“Creiamo un polo culturalmuseale e rilanci il prestigio e l’economia saronnese”
SARONNO – Il giudice di pace a Villa Gianetti, la tenenza della guardia di finanza nell’ex sede della polizia locale di via Varese, una nuova sede della biblioteca con spazi museali all’ex tribunale e un centro congressi che aiuti a far quadrare i conti del teatro Pasta a Casa Morandi: è il maxi progetto presentato mercoledì mattina da Enzo Volontè e Paolo Strano esponenti del gruppo consiliare Saronno al centro.
“Questo è uno dei punti focali del nostro programma elettorale – ha spiegato Volontè – ma siamo così preoccupati della fretta con cui l’Amministrazione sta portando avanti le operazioni di recupero dell’ex macello e dell’ex tribunale e dal rischio di un uso non efficiente delle risorse comunali abbiamo deciso di metterlo subito sul piatto”.
L’idea è quella di usare i 580 mila euro, già presenti nel bilancio comunale per la ristrutturazione dell’ex macello: ”Il progetto per il centro minori diurno è un’operazione molto costosa che non porterà particolari vantaggi alla città – ha rimarcato Volontè – con gli stessi fondi di potrebbe finanziare un’operazione che ridarebbe a Saronno il suo ruolo di punto di riferimento di un comprensorio, creando nuovi posti di lavoro e possibilità di sviluppo”.
Bocciata a priori, insomma, l’idea di Porro di trasformare l’ex tribunale nella “palazzina della sicurezza” con le sedi della polizia locale, della Finanza e del giudice di pace: “Idea – ha evidenziato Volontè – che non è nemmeno stata presentata ai cittadini con un’assemblea ma semplicemente imposta dall’Amministrazione. Trasferire la polizia locale provocherebbe non pochi problemi visto che i vigili lavorano gomito a gomito con molti uffici comunali ed inoltre affittare il primo piano alla guardia di finanza provocherebbe un mancato introito senza contare che l’ultimo piano di Villa Gianetti, lasciato libero dalla Saronno Servizi, resterebbe vuoto”.
Volontè e Strano non si limitano alle critiche: propongono di trasferire gli uffici del giudice di pace a Villa Gianetti, la tenenza della guardia di finanza nell’ex sede della polizia locale di via Varese, realizzare una nuova sede della biblioteca con spazi museali all’ex tribunale e creare un centro congressi che aiuti a far quadrare i conti del teatro Pasta a Casa Morandi.
“Si tratta di un’operazione finanziabile solo con i fondi stanziati dal Comune per la trasformazione dell’ex macello nel centro diurno disabili. Ci sarebbero 150 mila euro per la palazzina di via Don Monza (che sarebbe messa in sicurezza e prepara per un’altra destinazione), 70 mila per la sistemazione dello stabile per le fiamme gialle in via Varese e resterebbero fondi per la trasformazione dell’ex tribunale dove si potrebbero creare spazi ad hoc per l’emeroteca e la sala dei bimbi ma anche usare le due aule a scopo museale dando nuovo impulso alla vita culturale saronnese”. Altra novità il centro congressi: ”Il teatro costa alla città quasi 300 mila euro l’anno trasformandolo in una sede per congressi (sfruttando Casa Morandi e la Sala Nevere lasciate libere dallo spostamento della biblioteca) eventi e corsi di formazione, si potrebbe contribuire a far tornare i conti ma anche creare posti di lavoro ed indotto. Fermo restando l’attività teatrale la sera e nel weekend”.
“E’ un progetto complesso di cui, per quanto possibile abbiamo verificato la fattibilità e la sostenibilità – ha concluso Volontè – l’aspetto più interessante è proprio la capacità di quest’idea di ridare a Saronno il suo ruolo di punto di riferimento del comprensorio rilanciando anche l’economica cittadina”.
04032014
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Commenti
Sbaglio o questi due hanno perso due elezioni di fila neanche troppo tempo fa? Sono loro l’unica speranza della sinistra
E’ un peccato che il confronto su un’idea venga evitato andando a cercare polemicamente considerazioni che con l’idea non c’entrano niente.
Per quanto mi riguarda credo siano idee che meritino considerazione e confronto.
Per quanto riguarda poi le passate elezioni ( quattro anni fa, da quando purtroppo sopportiamo l’ amministrazione senza idee di Porro) ogni commento andrà prima o poi confrontato con la realtà di quello che e’ successo che, al di la’ dell’intervento, credo che Piazza Alimonda conosca bene
e nella vecchia biblioteca cosa ci mettiamo?
