Romanò: “I mezzi di soccorso riusciranno a passare nella nuova via Varese?”
SARONNO – Ha suscitato una pioggia di perplessità e tante critiche la riqualificazione di via Varese che l’Amministrazione sta rivoluzionando posizionando isole salvagente e stringendo la carreggiata.
A dar voce alle tante critiche, alcune arrivate anche su ilSaronno nei commenti sotto il post che illustra il progetto, è anche Matteo Romanò, cofondatore e portavoce del Comitato “Io dico no ai 30 all’ora”.
“Ci sono molti aspetti che non tornano in questo intervento per esempio il fatto che sia stata proprio quest’Amministrazione ad eliminare le isole salvagente alla Cassina Ferrara ritenendole pericolose per le auto per poi finire a farne 4/5 di fila in via Varese. E vogliamo parlare delle emergenze? Con le corsie strette e le isole salvagente con farà l’ambulanza o, il mezzo dei vigili del fuoco, a passare tra le auto in colonna negli orari di punta?”.
Duro il commento del saronnese: “L’impressione è che in via Varese ed anche in altri punti della città si facciano dei gran bei progetti sulla carta senza però fare un paio di giri in bicicletta, a piedi, in macchina o su un’ambulanza magari negli orari di punta per vedere come funziona la viabilità“.
Romanò conclude togliendosi qualche sassolino dalla scarpa:”Se c’erano fondi da investire per la sicurezza strada forse sarebbe stato il caso di prendere in considerazione quel documento firmato da un migliaio di cittadini in cui si chiedevano interventi concreti per la mobilità in città e che, nonostante le promesse del sindaco Luciano Porro e dell’assessore Roberto Barin, è rimasto lettera morta. Chiederemo al prossimo sindaco di recuperare la missiva nel cassetto in cui l’attuale Amministrazione l’ha volutamente dimenticato”.
25092014
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Commenti
Via Varese è (o meglio era) una via in ambito urbano nella quale è possibile sviluppare velocità notevoli. È stata anche luogo di diversi incidenti nel corso degli anni, ragion per cui è stata individuata come intervento da fare per la sicurezza utilizzando fondi regionali che hanno coperto circa il 50% della spesa (il resto l’ha pagato l’Amministrazione). Non farlo avrebbe voluto dire perdere l’opportunità di fare l’intervento a metà prezzo.
La scelta, quindi, è politica e ciascuno trarrà le proprie opinioni sul fatto se fosse il caso di fare l’intervento o meno.
Personalmente, aspetterei di vedere il progetto concluso, ma la strada necessitava senz’altro una sistemata perché una volta era una via esterna alla città, ora invece di fatto la taglia in due “segregando” il quartiere Matteotti (basta parlare con gli abitanti per rendersi conto della questione).
In ogni caso, gli interventi di moderazione e miglioramento della coesistenza tra le varie forme di traffico sono il futuro, esattamente come le Zone 30, nonostante interventi come quello di Romanò – che rappresenterebbe una pagina FB nata sull’onda emotiva delle Zone 30 cui mi pare non esista poi alcun altro seguito associazionistico – testimonino una resistenza da parte di visioni autocentriche.
Quel mondo lì non esiste più. E fidatevi che quando l’avremo anche in Italia e a Saronno ci chiederemo tutti perché non l’abbiamo fatto prima. 🙂
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eh eh eh… diciamo che purtroppo Saronno è finita nelle mani di alcune persone con visione bici-centrica che stanno cercando di realizzare una città ideale per i ciclisti. Non a caso in tutte le città qui attorno le zone 30, se ci sono, sono per l’appunto zone 30 (non città 30), e le piste ciclabili sono limitate a dove si possono realizzare (o non ci sono proprio).
E questo vale anche all’estero, fidati 🙂
(in ogni caso più che di visioni “autocentriche” si tratta di buonsenso: incasinare i sensi unici impedendo ai camion di passare spendendo soldi pubblici dà un po’ di fastidio)-
basta che tu vada a Lugano……per la cronaca Rovellasca è quasi tutta a 30….
