Presidi sindacali non autorizzati ma… legali: tutti assolti

ORIGGIO – Sono state le assoluzioni il comune denominatore alla lettura della sentenza del processo-fiume per i presidi sindacali davanti ai magazzini Bennet di via per Lainate ad Origgio. Ventuno gli imputati residui (di alcuni era stata stralciata la posizione nel corso dei mesi passati), solo per quattro ci sono state piccole condanne. Le motivazioni della sentenza del giudice monocratico, Piera Bossi, saranno rese note nel giro di due mesi ma evidentemente il magistrato non ha ritenuto di perseguire esponenti del sindacato di base Cobas, operai e loro simpatizzanti per le manifestazioni che si erano tenute nel corso del 2008, per questioni salariali legate al lavoro svolto dagli addetti di cooperative operanti nel deposito, davanti ai magazzini Bennet; e che erano stati denunciati dalla Digos per avere dato vita a presidi non autorizzati e annunciati.
Per alcuni c’erano anche altre imputazioni “secondarie”, si parlava di ingiurie, minaccem in qualche caso di lesioni perchè durante i presidi talvolta c’erano stati momenti di tensione con chi voleva comunque entrare e mettersi al lavoro e con chi, camionisti incaricati delle consegne, voleva entrato o uscire; e le quattro condanne – a due mesi di reclusione con pena sospesa – rientrerebbero proprio in questa casistica: il sindacato ha già annunciato ricorsi in appello.
Il processo, sviluppatosi in tantissime udienze, si era tenuto in parte al tribunale di Saronno per poi concludersi durante questa settimana a Busto Arsizio.
(foto: uno dei presidi di solidarietà agli imputati davanti al tribunale di Saronno)
090714
Lascia un commento