Lettera aperta di Volontè e Strano ai consiglieri comunali
SARONNO – Una lettera aperta rivolta a tutti i consiglieri comunali per “invitarli tutti ad una più approfondita riflessione sulle scelte che verranno assunte in consiglio comunale” sul futuro dell’ex tribunale e dell’ex macello. il gruppo consiliare di Saronno al centro si rivolge ai colleghi per “trovare alcune concrete possibili occasioni per rivitalizzare la città”.
Ecco il testo integrale della missiva
Rivolgiamo questo nostro scritto a tutti i Consiglieri Comunali, sia di maggioranza come di opposizione, richiamando la loro attenzione ad una problematica contingente che potrebbe riuscire, se ben affrontata, a dare alla città di Saronno una occasione di rilevante interesse, soprattutto per il futuro della città.
E’ sotto gli occhi di tutti la decadenza della nostra città, e lo affermiamo con tristezza e senza polemica. Decadenza motivata, al di là della situazione economica generale, anche dalla incapacità di Saronno di continuare ad essere centro di attrazione di un comprensorio ben più vasto. Noi crediamo che la possibilità di “rinascita” della nostra città sia correlata anche dalla capacità di proporre nuove valide proposte di interesse sovra comunale.
Vorremmo partire da due situazioni particolari:
– la prima fa riferimento al progetto dell’Amministrazione di mettere a disposizione € 580.000.= per la ristrutturazione dell’immobile dell’ex macello in Via Don Luigi Monza, realizzando anche un modesto ampliamento di poche decine di metri quadri;
– la seconda fa riferimento alla disponibilità, fino a qualche tempo fa, assolutamente imprevista, dell’ex palazzo del Tribunale di Via Varese: secondo le dichiarazioni del Sindaco Porro, l’edificio dovrebbe diventare la sede della caserma della Guardia di Finanza, della Polizia locale, e, forse, del Giudice di Pace.
Noi riteniamo che l’utilizzo di denaro per la ristrutturazione del vecchio edificio di Via Don Monza sia assolutamente eccessivo e che la destinazione indicata dal Sindaco Porro per l’ex Tribunale costituisca la perdita di una grande opportunità per il futuro della città.
Con questo nostro scritto vorremmo portare alla Vostra attenzione una diversa proposta di utilizzo delle strutture e del denaro, finalizzata unicamente al bene della città, avulsa da qualsiasi pretesa politica di parte. Auspichiamo che possa esserci, soprattutto nei momenti difficili, una comunanza di intenti, che vada al di là del colore delle magliette politiche che siamo costretti ad indossare, per guardare insieme, senza pregiudizi o “secondi” fini, all’interesse di Saronno.
La nostra proposta si articola in più punti tra loro correlati:
Il Teatro e Casa Morandi. Siamo tutti a conoscenza di quanto la gestione del Teatro rappresenti per la città un costo di rilevante entità, costo che continua ad essere gravoso anche con la nuova gestione della Fondazione. D’altra parte la storia dimostra che è pressochè impossibile poter gestire un Teatro della capienza di quello di Saronno, rappresentando spettacoli di qualità, senza maturare una progressiva passività economica. Occorrerebbe ipotizzare per la sala teatrale un utilizzo complementare capace di produrre un’attività economica finalizzata anche a limitare le spese di gestione attuali. Se il Teatro avesse a disposizione alcuni spazi collaterali, oggi occupati dalla Biblioteca Civica e, parzialmente, da “Informagiovani”, potrebbe essere utilizzato come Centro congressi. E chi frequenta congressi sa bene che, oltre a costituire una fonte di entrata per i gestori degli spazi, sanno anche creare posti di lavoro. Ma soprattutto un Centro Congressi diventerebbe un centro di attrazione per la città, capace di chiamare a Saronno una popolazione extracomunale di rilevante importanza, con i benefici economici conseguenti per tutta la città.