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Chissà poi perché serve sempre un consulente.
Tutto e dico tutto è già normato dal Codice della strada, dal relativo Regolamento di attuazione, dal Ministero dei Trasporti, ed in particolare esistono le “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” che ritengo doveroso siano conosciute dai competenti Uffici e perciò basterebbe solo leggere e mettere in pratica.
Ora siamo sicuri che tutto sia stato rispettato?
Di primo acchito direi che forse non proprio tutto è e sarà realizzato a regola d’arte.
Non solo l’utente della strada è tenuto a rispettare Leggi e Regolamenti, ma anche e soprattutto il proprietario della strada stessa!
Se si consultassero i documenti non si sbaglierebbero nemmeno i raggi delle rotonde di cui un fulgido esempio è quella di Via Milano/via Varese. (Sono già disegnate le modifiche da apportare: chi pagherà detti nuovi lavori, ovviamente Pantalone!)
Perciò sarebbe opportuno che prima di andare a vedere e poi copiare, magari in malo modo, quello che fanno altre Nazioni imparassimo a leggere le nostre Normative che sono dettagliate, chiare, ricche di esempi, disegni ecc. e nulla hanno a che invidiare rispetto a quelle estere.
Così per citare lo scopo delle Norme riporto quanto scritto nella introduzione:
“Le Norme sono improntate alla sicurezza della circolazione di tutti gli utenti della strada, alla riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, ed al rispetto dell’ambiente e di immobili di notevole pregio architettonico e storico.
Per la redazione delle Norme il Ministero dei LL.PP. si è avvalso del parere del Consiglio dei Lavori Pubblici e del Consiglio Nazionale delle Ricerche.”
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“il Ministero dei LL.PP. si è avvalso del parere del Consiglio dei Lavori Pubblici e del Consiglio Nazionale delle Ricerche”
E cosa vuole che sia il C.N.R. rispetto all’esimio Arch. Matteo Dondé?
Tra l’altro pagato con le nostre tasse saronnesi per ideare questa assurda viabilità.
Non è un commento polemico, non si mette in dubbio l’operato dell’esperto ma permetti che i comuni cittadini possano avere delle perplessità? Non si discute il rispetto del limite di velocità ma quello vi era prima e vi saraà sempre
Romanò è invitato a recarsi in comune e reperire tutte le informazioni tecniche di cui ha bisogno per chiarirsi le idee. Eventualmente puo’ anche sentire il consulente Matteo Dondè http://www.matteodonde.com/) che sul tema non è proprio l’ultimo arrivato.
ciclabile | veicoli | isola pedonale | veicoli | ciclabile.
Quando le sirene di ambulanze e VVFF si odono in lontananza i veicoli accostano a destra (invadendo la ciclabile, è un’emergenza!).
A quel punto i mezzi di soccorso sfilano di gran lena, tra due file di auto (perché questa è Via Varese specie nelle ore di punta), a centro carreggiata.
Indovina un po’ cosa incontrano nel percorrere questa corsia preferenziale centrale? L’ISOLA PEDONALE!
Geniale.
Un applauso a Barin ed ai tecnici comunali.
Il solito vizietto…
abolire le elezioni, e dettare voi gli argomenti su cui gli altri si possano o meno esprimere.
Il vostro senso “democratico” è, per dirla come un famoso occupatore di case a scrocco, agghiacciante.
Grandissimo Romanò, era da tempo che non metteva più fuori la testa con le sue invettive da tuttologo, quasi ci mancava.
Si vede che stiamo per entrare in campagna elettorale…
Strafusà complimenti per l’educazione e per la maturità con cui commenta con sarcasmo o fa supposizioni senza alcuna motivazione (suv? imparate a guidare? biciclette? partita? tutti ignoranti?).
Se le piace tanto la svizzera o la germania ci vada per piacere.
Che Saronno abbia bisogno di isole salvagente è da vedere, ma sicuramente di gente come lei non ne ha bisogno.
