Fiab: “Caro Porro, chiedi con noi i “contromano ciclabili”
SARONNO – La sezione cittadina della Fiab ha inviato una lettera aperta al primo cittadino Luciano Porro per chiedergli di prendere posizione in merito al controverso tema del “contromano ciclabile” e più in generale di farsi portavoce con il Governo della richiesta di introdurre nel Codice della Strada “norme utili a favorire la circolazione urbana e quotidiana delle biciclette.
Ecco il testo integrale della missiva
Egr. Sig Sindaco,
sulla stampa nazionale di sabato 6 settembre. si dava notizia di una presa di posizione del Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi di contrarietà ad introdurre nel Codice della Strada il cosiddetto “contromano ciclabile”, ovvero la possibilità di far circolare le biciclette nei due sensi su strade a senso unico per gli altri veicoli.
Tale modifica, avanzata da molti comuni e dalla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), allineerebbe l’Italia ai molti paesi europei nei quali, più che in Italia, la mobilità ciclistica viene sistematicamente promossa e favorita: Olanda, Danimarca, Francia, Belgio, Germania, Svizzera, ecc.
Ovviamente il “controsenso ciclabile” (più correttamente il “contromano ciclabile”) sarebbe applicabile solo ad alcune strade, prevalentemente in centri urbani, e dovrebbe accompagnarsi ad alcune condizioni e provvedimenti di moderazione e sicurezza del traffico, quali ad esempio i 30 all’ora.
Gli oppositori a tale modifica, già bloccata poche settimane fa da un emendamento di Scelta Civica in sede Commissione Trasporti della Camera, in realtà non sono stati finora in grado di portare argomenti comprovanti la presunta pericolosità di tale pratica se non le generiche, pretestuose e umilianti argomentazioni che gli italiani sulle strade sarebbero diversi dai tedeschi, francesi o svizzeri e, fingendo di preoccuparsi della sicurezza dei ciclisti, ne limitano invece il diritto di circolazione.
Le esperienze e le rilevazioni statistiche di grandi e piccole città europee, ma anche di molte città italiane (Reggio Emilia, Bologna, Torino, …) attestano in realtà che l’introduzione del doppio senso ciclabile, praticato con la dovuta intelligenza e tecnica, non comporta alcun aumento di incidentalità, spesso anzi si accompagna ad una sua riduzione, e favorisce l’incremento degli spostamenti in bicicletta.
Siamo quindi a chiederle di unire la sua voce a quella degli amministratori di Milano, Torino, Reggio Emilia, Bologna, ecc. nel richiedere al Governo di introdurre nel Codice della Strada norme utili a favorire la circolazione urbana e quotidiana delle biciclette, compreso il “controsenso ciclabile”, affinché anche in Italia sia consentito alle amministrazioni comunali di adottare soluzioni già ampiamente e positivamente sperimentate, superando ogni dubbio interpretativo e anacronistiche resistenze.
FIAB Saronno Ciclocittà
Franco Casali
(foto d’archivio – un’iniziativa Fiab)
19092014
Lascia un commento
Commenti
FIAB e RABICI sono seri e competenti ! – sarebbe interessante conoscere la risposta della Premiata ( 30 km / h ) Giunta Porro alla loro richiesta – coraggio signori amministratori saronnesi, per una volta rispondete su queste pagine ! – grazie
a mio avviso il “contromano” ciclabile è pericolosissimo, soprattutto quando si affrontano curve cieche. Pressochè tutte le strade del centro cittadino non permettono visuale oltre l’angolo, si rischierebbe una falcidia senza precedenti. Vi è mai capitato provenire in auto da via Manzoni, di svoltare a sx verso l’agenzia delle entrate e di ritrovarvi il solito ciclista disperato nella portiera? non c’è limitazione che tenga. il ciclista sulla sua pista pretende rispetto e precedenza…in questi casi sarà scontro fatale…. w la bici nel rispetto delle regole….
Qualche chiarimento.
Il “controsenso” ciclabile andrebbe applicato solo laddove c’è già una forte moderazione del traffico e non tout-court (ovvero nelle zone 30). Saronno, teoricamente, è in grande parte soggetta al provvedimento, quindi dovete immaginare la cosa sulle strade residenziali interne ai quartieri.
Cito a questo proposito un articolo dell’architetto Matteo Dondé che spiega molto bene di cosa stiamo parlando.
http://www.bikeitalia.it/2014/09/15/senso-unico-eccetto-bici-qualche-chiarimento-tecnico/
Per quanto riguarda la pericolosità, anni di studi hanno dimostrato che:
– che ci sia il divieto o meno i ciclisti vanno contromano lo stesso.
– che dove c’è il controsenso ciclabile c’è una MAGGIORE SICUREZZA perché i due conducenti, auto e bici, si possono vedere.
Ovviamente, come detto sopra, serve che le auto vadano piano, e nell’ottica di una sicurezza per tutti, soprattutto per le utenze deboli, occorre condividere il fatto che la moderazione della velocità a 30 km/h in ambito urbano è il primo fattore per ridurre il rischio.
Andare più piano per essere TUTTI più sicuri, al di là di antagonisti inutili tra le varie categorie di mobilità che, a turno, tutti intepretiamo.
