Bagarre Pasta, Porro: “Non accetto le dimissioni del cda”
SARONNO – Nuovo “coup de théâtre” nella bagarre al Pasta nata per “la selezione pubblica per l’assunzione, a tempo indeterminato, di un responsabile dell’organizzazione e della produzione“. Per la prima volta a parlare della vicenda è il sindaco Luciano Porro che ammette:”Il consiglio di amministrazione della Fondazione ha presentato le proprie dimissioni come il presidente Domenico Mecca. Io però non le ho accettate. c’è stato un primo incontro venerdì e in settimana se ne terrà un altro. Come mi ha insegnato la mia esperienza in atletica da giovane gli ostacoli ci sono per essere superati”.
Sulle dimissioni, del cda e di Mecca, il sindaco è irremovibile: “Ho fiducia e stima nel presidente, ha lavorato benissimo e mi auguro quindi che il rapporto di collaborazione prosegua; non avrei mai voluto che accadesse una cosa del genere, sono quindi intervenuto personalmente per cercare di riportare un buon clima nella Fondazione che gestisce il teatro “Pasta”
E’ molto chiaro e sereno il primo cittadino quando affronta uno dei temi più caldi della sua Amministrazione. “Parlando del bando – esordisce il primo cittadino – noi avevamo chiesto una sospensione soltanto per alcuni approfondimenti. Non è mai stata in discussione la correttezza del lavoro svolto dal cda e dal presidente Mecca. Ora siamo in una fase in incontri per chiarire ogni aspetto. Non ho accettato le dimissioni del presidente Mecca e del cda semplicemente perchè ho fiducia nel gruppo e nel lavoro che è stato fatto e credo che anche queste difficoltà, un po’ come quelle che sta affrontando il Milan, si possono risolvere perseverando con l’impegno. E’ un temporale di primavera, passerà presto”.
Il sindaco replica anche alle accuse di Par Dem sull’attività del teatro: “L’associazione Partecipazione democratica non ha alcuna affinità con l’amministrazione comunale e respingo le loro critiche. Sono tempi difficile dove è difficile trovare soldi per tutto. Dopo i disastri che abbiamo trovato dalla precedente gestione, abbiamo dovuto mettere lì centinaia di migliaia di euro per rimettere a posto i conti, ora la Fondazione sta lavorando bene. L’obbiettivo è sempre lo stesso tenere alta la qualità contenendo i costi con operazioni di razionalizzazione dei costi”.
E sottolinea: “La fondazione è un ente privato ma essendo partecipata dal Comune, l’Amministrazione realizza un controllo. La nostra richiesta è sempre la stessa ridurre il più possibile la necessità di interventi comunali”.
13032014