Se avessimo la prospettiva di poter disporre in tempi medio-brevi di un Palazzo Visconti ristrutturato e agibile, la nostra proposta potrebbe qui prendere una diversa direzione. Ma la consapevolezza dell’impossibilità di avere a disposizione il Palazzo nei prossimi anni, ci porta qui a trascurare la sua futura destinazione, con la consapevolezza che Saronno ha bisogno ormai di interventi tempestivi e non più dilazionabili.
Negli scorsi anni Saronno è stata visitata da esperti nel settore dell’organizzazione di mostre e di musei, al fine di poter verificare se qualche immobile pubblico potesse avere le caratteristiche per poter diventare sede di esposizioni di qualità. Purtroppo, al di là della dimensione degli spazi, non si evidenziò alcuna possibilità, soprattutto per carenza di sicurezza.
La disponibilità dell’ex Tribunale apre nuovi orizzonti. Le sale delle udienze sono in effetti idonee e “sicure” per poter diventare sede di mostre di qualità, capaci di poter offrire alla città una nuova opportunità attrattiva a livello sovra comunale. La Biblioteca civica e il salone di “Informa giovani” costituirebbero il logico completamento degli spazi dell’ex Tribunale. E avremmo creato il Palazzo dell’arte e della cultura.
La caserma della Guardia di Finanza. Siamo assolutamente consapevoli della inadeguatezza degli spazi che oggi ospitano la caserma. Ma vorremmo ritornare su una proposta formulata direttamente dalla stessa Guardia di Finanza qualche tempo fa: l’utilizzo dell’ex palazzina della Polizia locale in Via Varese. All’epoca la proposta venne scartata perché comportava un costo di ristrutturazione di circa € 70.000 che l’Amministrazione non ha inteso spendere.
E infine il vecchio ex macello di Via Don Monza: è un edificio di due piani fuori terra (oltre ad una cantina di modeste dimensioni) di circa mq. 100 per piano. Il costo di mercato per la ristrutturazione di un edificio di quelle dimensioni è di circa € 150.000.=. Si trovi per l’edificio una destinazione che sia consona alla sua dimensione, ma non si sprechino inutilmente tanti soldi per solo un piccolo ampliamento.
Occorrerebbe a questo punto una verifica economica relativa alla proposta qui descritta, che vorremmo sinteticamente qui riassumere:
Fondi a disposizione, come dichiarato dall’Amministrazione, per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’ex macello ……….€ 580.000
Fondi necessari per la sua ristrutturazione nelle dimensioni attuali ……….€ 150.000
Ristrutturazione della nuova Caserma della Guardia di Finanza……..€ 70.000
Fondi a disposizione, per differenza, per il trasferimento e l’adeguamento degli spazi, conseguenti allo spostamento della biblioteca civica………€ 360.000
Ci sembrano davvero tanti!
Risultato finale:
– Un edificio in Via Don luigi Monza di mq. 200 da adibire ad un miglior uso;
– La nuova sede della caserma della Guardia di Finanza;
– Il nuovo Centro Congressi di Saronno
– Il nuovo Palazzo dell’arte e della cultura.
Vogliamo paragonare questa proposta a quella fino ad oggi prevista dall’Amministrazione?
– Un edificio in Via Don Luigi Monza, ampliato di circa mq. 40 per piano, da adibire a sede dell’Associazione “I Bruchi” (che, beninteso, una sede ha già)
– Il palazzo dell’ex Tribunale sede della Caserma della Guardia di Finanza, della Polizia locale (qualcuno si ricorda che quando venne accorpata agli uffici comunali ne venne decantata la funzionalità?), ed, eventualmente, del Giudice di pace.
Nella precedente analisi ci siamo dimenticati della sede del Giudice di Pace: ma quale sarà la destinazione degli spazi di Villa Gianetti che saranno lasciati liberi dalla Saronno Servizi dopo il suo trasferimento nei due appartamenti acquistati all’asta?
