Silighini chiude al Telos: “No al dialogo chiesto da Fratelli d’Italia”
SARONNO – “Mi stupisce sentire le parole di Alfonso Indelicato, leader saronnese di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale che nuovamente torna a parlare di possibili interazioni con il collettivo La Fenice che ha creato l’ex centro sociale Telos. Ogni parola di Indelicato dimostra la più totale non conoscenza di queste realtà”.
A parlare Luciano Silighini Garagnani del comitato civico Saronno 2015.
Più di una volta anche in un recente passato ho espresso parole di stima su alcune attività sociali che venivano fatte da questi giovani, parlo della palestra, dei concerti, della creazione di attività sociali molto più numerose di quelle che faceva e fa il Comune e riconobbi la capacità di tenere vivi spazi abbandonati sostituendosi a ciò che avrebbe dovuto fare la Giunta comunale. Ma in queste parole ho sempre sottolineato che il loro lavoro per essere realmente di aiuto a questa città, sarebbe dovuto rientrare negli spazi della legalità e aprirsi sul serio a tutta la cittadinanza e non solo a chi faceva parte di realtà anarchiche,antagoniste o di una certa sinistra.
Avrebbero dovuto rinunciare all’illegalità che all’interno dello spazio si compiva: dall’occupazione stessa,al consumo di alcolici e altro,dal violare i diritti alla proprietà musicale. Avrebbero dovuto diventare una reale associazione culturale,avere un responsabile e chiedere spazi come viene fatto da tutti quelli che vogliono fare opere sociali in Italia. Indelicato ignora che molti “telosini” hanno avuto già esperienze in eventi patrocinati dalle istituzioni nella legalità ma questa strada a loro non piace e hanno preferito sempre quella dell’autogestione illegale. Cercare tavoli con loro per garantire vie privilegiate nell’avere spazi o concessioni in modo che così facciano i bravi e lascino le strade, sembrano le stessi basi con le quali qualcuno dichiarò che negli anni ’80 lo Stato fece l’accordo con la mafia, ottenendo nessun risultato ma al contrario portando agli attentati del 1992. Indelicato, lo dico con la massima amicizia, ti ribadisco che il modo maestro con loro è quello di reprimere queste loro uscite perché con il permissivismo si sono impadroniti della città da 5 anni. Una volta che loro decideranno di diventare un ente di diritto pubblico come un semplice comitato, si porrà e si dovrà parlare anche con loro. Fino a quando si prenderanno strade e spazi servirebbe un’azione repressiva e dura che finora non c’è mai stata da parte della giunta Pd e che mai ci sarà lasciando per questo i saronnesi in mano ai capricci di questi personaggi. Telos diventi realtà legale come un comitato e si parli, ma se ciò non succede si dimostri che il Comune di Saronno sa far rispettare le leggi a tutti e che i primi che vogliono la morte del Telos sono proprio gli stessi ex occupanti che rifiutano di trasformarla in una realtà legale e concreta e non solo esistente in una fantasia autogestita che sarà sempre repressa visto che la legge esiste ancora e anche se in ritardo prima o poi finirà per cancellarli. A loro sta la scelta se esistere o sparire. Se ne assumano la responsabilità.
23092014
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Commenti
Egregio Alfonso, con tutte le contraddizioni che è riuscito ad inserire nella sua replica, ci si potrebbe mandare in stampa un mese intero de La Settimana Enigmistica.
Lei riesce a scovarne almeno 4 o 5 ?
O proprio non se ne rende conto ?
Guardi che parlo di contraddizioni oggettive, e non di opinioni.
Contraddizioni oggettive e macroscopiche.
In attesa di risposta, la saluto.
La differenza tra politici seri e non, di qualsiasi schieramento essi siano, è che i seri commentano e rispondono ai cittadini firmando con nome e cognome (e su questo giornale ne abbiamo visti, da Gilli a Strada a Indelicato alla Comi), gli altri sono capaci solo di fare comunicati e nascondersi nel silenzio (o dietro a nickname). Ovviamente non vedo l’ora di essere smentita.
Perché vorrebbe dire cedere a un vezzo di pochi a discapito della legalità che rispetta la maggior parte della cittadinanza, facendo sprofondare ulteriormente la città verso la confusione e l’insicurezza. Se queste persone timbrassero il cartellino ogni giorno, nn starebbero fino all’una a suonare il tamburo, e si accontenterebbero come fanno tutti di andare qualche ora alla sera al bar con gli amici….. È poi vorrebbe dire permettere a qualsiasi altro gruppo futuro di occupare altri spazi illegalmente, permessa l’eccezione creata la regola…. Volete trasformare Saronno in un Bologna 2?preoccupatevi di dare alla cittadinanza una vostra posizione sul tema moschea, che a parte silighini, sembra un tabù per tutti gli schieramenti politici cittadini.
Buona giornata.
Ringrazio prima di tutto Silighini per la cortesia del suo intervento.
Nei merito, io temo che una “istituzionalizzazione” del Telos sia improponibile. Esso nasce ed opera come una realtà non istituzionale, anzi di più: anti-istituzionale. Questo punto mi è chiaro, e non pretendo di modificarlo. Aspettarsi che il centro sociale si dia un assetto quale associazione riconosciuta o simile, è utopistico, e porre come condizione per un confronto questo mutamento di “ragione sociale” significa semplicemente rendere impossibile il confronto stesso.
Peraltro non sono meno convinto di Silighini che la gran parte delle iniziative del Telos è illegale. In proposito mi chiedo: c’è la possibilità di reprimere una volta per tutte tali iniziative? Mi rispondo da me: non sembra. Anzi, lo sgombero (sacrosanto) della sede di via Milano ha prodotto una polluzione di simili iniziative, e non pare che la situazione possa risolversi.
In ragione di tutto questo, la trattativa che auspicavo non si basa su una consonanza ideologica, né su un generico giovanilismo né su un buonismo manieristico, ma su un reciproco interesse assai pragmatico. Da un lato quello del Telos ad avere un luogo dove organizzare iniziative – non credo che la prospettiva di operare sempre en plain air sia tanto piacevole – dall’altro quello della cittadinanza a non subire turbamento dell’ordinata vita civile (so che questa mia espressione farà sghignazzare gli anti-borghesi, ma tant’è). E’ chiaro, peraltro, che da parte del centro sociale ci dovrebbe essere un impegno serio a non commettere illeciti all’interno dello spazio ad esso deputato.
Ecco, questa sarebbe la base comune di discussione. L’altra, più profonda ma forse più labile, quella di essere tutti soggetti umani dotati di raziocinio.
Silighini potrebbe dire: stai facendo i conti senza l’oste-telos. D’accordo. Ho indicato, in tutta modestia, una strada da percorrere. Sarò pronto a riconoscere che il mio auspicio non aveva basi solide, qualora dall’altra parte non vi fosse una manifestazione di interesse. Ma perché non fare un tentativo serio in questa direzione?
Cordialissimi saluti
Alfonso Indelicato
Grandissimo Silighini. Bene. Bene. Molto bene.