Caro Stafusà, mi sembra oltremodo strano questo Suo puntiglioso accanimento nell’accorata difesa di prese di posizione alquanto discutibili delle scelte fatte ultimamente a Saronno in materia di mobilità….. quindi i casi sono due: o dietro il Suo nickname si nasconde l’identità dell’assessore alla mobilità o di un suo vicino parente o è Lei che, a fronte delle prossime elezioni, spera di avere una poltrona nel prossimo consiglio comunale…. In entrambi i casi Si metta il cuore in pace, è certo che Saronno con le prossime elezioni potrà solo migliorare…!
In effetti , dobbiamo abolire totalmente il traffico delle automobili in modo tale che le strade siano sgombre per gli interventi di TSO ( trattamento sanitario obbligatorio ) tanto tanto tanto necessari nella nostra città .
dov’é il problema? se non passano di rifá tutto. Tanto paghiamo noi.
Io trovo assurdo tutti quei passaggi pedonali nel nulla, per la sicurezza all’uscite delle scuole non fate nulla? Per esempio via varese angolo via carso e da incubo negli orari della scuola, e nella notte le auto viaggiano come in autostrada .
Dateve una carmata…l’intervento è deciso dall’amministrazione, ma i dettagli tecnici sono stabiliti da TECNICI formati e competenti in materia..proprio come Roman…ah, nò.
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no no i tecnici che fanno gli interventi a Saronno sono veri professionisti ! Dopo attenti studi e varie sperimentazioni nella zona di via Monte Grappa, i camion che devono andare al supermercato del quartiere devono entrare contromano.
Le biciclette però passano benissimo 🙂 🙂 🙂
Perchè oltre a fare restringimenti di carreggiata, isole di attraversamento, limiti di velocità e piste ciclabili non iniziamo anche a multare e redarguire i ciclisti che puntualmente ignorano la pista ciclabile in via rimembranze (per altro recentemente allungata fino in stazione) e la percorrono lungo la carreggiata? Sarebbe bene che oltre a essere fatte le ciclabili venissero usate.
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diciamo che se la ciclabile c’è dovrebbe essere OBBLIGATORIO usarla….
Io voglio dire una cosa. Chi rispettava i limiti precedenti in via Varese quindi 50 km/h e divieto di sorpasso non può sinceramente trovare negativi gli aggiustamenti fatti ora, visto che continuerà a rispettare i limiti e a non sorpassare, quindi perché vengono considerati negativi? Forse perché non si rispettavano i limiti? Forse perché ogni tanto si sorpassava? Voglio dire non riesco a capire, da automobilista, che fastidio diano le nuove isole, visto che consentono una maggior sicurezza in alcuni attraversamenti. Continuerò a passare di lì, esattamente come la percorrevo prima, quindi dove sta il problema reale?
Sui 30 mi sono già espresso anche in passato. Da automobilista, sono favorevole al 30 nelle zone residenziali interne e al centro. Riporterei il 50 solo in un paio di vie a maggior scorrimento, ma fosse per me ci metterei anche l’autovelox fisso tarato a 60. Il problema come sempre è il rispetto delle regole, non vedo alcun problema a rispettare il 30 quando passo dal centro o nelle vie più interne, dove comunque bisogna sempre pensare alle utenze più deboli. Purtroppo oggi la sicurezza in strada è un problema reale perché abbiamo tantissimi utenti diversi, quindi vanno fatti gli aggiornamenti del caso. Per il resto basta rispettare i limiti e il codice della strada come sempre: non costa molta fatica usare l’indicatore di direzione, non sorpassare dove è vietato, guardare sempre bene negli specchietti, non usare il cellulare senza auricolare o impianto Bt…
Il traffico andrebbe rallentato al matteotti e nei pressi di via Amadeo/Orto!! Lì c’è l’abitudine di andare sempre ad altissima velocità….. Andrebbe rallentato al semaforo di via Sampietro, dove passano tutti col rosso su quell’inutile dosso!! Andrebbe rallentato allo stop di via Da Vinci/Balasso dove anche li non si conosce la segnaletica stradale e lo stop viene sempre bruciato senza minimamente rallentare!!