Creiamo spazi multi funzione che permettano di organizzare congressi e meeting. Con possibile resa economica a favore del traballante Teatro. O no?
C’è già lo star hotel gran milan che fa da centro congressi, questa idea non sta in piedi.
…rileggiti le dichiarazioni di intenti di Saronno al Centro e trovi la risposta, visto che da solo non riesci nemmeno a fare 2+2, lì c’è scritto che 1+1 fa 2! 🙂
hai ragione non tutti sono svegli come te
La proposta è lodevole soprattutto perchè cerca di individuare nella cultura un elemento distintivo della città su cui far leva per un rilancio. certo, il luogo più appropriato per queste funzioni sarebbe certamente palazzo Visconti ma le prospettive di recupero sono incerte e di lungo periodo. E allora ben venga l’ex Tribunale. I vigili stanno bene dove stanno, La Finanza è meglio che vada in Via Varese, il GdP ovunque, bastano 4 stanze…
Mah…nel tempo occorrente per tutti ii cambiamenti proposti, e per i costi, quasi appare più facile rimettere in piedi qualche parte di Palazzo Visconti. E poi, con le nuove tecnologie, i libri cartacei non sono destinati ad espandersi, basta vedere quante librerie stanno chiudendo. La Biblioteca sta bene dov’è attualmente, Casa Morandi è più accogliente, non come quel deprimente fabbricato dell’ex Tribunale, che neanche un Renzo Piano riuscirebbe a rendere più digeribile.
Rimettere in piedi QUALCHE PARTE di Palazzo Visconti è impossibile! L’edificio deve essere considerato nel suo insieme ed i costi sono elevatissimi ( 6-7 milioni ) e non sostenibili per il comune di Saronno! Nessuno ha mai pensato a contributi europei o di privati e questo è male… Rispetto all’ex tribunale vallo a vedere, è molto meglio di quanto tu creda, anche senza Renzo Piano.
E così Palazzo Visconti, nel centro cittadino e molto più adatto alle attività culturali, è destinato alla più totale rovina?
La proposta è interessante e realistica solo se supportata da un quadro economico gestionale unitamente al teatro. Mi piace l’idea dei vigili in via Ferraris. Lo stabile dell’ ex trubunale in considerazione della sua struttura e localizzazione merita un utilizzo non frammentato.
sarebbe già abbastanza dire che si può pensare anche ‘altro’ rispetto al piattume che ci propina questa Amministrazione da ormai quattro anni, il massimo sarebbe discutere attorno a possibili utilizzi della struttura in oggetto.
la proposta è possibile, ma, come tutte le ‘scommesse sul futuro’, solleva delle perplessità: funzionerà il centro convegni? a sostegno c’è il fatto che nel basso varesotto e comasco non ci sono centri simili; se funzionerà aiuterà anche le casse del teatro.
è una possibilità sensata.
ce ne sono anche altre? spero di sì. ma quali? è questo il momento di tirarle fuori: si decide ora per il futuro di Saronno! sterili battute o critiche non aiutano e, anzi, aggravano “l’ombra pesante” sulla città.
Sac copia Silighini ma va avanti da sola ihihi avremo tre candidati sindaco di destra con le stesse idee su molte cose ma tutti divisi così Porro è co. rivincono. Brava Sac che x far tentare l’ultimo tentativo a qualcuno piuttosto ke accordarsi col Silighini regaleranno la città al PD
Mi spieghi cosa ci azzecca la tua considerazione con l’argomento?
Nel futuro dell’economia locale tutto ciò che si lega alla Cultura ha indubbiamente un ruolo fondamentale. Il primo vero passo, quello prioritario, credo sia quello di far comprendere alla comunità attiva nel settore che è giunta l’ora di adoperarsi per ricompattare tutte le forze culturali attualmente frammentate in oltre 150 rivoli che dissetano esclusivamente piccoli stagni. Vediamo tutti la micro frammentazione di interessanti iniziative spesso solo autoreferenziali e destinate sostanzialmente ad un pubblico di amici stretti. Un coordinamento generale delle innumerevoli micro iniziative, spesso di alto valore, devono essere messe in autentica sinergia tra loro per aumentare lo spessore, la qualità e la portata del ritorno d’immagine. In sintesi: Creare vere opportunità locali per sostenere, supportare, far crescere e mettere in luce gli Artisti e i Creativi di tutte le Arti che operano nel nostro territorio.
