Addio a Maria Lattuada: “E’ stata un dono all’intera città”
SARONNO – Era gremita oggi la chiesa Preposturale per l’ultimo saluto a Maria Lattuada la 92enne che ha dedicato la sua vita ad aiutare gli altri lavorando come insegnante, in parrocchia, nell’Amministrazione ma anche come fondatrice, guida e mentore di diverse realtà cittadine a partire dal Centro di prima Accoglienza al Villaggio Sos.
Anche per questo oggi pomeriggio alle 16,30 c’erano i delegati dell’Amministrazione comunale, l’assessore Mario Santo con la fascia tricolore e il collega di Giunta Giuseppe Nigro, esponenti del mondo politico e della società civile ma soprattutto tanti saronnesi che non hanno voluto mancare all’addio all’energica saronnese.
I funerali sono stati celebrati da don Armando Cattaneo ma l’omelia funebre è stata pronunciata dall’ex prevosto Angelo Centemeri. “Non voglio fare un elogio di Maria – ha esordito il religioso – anche perchè questo non è un addio. Lei è con Dio, ora vede il Signore con quei suoi occhi che negli ultimi mesi stava perdendo”. Proprio la sofferenza patita dalla saronnese gli ultimi anni è stato uno dei punti su cui don Angelo ha posto l’accento:”Era un luminoso esempio e con il sigillo della sofferenza è raggiunto l’apice della sua ricerca di Dio che era il fulcro della sua vita”. Don Centemeri ha ricordato anche “la grande dedizione alla famiglia, la passione per l’insegnamento, l’impegno per la comunità ecclesiale e nel servizio sociale”.
Al termine della funzione gli interventi di Sonia Pernich della Casa di prima accoglienza e di Emiro Fresc del Villaggio Sos hanno ricordato con forza “la capacità di essere un faro nell’accoglienza e nell’umiltà” della 92enne concludendo con un semplice “Grazie Maria” condiviso da tutti i presenti con un lungo applauso.
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27082014