI AL NIENTE – l’alibi del NO di pochi è la latitanza di TANTI- da che parte sta la giunta Porro ?
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ma cosa centra la giunta porro? l’ikea la costruiscono a rescaldina
c’è tanto suolo libero nel mondo! in Ucraina, ad es. , ettari ed ettari di verde senza neppure traffico.
Ci sono pro e contro, portano occupazione? Sì ma ne leva anche da altra parte. Inoltre comportano un serio aumento del traffico. Personalmente non sono contrario ma è palese che la zona in cui sorgerà, come del resto tutto il circondario di Saronno ha ormai consumato tutto il terreno verde disponibile e quindi sia necessario fare scelte diverse. La nuova legge sul consumo di suolo dovrebbe proprio evitare che si conumino ancora spazi verdi e/o agricoli (comprati a poco e poi trasformati con il benestare delle amministrazioni in commerciali) ma che si utilizzino obbligatoriamente spazi dismessi da recuperare, migliorare e integrare. altrimenti continuamo a morderci la coda come stiamo facendo ormai da molti anni, con risultati agghiaccianti nell’inquinamento e nel traffico.
meno male che arriva IKEA ma vi rendete conto che poereta lavoro, benessere soldi……se vado dai negozianti, dai commercianti, o dai partiti, mi danno il posto di lavoro……mi danno lo stipendio….e alla sera cosa mangiamo a casa…..il verde………….. gli ambientalisti sono i peggiori terroristi
BENVNUTI CENTRI COMMERCIALI VARI
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Non è questione di essere ambientalisti ma di analizzare con buon senso la gestione del territorio. Non è colpa degli “ambientalisti” (termine usato a sproposito con un’accezione negativa) se attualmente abbiamo seri problemi di inquinamento e mobilità. Inoltre si tende sempre a dimenticarsi di una cosa fondamentale e cioé che il verde ci aiuta a sopravvivere, mica un dettaglio da poco!
L’ikea porta comunque occupazione, considerando che oltre ai loro addetti creano posti di lavoro nell’indotto e in tutti i poli commerciali che storicamente si creano nei dintorni sono e’ uno dei pochi gruppi che stanno investendo in Italia , poi ci lamentiamo della mancanza di occupazione
Benvenuta Ikea
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creano posto di lavoro nei loro capannoni e ne fanno chiudere altri nelle vicinanze togliendo posti ad altre persone. Il lavoro non si crea dal nulla.
c’è un solo motivo per essere contro l’Ikea, il fatto che si mangia altro terreno agricolo: se usassero le aree dismesse sarebbero i benvenuti.
Non è certamente la difesa degli interessi dei bottegai saronnesi e non
una schifezza, basta coi centri commerciali.