Riusciamo ad uscire dalle battutine tipo cul de sac ed europarlamentari varie e parlare della nostra città? La proposta mi par seria ed interessante. Vogliamo evitare di trasformare Saronno in un comodo dormitorio? Vogliamo sperare in una città che ricomincia a vivere ed ad essere attraente? Le soluzioni facili sono spesso miopi ed effimere e la proposta del Sindaco tale mi pare. Per favore, ricominciamo a ragionare!
Solo propaganda elettorale. Gia’ il comune deve ripianare il bilancio del teatro, figuriamoci poi questi fantomatici “spazi museali” !!!
Informati su quanto può rendere economicamente uno spazio espositivo ben strutturato e quanto può rilanciare interesse sulla città a costi di gestione assolutamente affrontabili!
Chissà cosa ne pensa l’europarlamentare (quasi ex) di questa proposta.
basterebbe privatizzare la struttura teatrale cedendolo a costo zero a Volonté e co con l’unico vincolo di gestirlo per 20 anni (non per costruirci condomini visto chi è interessato)…per vedere l’effetto che fa.
Un polo culturale rilancia l’occupazione….incredibile che ci sia gente che ci crede.Io pensavo di far volare gli asini per attirare gente, mi sponsorizzate??
Evidentemente nella foresta di RobinH non si organizzano congressi, altrimenti avrebbe visto quanto persone vi trovano lavoro.
e da quando l’organizzazione dei congressi deve essere a carico della comunità?? se fosse copsì profittevole Volontè e co hanno tante aree dismesse per centri congressi, expo 2022 e quant’altro: così invece si va a scaricare su chi produce ulteriori costi. Proviamo a vedere se trova sponsor nel mondo produttivo?? nel senso che imprenditori o industriali cacciano soldi di tasca propria…visto che è una iniziativa così attrattiva. Io ricordo quando si diceva che il Gran Milan avrebbe dato tanti posti di lavoro…infatti
Mi spiace dover ancora replicare all’abitante delle foreste. Forse tra gli alberi non si sa che chi ospita o organizza congressi, solitamente guadagna e non perde.
Io sono così convinto che sia redditizio che ho proposto che venga gestito in toto da Volontè e co insieme al teatro, senz accollare nessun costo al comune, con l’unico impegno di farlo per vent’anni, mi pare una proposta ragionevole che dovrebbe essere sottoscritta da Volontè e tutti quelli che ci credono…..cosa aspettate a farla vostra??
Progetto che ha del grandioso. Non vedrà la luce, ma se fosse realizzato, il problema come tutte le cose sarà la gestione, per non trasformare il tutto in una cattedrale nel deserto (saronnese)
Finalmente un vero progetto per far rivivere Saronno.
L’idea del Centro congressi e del palazzo per la biblioteca civica e gli spazi museali porteranno sicuramente a Saronno prestigio, posti di lavoro ed economia.
Ringraziamo Saronno al Centro, con la speranza (davvero poca) che Porro possa dare spazio a chi sicuramente merita più di lui e della sua amministrazione
…aggiungo solo che finalmente dopo anni di immobilismo si vede qualcosa di propositivo volto a cambiare la direzione che Saronno ha imboccato in questi ultimi anni trascinando la Città nel degrado assoluto suffragato da una serpeggiante anarchia.
E’ davvero una proposta dettagliata, concreta, sostenibile e lungimirante che la Porro & co. (-1) non prenderà nemmeno in considerazione, preoccupati come sono di garantire a Saronno la “sicurezza” in un unico palazzo! …ma sarà davvero possibile condividere tecnicamente questi spazi tra forze militari, polizia locale e giustizia? qualche dubbio mi è sorto….. che siano finiti loro nel “cul di sac (Saronno al Centro)” 🙂
Su questo giornale si censura molto, soprattutto se si critica una certa parte politica, a volte con criterio, altre volte immotivatamente.
“Cul de sac” non e’ un’offesa, ma e’ francese e vuol dire vicolo cieco (si trova anche su molti cartelli stradali europei!).
http://www.treccani.it/vocabolario/cul-de-sac/
Con Saronno al centro (SAC), Strano e Volonte’ si sono trovati in un cul de sac e devono fare retromarcia.
I due eroi si sono infilati in un cul de Sac!