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SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento dell’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Nigro sul tema delle opere pubbliche ed investimenti.
È di questi giorni un positivo incontro con un gruppo di genitori della scuola Ignoto Militi con i quali abbiamo discusso la riqualificazione del cortile interno dell’edificio scolastico ad uso non solo ricreativo, ma pure formativo. Non siamo ancora alla programmazione delle opere pubbliche d’intesa con i cittadini, ma è evidente che la voglia di partecipazione dei genitori delle scuole è in forte crescita. Per il momento si è deciso di proseguire coinvolgendo i bambini, le insegnanti, i genitori, tutti coloro i quali sono interessati all’uso dello spazio pubblico. Ho per l’occasione proposto di coinvolgere i cittadini in generale e soprattutto coloro che con quel luogo hanno avuto a che fare. Molti di noi sono stati allievi in quella scuola e vorrebbero, non solo come amministratori, che quel luogo della memoria fosse tutelato e rivivesse come spazio pubblico, al servizio non solo dei bambini, ma di tutti i cittadini. È soltanto promuovendo una forte identificazione fra spazi pubblici e cittadini che possiamo auspicare che sopravanzi la voglia di tutela al degrado. Non siamo ancora al bilancio partecipativo che pure stava nel programma del Sindaco su cui siamo in ritardo, inutile negarlo, ma siamo in questa circostanza a forme di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte dall’amministrazione. È una strada che va perseguita, potenziata e valorizzata.
In questi giorni è in corso di pubblicazione il bilancio di previsione 2014 che, come è noto, è uno degli strumenti fondamentali di programmazione e controllo dell’ente, al quale si allega il piano degli investimenti delle opere pubbliche. È un documento che integra quanto contenuto nel programma triennale, si tratta dell’elenco annuale dei lavori pubblici. Chi avesse la pazienza di scorrerlo si renderebbe conto che il piano, un lunga lista di opere, non è altro che l’elenco dei bisogni della città, dalle manutenzioni delle strade, alla riqualificazione delle scuole, agli interventi di messa in sicurezza degli stabili comunali. Vi sono indicate opere per svariati milioni di euro che non potranno che essere realizzate nel corso degli anni. Vorrei incominciare, insieme ai cittadini, a leggere l’elenco secondo indicatori di riferimento di carattere tematico.
Il primo di questi indicatori potremmo chiamarlo “lo spazio dove cresce la comunità“. In questo settore vale la pena ricordare che fra la via Milano e la via Varese è in corso di realizzazione un collettore fognario che servirà allo sviluppo della città, nel soprasuolo si andrà a realizzare la riqualificazione viaria secondo il piano della sicurezza stradale. Piano che si svilupperà ulteriormente nel 2014. A quest’opera si andranno ad aggiungere altre iniziative, sono piccoli interventi come la riqualificazione della pavimentazione della ZTL, ma utili al decoro urbano. Altre opere sono in corso di completamento, dai marciapiedi della Via L. Da Vinci, alla pista ciclabile di via Valletta.
L’altro indicatore è quello della città “aperta e solidale“. Molto si è detto sull’immobile di via Monza che sarà destinato a sede del Centro Diurno, il servizio di affiancamento alle famiglie che il comune dedica ai minori in difficoltà, attività comunemente entrata nel lessico politico cittadino, con la denominazione “bruchi”. Depurato delle polemiche, il progetto garantisce un luogo solidale a una fascia di cittadini deboli, verso i quali la comunità ha doveri che non possono essere trascurati.
Una “cittadinanza attiva e responsabile” è l’altro indicatore con cui leggere lescelte con cui si stanno programmando gli interventi. Si pensi a tutto il tema della sicurezza nelle scuole, i certificati di prevenzione incendi, la riqualificazione degli spazi.
La “città sicura“, potrebbe essere un ulteriore indicatore e in quest’area indichiamo il riuso di una parte della Palazzo del Tribunale per la nostra Polizia Locale che potrà riqualificare i servizi erogati al cittadino in questo nuovo spazio, il mantenimento in città del Giudice di Pace e la sede della Guardia di Finanza che potrà ampliare i suoi organici e garantire a Saronno e il suo territorio una presenza ancora più qualificata. Si proseguirà nel 2014 l’opera intrapresa in tutti i settori ricordati. Potremmo elencare tutto quello che è in corso e tutto quello che è previsto per il 2014, ma non è questo lo scopo di questo articolo. Le iniziative ricordate sono insufficienti se paragonate ai bisogni della città. Il piano pluriennale d’interventi prevede opere per circa 10 milioni di euro, una cifra enorme in questo momento, pressoché introvabile. Eppure quello che si vuole affermare in questa circostanza è una convinzione, oltre che una visione di città.
Nonostante i limiti di bilancio, si stanno operando scelte importanti, che dimostrano la vivacità della città, fanno trasparire la voglia di questa amministrazione di battersi con entusiasmo per non essere travolti dalla crisi. Una Saronno viva, vitale e partecipe è possibile. C’è bisogno del coinvolgimento di tutti.
è sempre divertente leggerla, Assessore, un po’ meno ascoltarla.
ad esempio: cosa c’entra ora la Polizia Locale con ‘città sicura’? sbaglio o lei ha più volte detto che la PL non si occupa di sicurezza, campo delle Forze dell’Ordine?
oppure che sviluppo favorirebbe un collettore fognario? trattamento in caso di dissenteria di massa?
i certificati di prevenzione incendi negli stabili comunali sono atto dovuto, per legge, mica una scelta.
mi sembra che queste (eccetto la PL-sicurezza) siano comunque tutte azioni ascrivibili al suo predecessore, il vero Assessore ai Lavori pubblici, Fontana.
comunque si nota ancora troppo incredibilmente l’iniziale tentativo di mea culpa ‘siamo lontani dalla partecipazione’ e la chiosa trionfalistica: pare che tra le due sia passata metà di un ventennio.
Quoto ampiamente l’intervento di Francesco …e pensare che non è ancora nemmeno passato un quarto del ventennio!
Francesco sei un grande, hai colpito in pieno l’inesistenza delle parole di Nigro. Molto fumo 0 arrosto, ci fa morire di fame se lo seguiamo.
Come al solito: tanto, tantissimo fumo e niente arrosto. Banalità mille, sostanza zero.
Ormai, che si può più aspettare da questa fallimentare amministrazione della Porro & co. (-1) … l’arrosto se lo sono bruciato per aver deciso di non decidere quando toglierlo dal fuoco…. e decine, oserei dire centinaia di volte in questi 4 anni.
Stan cercando di rimediare con irrealizzabili quanto inutili palazzine della sicurezza, adesso sulle scuole ….cercano conferme per il 2015, inondando come hanno fatto nel 2010 i saronnesi di “aria fritta”: se allora sbagliare a mettere una croce sulla scheda è stato umano …l’anno prossimo sarebbe diabolico! 🙂
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