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Assolutamente d’accordo con lei.
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Il traffico andrebbe rallentato con autovelox, controlli costanti e sanzioni salate (tutto previsto del piano di servio della nostra Polizia Locale) e mettendo qua e la ostacoli in mezzo alla carreggiata come nei Video Game…per citare i soliti esempi di Svizzera, Germania etc….luoghi che visito abitualemente e per lunghi periodi per lavoro, quindi parlo con cognizioni di causa, la gente rispetta i limiti perchè se sgarri ci son sonore bastonate da pagare e le paghi subito le multe li sul posto direttamente alla Polizia altrimenti non te ne vai dal posto di blocco….Non dico che dobbiamo arrivare a questi livelli. Basta vedere viale Toselli a Legnano, un nastro di asfalto lungo piuù di 2 km, fino a qualche mese fa era un circuito di F1 sopratutto la sera, Da quando hanno messo 3 o 4 autovelox fissi e ben visibili non corre più nessuno e si sono ridotti di molto gli incidenti su quel tratto….Per non dire che con questi sistemi il Comune investe per fare cassa e non in perdita come in questo caso; anche se sono al 50% finanziati dalla regione e dall’Europa sempre soldi nostri sono!
PEr quanto riguarda i mezzi di soccorso anche io sono perpleso che riescano a passare soprattutto i camion dei Pompieri. Un camion dei VF è largo circa 2,40 mentre un auto varia dal 1,50 al 1,80 a seconda del modello mentre il codice della strada prevede una larghezza delle Strade Urbane ed Extraurbane di 2,75 m ora facendo un rapido conto se ho un auto incolonata larga 1,60 m, in una carreggiata che ora e 2,75 ma con gli interventi sara ridotta sia a destra(pista ciclabile) che a sinistra(spartitraffico) un camion largo 2,40 m dovrebbe passare in 1,15 m….e stiamo gia invadendo la corsia per le bici…….Non aggiungo altro
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sono anch’io pienamente d’accordo con le perplessità ed i dubbi espressi nell’articolo. Sono passato recentemente da Via Varese e sono rabbrividito quando ho visto i lavori fatti, con il posizionamento dei restringimenti. Io sono una vittima diretta della scellerata scelta di posizionare i cosiddetti “salvagente” in quella maniera con il conseguente restringimento della carreggiata. Con i ciclisti senza protezione basta la sbandata di uno di loro per incocciare il restringimento con i danni immaginabili. Spero si ravvedano e li tolgano al più presto.
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Ma vittima di cosa? Perché ha affiancato un ciclista per andare a casa in tempo per la partita e ha preso un cordolo rompendo il semiasse? La colpa è di un oggetto inamovibile o della sua guida?
Con i restringimenti basta procedere a 30 kmh o comunque nel rispetto dei limiti di velocità. Facile no?
E poi, basta prendersela con ciclisti e pedoni. Gli automobilisti italiani sono indisciplinati, irrispettosi del codice e ignoranti di guidare un mezzo da una tonnellata (alla meglio) di peso in giro per la città.
Imparate a guidare!
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vogliamo parlare dei pedoni / ciclisti ? gente che attraversa dove e quando vuole, che va tranquillamente contromano o viaggia affiancata, fari/catarifrangenti delle biciclette manco a parlarne ecc ecc ?
Tanto la colpa è sempre e comunque degli automobilisti (che sono sempre e comunque multabili, hanno la patente a punti, pagano tasse su tasse, ecc)
Parli tanto degli altri paesi europei, sai che in alcuni di questi sei multabile anche se commetti infrazioni in bicicletta o se attraversi a piedi col rosso ? Se succedesse in Italia sarebbe uno scandalo !-
Assolutamente, le regole devono essere rispettate da tutti, anche dai ciclisti e dai pedoni.
