Anche il Lokomotiv Saronno contro il razzismo come Dani Alves
SARONNO – Banane al posto della torre di Saronno: è l’elaborazione grafica del logo del Lokomotiv Saronno con cui la squadra saronnese che milita nel campionato di Csi ha voluto esprimere la propria vicinanza alla lotta al razzismo nel mondo dello sport.
Un omaggio, come hanno fatto molti giocatori italiani e stranieri ed anche il premier Matteo Renzi, a Dani Alves terzino del Barcellona a cui domenica sera durante il match contro Villareal hanno tirato una banana. E per rispondere a tono alla provcazione il giocatore con assoluta nonchalance se l’è mangiata.
L’immagine del logo modificata è stata condivisa sulla pagina Facebook della squadra e, sempre attraverso il social network, con quella ufficiale della Serie A. Un’iniziativa semplice e divertente per rimarcare i valori dello sport e la lotta al razzismo.
04052014
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Commenti
Grazie della precisazione A “Sinistra Nazionale;
Ovviamente noi, è facile da credere, dell’idea di Neymar ne eravamo all’oscuro, fatto sta che abbiamo, nel nostro piccolo, voluto dare un segnale al mondo dello sport cittadino, che di sicuro non ha bisogno di alcuna lezione. Il razzismo c’è e si vede anche nelle partite di Csi o di qualsiasi altra federazione calcistica. La trovata della “banana mangiata” forse è tutta una montatura come dice AS ma il significato che c’è dietro è quello che ognuno si sente di dare nella sua personale manifestazione. Noi togliendo la Torre, simbolo al quale siamo ORGOGLIOSAMENTE affezionati, per far posto a delle banane abbiamo voluto comunicare a modo nostro il messaggio STOP AL RAZZISMO. E il razzismo si può battere anche attraverso lo sport, e non lo dice un cittadino qualunque come me, bensì Nelson Mandela.
PS: Grazie a Sara di aver divulgato la notizia anche se non espressamente richiesto. Lo abbiamo apprezzato molto.
Simone Mangiafico
Lungi dal voler essere l’unica verità….ecco un articolo interessante (fonte: Repubblica.it):
Una storia montata
Il gesto di Dani Alves di mangiare la banana lanciata dagli spalti durante Villareal-Barcellona sarebbe stata studiata a tavolino e non sarebbe altro che una gigantesca operazione di marketing. E’ quanto scrive il quotidiano spagnolo As, solleva sospetti sulla spontaneità del gesto del difensore blaugrana.
BOOM DI FOTO SUI SOCIAL – Vero o no che sia, il gesto di Dani Alves ha scatenato in poche ore la moda di postare sui social network una foto con la banana, simbolo dell’antirazzismo. L’episodio è diventato subito un esempio da imitare e al fianco di Dani Alves si è schierato immediatamente il compagno e connazionale Neymar, che ha lanciato online la campagna #siamotuttiscimmie. Nelle stesse ore, fa notare As, in Brasile un imprenditore amico di Neymar metteva in vendita le t-shirt con l’hashtag ‘siamotuttiscimmiè a 25 euro al pezzo.
NEYMAR IL REGISTA DELL’OPERAZIONE – Ma proprio su Neymar si alimentano i sospetti dei quotidiani spagnoli. Secondo As, infatti, l’ex fuoriclasse del Santos, in particolare, avrebbe preparato una reazione adeguata ad eventuali insulti da diverse settimane, in particolare dopo il trattamento riservatogli dai tifosi dell’Espanyol nell’ultimo derby. L’attaccante, con il padre-agente e i suoi consulenti, si sarebbe seduto al tavolo per individuare la reazione più adeguata e mediaticamente efficace. Il lavoro d’equipe avrebbe quindi partorito l’idea attuata da Alves: se arriva una banana dagli spalti, bisogna mangiarla