Chi scrive, anche alla luce di contatti già esperiti con Enti organizzatori di congressi e con allestitori di mostre a Milano, crede fermamente nella bontà della proposta, nella convinzione che le nuove destinazioni potrebbero diventare un’importante occasione non solo per rilanciare la città di Saronno in un’ottica comprensoriale, ma anche per far fronte ad alcune problematiche economiche:
Il centro Congressi costituirebbe un’indubbia possibilità di entrata a riduzione delle spese attuali per il Teatro. Il Centro Congressi darebbe la possibilità di creare posti di lavoro, soprattutto (questo è quanto succede normalmente nei Congressi) per i giovani.
Facciamo riferimento alla personale capacità di giudizio di ogni Consigliere, che ci auguriamo possa essere scevra da qualsiasi pregiudizio e da qualsiasi logica di appartenenza partitica, per invitar tutti ad una più approfondita riflessione sulle scelte che verranno assunte in Consiglio Comunale, pensando che il bene di Saronno dipende anche da queste scelte e che, se sbagliate, potrebbero compromettere nel prossimo futuro la possibilità di trovare alcune concrete possibili occasioni per rivitalizzare la nostra città.
Ringraziando per l’attenzione prestata alla lettura di questa nostra, confidando nel Vostro approfondimento, rimanendo sempre a disposizione per un eventuale confronto, porgiamo i nostri migliori saluti.
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Commenti
Mi sembrano proposte sensate anche perchè Saronno effettivamente è una città, ormi d parecchi anni, senza alcuna identità. Un centro congressi sarebbe un affare, e uno spazio espositivo un valore aggiunto. Mi chieo però come si possa farne uno spazio così, se si comincia a rinunciareal piano terra per affidarlo alla bibliotca. Cosa resterebbe, solo il primo piano con qulache sala? Troppo poco per …volare alto! Tutto lo spazio avrebbe più senso, al massino l’informagiovani che ne conserverebbe anche l’apertura. In ogni aso proposte più sensate di quelle attuali, costosoe e non risolutive. La GF ha le idee già hiare su dove vorrebbe andare o sbaglio? Loro cosa dicono?i
secondo me quale comune cittadino che paga le tasse, dovrebbe essere una priorità quella di destinare l’area dell’ex Tribunale per la realizzazione di una nuova caserma alla guardia di Finanza. questo perchè credo che una città come Saronno che, comunque, ospita un Reparto della Guardia di Finanza, non può mantenere degli uffici che attualmente sono inospitali, fatiscenti e talmente angusti che le poche volte che sono stato convocato ho dovuto sostare nel corridoio a causa della mancanza di spazi.
Aggiungo che se si sposta la GdF si recupera una decina di posti auto in una zona dove i parcheggi mancano, mentre al tribunale utilizzerebbero quelli che erano già riservati all’autorità giudiziaria.
Però…gran bel risultato una decina di parcheggi…! Siamo seri, rinunciamo ad una struttura dei e per i saronnesi per qualche parcheggio… Tutti discorsi inutili, purtroppo, perchè l’Amministrazione ha già assegnato i lavori di ristrutturazione per la casa per i Bruchi di via Macello vanificando il progetto per l’ex tribunale. Bravi!
potrebbe essere una bella idea quella di destinare gli spazi dell’ex tribunale per realizzare una nuova caserma per la guardia di finanza, dato che gli attuali locali sono davvero lugubri e fatiscenti.
…..quindi? Mi hai incuriosito: ma cosa dice esattamente l’Arch. Stevenazzi in merito alla vicenda? Non fosse altro per avere una più ampia visione del problema, potresti almeno dirci qualcosa in più… invece di scrivere solo “STRANO che Volontè dica che i costi per l’ampliamento siano sovrastimati da parte della Porro & co. (-1) o rivisti all’eccessivo ribasso da parte di Volontè”… o tu grillo, se sai parla! §:)
Volontè sosteneva che il costo di ristrutturazione previsto dall’amministrazione comunale (stimato in oltre € 1.700/mq.) fosse decisamente superiore al costo di mercato indicato in circa € 1.100/1.200 al mq. e cioè, facendo una semplice operazione aritmetica, Volontè affermava una differenza di circa il 35/40% oltre il costo di mercato.