Ma la sua argomentazione del sono automobilista=pago le tasse non ha senso! Ma cosa vuol dire? I pedoni non pagano le tasse? I ciclisti neppure?
Ma cosa dice? Se non riesce ad argomentare adeguatamente si astenga dal commentare “de panza”.
P.s.
Negli altri paesi europei, vedasi Svizzera e Germania (ma potremmi aggiungere Paesi Bassi e Belgio), l’automobilista è quasi sempre in torto perché conduce un mezzo preponderante rispetto alla bicicletta e, chiaramente, rispetto al pedone.Ripeto: basta stare attenti alla guida, rispettare i limiti di velocità e non cazzeggiare in auto con telefono, sigarette et similia.
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Un automobilista paga il bollo, l’assicurazione obbligatoria (con oneri al SSN eccecc), “un po’” di tasse e balzelli vari sulla benzina che comprendono contributi per la guerra in Abissinia, del Golfo, disastro del Vayont, rinnovo contratto autoferrotranvieri, contributo governo Monti … (vado avanti ?), passaggio di proprietà, revisione, ah ovviamente se parcheggio devo pagare 1.5 euro/ora ecc ecc.
Il tutto per farmi trattare come se fossi un problema sociale !
Posso essere leggermente innervosito perchè la strada sarebbe “anche mia” ?!?
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Sono pienamente d’accordo con te
STRAFUSA’ dovrebbe darsi una calmata ed essere più razionale…
Mi piacerebbe se si trovasse in bicicletta all’altezza di uno di questi cordoli insormontabili e gli si affiancasse un camion o un mezzo di soccorso…. Quei cinque secondi di paura gli farebbero cambiare subito idea oltre che correre a casa a cambiare qualcosa di intimo…. -
Ognuno si prende le sue responsabilità, che sia pedone, ciclista o automobilista, ma è chiaro che l’utenza debole sono pedoni e ciclisti, quindi non vedo dove sia il problema. Tra l’altro proprio a Saronno sono stati multati ciclisti per infrazioni al codice. Vedendo comunque come si comporta la maggior parte degli automobilisti, non credo ci sia tanto da dire (indicatori di direzione? Distanza di sicurezza? Limiti di velocità? Uso del cellulare?). Si posizioni in una strada qualsiasi e vedrà quanti non rispettano anche le minime cose del codice.
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Può darsi che i mezzi di soccorso vengano deviati su via Parma, dove sono già abituati ad avere difficoltà a passare. Non so perché in tutto il mondo tendono ad allargare le strade e da noi si restringono…. una nuova filosofia minimalista?
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In tutto il mondo dove? Ma di cosa parla? Se si riferisce alle arterie autostradali è un conto, se parla di strade urbane è completamente fuorsi strada.
Cosa facciamo, abbattiamo edifici perché così lei possa andare probabilmente in SUV a prendere i pargoli in 9 min anziché 12? Belle soddisfazioni e ottime idee.
La tendenza in europa è incentrata sulla mobilità sostenibile: più TPL a basso impatto ambientale, piste ciclabili dedicate (non ciclopedonali) e incentivi al car sharing.
E, per la cronaca, i mezzi di soccorso passano in OGNI strada cittadina: le risulta che, ad esempio in via Padre Reina (una via stretta) non riesca a passare un’ambulanza o un mezzo dei vigili del fuoco?
Per piacere…
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certo perchè ovviamente gli automobilisti Saronnesi, oltre che essere incivili e estremamente irrispettosi delle regole, guidano TUTTI enormi e pericolosissimi SUV !
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Quello di tale Romanò è solo un ragionamento capzioso: il problema dei mezzi di soccorso potrebbe riferirsi benissimo a qualsiasi via della nostra città (vedasi ad esempio via Marconi).
La via è per l’appunto la VECCHIA Varesina: che senso ha mantenere inalterata la carreggiata di una VECCHIA strada provinciale dove i buzzurri (auto e moto) possano andare a 100/120 kmh all’ora in città?
