Brasil 2014: Parole e musica dedicate al pallone nel cortile di Casa Morandi
SARONNO – “In occasione dei mondiali di calcio vogliamo rendere omaggio allo sport che fa battere all’unisono il cuore nazionale. Attraverso la musica di Cinzia e Roberto e alla voce narrante di Valeria vivremo con spirito diverso le emozioni del mondo del pallone”: a parlare i responsabili del teatro civico “Giuditta Pasta” per presentare lo spettacolo che si terrà in Sala Nevera, all’interno del cortile di Casa Morandi con ingresso da via Varese a Saronno.
Il biglietto costa 5 euro, l’appuntamento è fissato venerdì 4 luglio dalle 21.30, in scena Valeria Sara Costantin (voce narrante), Cinzia Mai (cantante) e Roberto Pace (piano) in “Calcio mon amour”, musiche e parole dedicate al pallone. Testi da Benni, Soriano, Salimbeni e Santoni, Brera, Vendrame, Hornby, Mura; canzoni di Pavone, Celentano, Baglioni, Ligabue, Bennato, Mina, Quartetto Cetra, Vecchioni, Venditti, De Gregori.
Letture e canzoni dedicate a te, che ancora ti chiedi come fa un pallone ad occupare un’intera esistenza. Gli italiani si dividono in due categorie: quelli che amano il calcio e quelli che amano la nazionale. Piccoli, grandi, vecchi, bambini, uomini, donne, borghesi, proletari, davanti alla nazionale ci si ritrova tutti fratelli, tutti figli della grande e buona mamma Italia. Non c’è homo italicus che non abbia un ricordo legato ad un pallone calciato, che sia della squadra del cuore, del figlioletto promettente terzino, delle serate con gli amici e le birre davanti alla tele, del proprio passato da vecchia gloria dell’Uboldese, degli interminabili pomeriggi estivi nel campetto spelacchiato con le spalle nude che bruciano sotto il sole, e le ragazze sugli spalti che aspettano l’età in cui i maschietti sposteranno le loro attenzioni dal pallone ai loro visi imbellettati. Aspettavano, sì, le ragazze. E non sarebbe bastata una vita perché finisse quell’attesa. Alla fine le ragazze hanno smesso di andarci, al campetto. Qualcuna si è trovata un altro campetto, e si è messa a giocare. Altre, la maggioranza, hanno fatto altro. Ma tutte, prima o poi si sono ritrovate almeno per una volta in una piazza, a casa di amici, nel loro salotto, con mamma e papà, con le sorelle, con nonno Luigino, col fidanzato e persino solo con le amiche ad esultare, soffrire e trepidare davanti ad uno schermo, davanti a lei: la Nazionale. Perché l’Italia di calcio ne ha giocato tanto, ma ne ha vissuto ancora di più. Ed è di questa vita, che scorre dentro e soprattutto fuori dai campi di pallone che ci piacerebbe ridere e commuoverci, con articoli di personaggi indimenticabili come Gianni Brera, Ezio Vendrame, Osvaldo Soriano, Stefano Benni e altri che di calcio hanno scritto sognato e raccontato. E ci piacerà cantarla questa vita, con canzoni che hanno segnato le nostre “notti magiche” (e non) cantate dalle punte azzurre Nannini, De Gregori, Baglioni, Celentano e chippiùnehapiùnemetta. Canzoni, calcio e risate. Più Italia di così…
[gallery ids=”38692,38693,38694″]
030714