M5S: “I nuovi divieti lavano la coscienza e non tutelano nessuno”
SARONNO – “In questi giorni sindaco Luciano Porro e il partito democratico stanno cercando di spiegare al proprio elettorato che il regolamento di polizia urbana, approvato in consiglio comunale dopo una discussione “leale e prepositiva” (così la definisce il primo cittadino), è giusto e tutela la sicurezza, che a detta sempre del sindaco Porro è un bene comune. Giustificazioni scaltre per coprire la deplorevole scelta che porta a sanzionare a discrezione della polizia municipale i cittadini, non in nome della gravità dell’atto commesso, ma in nome di un presunto comportamento da non tollerare”
Inizia così la nota inviata dal Movimento 5 stelle saronnese sullo scottante tema del regolamento di polizia urbana che ha visto intervenire Tu@Saronno, Pd e Sel.
“Diventano da reprimere e sanzionare le merendine mangiate sul sagrato della chiesa, il sedersi sui gradini, il bere una birra sotto una pianta o seduti su una panchina, comportamenti normali si trasformano in atti contro la sicurezza di tutti.
“Giusto sacrificare qualche libertà per perseguire chi esagera” esulta il partito democratico, confondendo la tutela delle libertà con l’intolleranza generalizzata, i partiti di maggioranza fanno l’occhiolino alla Lega, inseguendo le peggiori deviazioni repressive e sicuritarie.
Ipocriticamente sindaco, Pd, la giunta ed il Psi abbracciano Lega e Destre, il nemico è il cittadino, è chi protesta, come i ragazzi del Telos che schierandosi contro l’ordinanza sugli alcolici hanno subito denunce e multe.
Inserire nel regolamento di polizia urbana questi articoli ci si lava la coscienza e non si tutela nessuno, non ci sono interpretazioni e buon senso di fronte ad un articolo di un regolamento. Non ci sono cittadini di serie A e di serie B.
Non è con i regolamenti che si combatte la presenza degli spacciatori. Non occorrono leggi speciali per far rispettare le normali regole di convivenza civile. Per questo come Movimento 5 stelle ci schieriamo contro queste regole, che non tutelano i cittadini, ma costruiscono solo alibi per chi amministra la città.
Perché è più facile intervenire poi e mai prevenire, è più facile mettere telecamere e regolamenti piuttosto che combattere lo spaccio, arginare la precarietà e costruire un vero clima di solidarietà e tolleranza, che permette di identificare, isolare e colpire i comportamenti violenti che mettono paura ai cittadini.
12062014