Questo dimostra solo la pochezza di gente che vuole solo una poltrona nel prossimo consiglio comunale cavalcando l’onda di stupide rimostranze, vedasi il “no ai 30 kmh”.
Un consiglio per Romanò: si trovi un lavoro più appagante e meglio retribuito e non speri di ricevere uno stipendio dalla cittadinanza per queste fantastiche idee.
Volete essere più simili come la Svizzera e la Germania? Benissimo, lì il trenta all’ora nelle zone residenziali c’è da molto più tempo. Chi afferma il contrario è una persona che non è mai uscita dai confini regionali, figuriamoci nazionali.
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con la piccola differenza che altre strade cittadine non hanno ostacoli fissi in mezzo alla carreggiata a restringere ulteriormente le già limitate dimensioni. Ricordo che le isole salvagenti erano già state adottate in via Piave (come precedentemente detto) e se ben ricordo anche nell’ultimo tratto di via Roma, sono state successivamente rimosse a causa della loro eccessiva pericolosità.
Le isole salvagente hanno senso quando la strada da attraversare ha una larghezza notevole e non ci sono attraversamenti pedonali protetti da semafori, non nel caso di una semplice strada cittadina.
Riguardo all’uso dei 30 km/h va precisato che in altri Paesi europei esistono ZONE 30, non CITTA’ 30: i 30km/h vengono correttamente utilizzati dove necessario, non dappertutto.-
Forse lei non abita a Saronno: i 30Kmh non sono ovunque, si faccia un giro nella nostra città e lo potrà constatare di persona (vedasi ad esempio via Piave, da lei citata).
Per quanto riguarda la larghezza della ex Varesina: ma nega l’evidenza? La larghezza della carreggiata ha sempre spinto gli automobilisti e motociclisti a percorrere la strada a forte velocità.
Ripeto, forse lei non abita a Saronno e non sa di cosa parla.
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A parte un paio di vie che riporterei a 50, i 30 a Saronno sono nelle zone residenziali interne e nel centro, quindi non vedo dove sia il problema francamente.
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Saronno è per definizione 30km/h ovunque a parte alcune “arterie principali” (es via Piave).
Non si tratta di “zone 30”, potremmo più correttamente definirla “città 30”.
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Sono completamente d’accordo con l’opinione di Romano’. Il nostro assessore Barin con queste scelte scellerate ha cambiato il suo ruolo da assessore alla mobilità ad assessore all’immobilità e al traffico (creato). Invece di facilitare, appunto, la mobilità, ha deciso di usare il finanziamento europeo per progetti che rallentano, restringono e tolgono spazio di parcheggio in via Varese, che è una delle principali vie di scorrimento di Saronno, così come è riuscito a creare problemi di viabilità e impossibilità ai mezzi pesanti di raggiungere per carico/scarico merci interi quartieri di Saronno (vedere caso di via Monte Grappa). E poi lo premiano pure con targhe di riconoscimento… mah! Speriamo solo che in via Varese non si verifichino davvero problemi di passaggio ai mezzi di emergenza altrimenti si potrebbero anche configurare gli estremi per delle denunce…
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Problemi di che tipo? Sa quanto è larga un’ambulanza? Un camion dei pompieri? Lo stesso ragionamento potrebbe riferisi a tutte le strade comunali, di tutte le città italiane.
Quindi, cosa facciamo? Creiamo autostrade in città per fluidificare il traffico? Ma per favore.
Prima di seguire pecoronamente le idee di gente che vuole solo un posto in consiglio comunale con alcuna idea concreta propositiva, fermiamoci un attimo a pensare: non è che il traffico che attanaglia la nostra città sia il risultato di ANNI di scelte strategiche sbagliate sul TPL ?
Ah già, è vero: è tutta colpa dei 30 kmh. Vada a farsi un giro in Germania (o in Svizzera) dove i 30 kmh orari sono la normalità nei centri residenziali e poi mi saprà dire…
vero: le isole salvagente esistevano già in via Piave, sono state eliminate perchè erano pericolose