Alessandro Galli
FIAB Ciclocittà Saronno
Contrario, e’ follia autorizzare il contromano.
Magari se si sapessero quali sono le condizioni per questa richiesta…
Le condizioni che necessarie per applicare questo doppio senso alle biciclette ad una strada sono una larghezza di almeno 4.25 m, il divieto di transito al traffico pesante e il limite di velocità a 30 km/h. In alternativa a quest’ultimo vincolo, la strada dovrà però essere inclusa in una ZTL. Se tutte queste condizioni verranno rispettate, senza tracciare alcuna corsia dedicata è possibile conciliare il doppio senso delle biciclette in una strada con una sola direzione di traffico veicolare. –
Poi bisogna vedere se si è più spavaldi (??) a viaggiare affiancati o a 100 all’ora in città, come si vede anche a Saronno, almeno non si è altrettanto pericolosi per gli altri.
Assolutamente contrario, sarebbe estremamente pericoloso.
Non capisco il senso di questa proposta !
…per non parlare di chi va sui marciapiedi e pure contromano o di chi attraversa a razzo sulle strisce pedonali credendo di essere un…pedone ! Purtroppo pochi sanno che la bicicletta è un veicolo e come tale è soggetto al Codice della Strada in qualità di veicolo! Se volete andare contromano in bicicletta, chiedete piste ciclabili (come in via Roma o Viale Rimembranze) e, soprattutto, usatele!!
il codice della strada prevede degli spazi per auto e pedoni.. per le bici raramente si trovano e quindi devono usare quello che c’è.
Il codice della strada parla chiaro http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_settembre_17/ciclista-investito-strisce-pedonali-rischia-multa-2780e92c-3e4b-11e4-af68-1b0c172fb9a5.shtml
vero: il ciclista non ha diritto alla precedenza sugli attraversamenti pedonali. Per averla deve scendere e condurre la bicicletta a mano, diventando “pedone”.
Non mi risulta proprio.
Il codice della strada prevede che i velocipedi circolino su strada, o su piste ciclabili, o su ciclo-pedonali: non sui marciapiedi, e tanto meno sulle strisce pedonali, pratica ormai consueta, ma pericolosissima!
I marciapiedi sono riservati a pedoni e carrozzelle.
E le carrozzelle elettriche non possono circolare in strada; altra consuetudine errata. (per ridere un po’: mi sono trovato una carrozzella elettrica in superstrada a Lecco…)
grazie FIAB ! – alla Cassina Ferrara già esiste un contromano ( termine meno equivocabile di controsenso ) ciclabile ed è un tratto della via Pozzo – anche questa è una delle tante proposte avanzate alla amministrazione saronnese in tema di piste ciclabili, come : disporre di una mappa cartacea e su internet ( sito del comune ) delle piste ciclabili , segnaletica direzionale e di sicurezza in particolare presso gli attraversamenti di strade a traffico veicolare , collegamenti con piste ciclabili extraurbane , avvisi agli automobilisti nei punti critici di percorrenza ciclabile ed infine, con il contributo di FIAB, prontuario della bici sicura – non sono cose folli per chi dichiara di avere a cuore la circolazione ciclopedonale
Basterebbe il buon senso. Di per sé non è una cattiva idea, ovviamente non varrebbe per i ciclisti organizzati ma semplicemente nell’ambito urbano. Però poi serve responsabilità da parte del ciclista che deve comunque tenere il bordo, perché altrimenti è lui a rischiare. Insomma non ci vedo nulla di strano (è ciò che avvenuto fino a qualche anno fa nella normalità di ogni paese/cittadina). Serve chiaramente attenzione, ma in ogni caso visto il totale disprezzo per le regole del codice della strada da parte di molti automobilisti, io eviterei di fare una nuova regola di questo tipo.
Ci manca solo il contromano ciclabile. …sono pericolosi anche quando vanno nel senso giusto con il loro viaggiare spavaldo o in formazione di 3 o 4 affiancati. …
Sarò d’accordo quando non vedrò più bicicletta passare col rosso, attraversare sulle strisce pedonali, circolare con l’ombrello ecc.ecc.
Negli incidenti stradali dove sono coinvolte bici è quasi sempre responsabilità del cattivo comportamento dei ciclisti!
Falsissimo!
Io invece vorrei vedere multare i cretini che guidano con il cellulare in mano, che suonano alle bici sperando che si gettino fuori strada per farli passare, che lordano l’aria mentre girano in cerca di un posto per parcheggiare, etc …i ciclisti (e i pedoni) si sentono già esonerati dal rispetto del codice della strada e fanno quello che vogliono. Tanto se succede un incidente la colpa è sempre a prescindere degli automobilisti !
Quante volte avete sentito di un ciclista multato per il mancato rispetto del codice della strada ? (precedenze, semafori, sensi unici, viaggiare affiancati, senza fari / giubbetto catarifrangente, ecc ecc)
non è vero
Troppo pericoloso. Io sono contrario.
Io sono fortemente contrario a questa regola stradale e sono anche io un ciclista!
Ottima l ‘iniziativa di Casali. Spero che si riesca a sensibilizzare il governo con le istanze degli utenti.