Sembrerebbe che l’Amministraione nei giorni scorsi abbia ricevuto le offerte per l’aggiudicazione dei lavori, che si dice essere state presentate da numerose imprese. E, guarda caso, le voci di corridoio indicano che l’offerta al ribasso si aggiri intorno al 40%.
E adesso cosa dirà il Sindaco Porro che aveva accusato Volontè di indicare cifre sbagliate? Probabilmente starà zitto facendo finta di nulla.
Con buona pace del grillo parlante che prima di parlare con pregiudizio, dovrebbe informarsi sulla verità delle cose
che STRANO: il progetto di ristrutturazione dell’ex macello è stato elaborato dagli uffici comunali (stessi dipendenti e dirigenti delle amministrazioni precedenti) quindi delle due l’una o non sanno progettare (e ha ragione volontè quando dice che i soldi per la ristrutturazione e il modestissimo ampliamento sono sproporzionati) oppure è STRANO che i conti di volontè siano così al ribasso.
E l’arch Stevenazzi è uno stimato professionista!!!!! Io….credo più a lui
Il potere logora…..chi non ce l ha!
ma i lavori di ristrutturazione saranno affidati all’ing. Volontè?
Dipende se ci sara’ buona volonta’ alle elezioni.
Complimenti per le ottime idee, in particolare relative al teatro, che si spera verranno messe in atto, anche se ho forti dubbi sulla capacità di farlo da parte dell’attuale amministrazione, non solo per l’immobilismo e il confusionismo dimostrato in questi anni, ma anche perchè ormai manca solo un anno alla fisiologica scadenza. L’unico dubbio è la prospettata sede della biblioteca, anche se è da spostare sicuramente, non solo nella visione globale espressa, ma perchè ormai non consona alle esigenze attuali. Non ritengo infatti che il tribunale, dato che sembra che il Giudice di Pace rimanga a Saronno, sia la sede adatta, sia per motivi di sicurezza che di spazio. Si potrebbero identificare altre localizzazioni, ad esempio la villa Gianetti (una volta disastrosamente vuotata), che consentirebbe sale di lettura, multimedialità, possibilità di conferenze ecc, integrando il tutto col centro congressi ex teatro. Le idee espresse, non prolissamente, ma abbastanza dettagliatamente, possono essere una base avanzata di lavoro.
che dire… mi piace!
spero possa esser accolto..e realizzato
un’altra sfida sarà rianimare il centro storico
A tutti gli effetti, senza prolissità nè facezie di “vecchia” politica, il progetto così come descritto è ben articolato e nei numeri anche sostenibile. E’ la sola controproposta che fin qui è stata avanzata e formalizzata da mettere sull’altro piatto della bilencia in contrapposizione al sedicente “palazzo della sicurezza” abbozzato dalla Porro & co. (-1), di cui veramente faccio fatica a capirne sia l’utilità e che la funzionalità, non senza tralasciare lo spropositato costo di realizzazione.
non è questione di essere prolissi. Per spiegare le cose di una certa portata è necessario fare delle precisazioni e mettere alcuni punti fermi. Si tratta di un progetto grandioso, ma condivisibile, e va spiegato bene per comprenderlo. Certo non bisogna perdersi nei ragionamenti che a volte sono sottili
Prolissiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii mille parole pochi fatti. Siete il vecchio modo di far politica!!! Andate con Porro e fate un bel listone di centrodestra sinistra
E quale sarebbe il nuovo???? Stare zitti e non fare niente, come questa amministrazione insegna?