Sac: “Comune come Garamella… i parcheggi blu per incassare”
SARONNO – Usa i Puffi, piccoli personaggi blu disegnati da Peyo e raccontare, e stigmatizzare, la scelta dell’Amministrazione comunale di Saronno di trasformare gli stalli di via Legnani, via Pellico e via Verdi da parcheggi regolati con il disco orario a posteggi a pagamento. Il riferimento va a Francesco Banfi di Saronno al centro che con una nota, molto spiritosa, sottolinea come secondo il gruppo consigliare l’intervento non abbia dei benefici ma anzi provochi tutta una serie di svantaggi.
“Da qualche giorno intorno alla ztl e in corrispondenza di ‘punti di interesse’ piovono puffi – esordisce con ironia Banfi – si spiaccicano sul selciato tracciando forme ben definite: righe blu che invadono vaste porzioni di Saronno. Uno spettacolo davvero truce! Vabè: i puffi non esistono, ma i cittadini sì. E di norma chiedono di vivere la città senza versare continui oboli. In questi giorni abbiamo assistito all’azione di Porro in versione Gargamella che voleva prendere i puffi per trasformarli in oro: nessuno processo magico o alchemico è bastato trasformare le righe bianche dei parcheggi in blu per incassare. In sostanza: se vuoi vivere Saronno o paghi o paghi”.
Saronno al centro continua ipotizzando le motivazioni dell’intervento:”Qualche anno fa ci si rivolgeva al centro con ‘centro commerciale naturale’: si cercava di sostenere così i commercianti e, conseguentemente, mantenere ‘vivo perchè vissuto’ l’interno della Ztl; nel consiglio comunale dello scorso dicembre il consigliere Nicola Gilardoni sottolineava che ci sono molti parcheggi in città. Nei centri commerciali, quelli veri, funziona così: cerchi posteggio, paghi, e poi vai a fare compere. Ops, forse no. Stai a vedere che non è azione a sostegno dei commercianti nè del mantenimento di una ZTL viva e vissuta“.
E ancora: “L’intento potrebbe forse essere allontanare chi posteggia l’auto in orario pre-lavorativo, prende il treno per andare a Milano e riprende l’auto dieci ore dopo. Il problema è che, esempio, via Pellico e via Legnani erano zone a disco (un’ora) da anni. Si vuole forse diminuire il traffico gravante su Saronno? Peccato che la maggior parte del traffico è di attraversamento, ossia chi passa da Saronno per andare altrove. Possiamo farci nulla: la vocazione naturale di Saronno (e che nei millenni ne ha fatto la fortuna) è essere snodo di più vie di comunicazione; normalmente si sfrutterebbe questo aspetto come vero punto di forza tipo ‘già che passi di qui fermati, passeggia, compra, fai vivere la città. Scrivevamo ‘normalmente’, ma gargamellamente invece le cose funzionano diversamente: va penalizzato chi vuol vivere la città. Non importa che siano cittadini di altri comuni piuttosto che di Saronno: se vuoi stare a Saronno paghi. Punto“.
Dura l’analisi delle conseguenze delle scelte del Comune tracciata da Banfi:”Il risultato? Una città meno viva perchè si spingono le persone ad allontanarsi, ad andare ai già frequentatissimi centri commerciali (quelli veri) o persino verso altri comuni; si affamano i commercianti; le iniziative ricreative perdono di senso: le persone faticano a vivere la città. Ma qualcuno ha notato che laddove manca ‘vita civile’ spuntano poi episodi che minano alla sicurezza? Gli aspetti sono tra loro intimamente collegati”.
E conclude tornando alla metafora puffosa: “Abbiamo assistito all’azione di Gargamella che voleva prendere i puffi per trasformarli in oro, ma temiamo per quello che escogiterà il gatto Birba che invece se li voleva mangiare: cos’altro dobbiamo aspettarci? Speriamo l’episodio intitolato ‘Piovono Puffi a Saronno’ termini presto e che avvenga la consueta esplosione che rimanda Gargamella a casa”.
21062014
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Commenti
l’economia di Saronno, quella che potrebbe produrre ricchezza, non interessa alla Premiata Giunta Porro – la realtà è che loro non sanno che pesci pigliare quando si tratta di promuovere e favorire l’imprenditorialità, quella che cerca di sopravvivere e quella che vorrebbe nascere – così Saronno muore di mancanza di attività produttive e di posti di lavoro, strangolata dalle tasse
SAC fa solo rumore, basta con questi vecchi politici, se volessero il bene di Saronno si farebbero da parte e appoggerebbero l’unico candidato dell’opposizione che può’ vincere, ovvero Silighini.
I parcheggi citati stanno nella zona dell’ospedale dove i parenti degli ammalati,oltre alla normale preoccupazione per il proprio caro (al quale magari da assistenza per ore, o per giornate, deve anche scontrarsi con la realtà del “costo giornaliero” per il parcheggio che, oltre al disagio, alla fine diventa un costo… Questa ovviamente è solo una delle problematiche.
SAC sono solo chiacchiere.
…contrapposte a fatti reali della Porro & Co. (-1) che questua anche i 50 cent. per il parcheggio, non bastassero la Mini Imu, la TASI al massimo dell’aliquota applicabile, la Tarsi, l’addizionale irperf sui redditi di chi residente a Saronno, non li produce nella città!
restavano quattro negozi in centro …coì vuol dire proprio farli chiudere: si capisse almeno perché? … ma l’ASSCOM, Renoldi che dice ..va bene così?
Il Comune di Saronno vuole uccidere il commercio cittadino, invece di agevolare l’arrivo di compratori dei paesi limitrofi li caccia, a legnano, Busto, Milano, BRAVI OSCAR GUADAGNATO