Stasera al Pasta Cl svela la “saronnesità” di don Giussani
SARONNO – Comunione e Liberazione organizza stasera 24 ottobre al teatro “Giuditta Pasta” l’incontro di presentazione del libro di Alberto Savorana dedicato alla vita di don Luigi Giussani e sua biografia ufficiale. Interverranno monsignor Armando Cattaneo, prevosto di Saronno; monsignor Luigi Negri Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e abate di Pomposa e Giovanni Cattaneo, insegnante saronnese. Modera l’incontro Maurizio Terzi, responsabile di Comunione e Liberazione della zona di Saronno.
“La gioia più grande della vita dell’uomo è quella di sentire Gesù Cristo vivo e palpitante nelle carni del proprio pensiero e del proprio cuore. Il resto è veloce illusione o sterco”. Tutta l’esistenza di don Giussani potrebbe essere riassunta in queste sue parole scritte all’età di ventiquattro anni e inizio della prefazione al libro che ne illustra la vita.
La parabola di vita di don Luigi Giussani abbraccia gli anni del dopoguerra, si stende a quelli burrascosi del sessantotto, arriva agli ultimi decenni del secolo scorso sino ad affacciarsi all’inizio di questo millennio.
Questa parabola attraversa e tocca il territorio lombardo come testimoniano alcuni saronnesi e non che lo hanno incontrato e ne sono rimasti colpiti: Mons. Armando Cattaneo (cit. a pag. 621 del libro), Mons. Luigi Negri (cit. da pag. 172) Arcivescovo di Ferrara-Comacchio che lo conobbe sui banchi del liceo, Giovanni Cattaneo che frequentò giovanissimo Gioventù Studentesca di Saronno e altri ancora.
Come è documentato anche fotograficamente, don Giussani giovane sacerdote venne più volte a Saronno, al quartiere Matteotti, a dire Messa in quella che allora era una chiesa in legno – o come veniva detta: la “baracca”.
Una raccolta fotografica (temi della raccolta fotografica: Educazione; Tempo libero; Caritativa; Cultura; Rapporto con la chiesa locale) esposta la sera dell’incontro contestualmente alla presentazione del libro è testimonianza di queste “tracce” dell’incontro con don Giussani nella storia e nella vita di molti saronnesi e dell’eredità che ha lasciato.
Molti di noi saronnesi lo incontrarono lì o in Università Cattolica, altri incontrarono – e altri ancora oggi continuano a incontrare – chi lo aveva conosciuto e, colpito e affascinato, lo aveva seguito.
Il libro è il tentativo di “raccontare chi era e come ha vissuto don Giussani attraverso molti documenti inediti. Nasce così una biografia che, oltre a ricostruire per la prima volta la cronaca dei giorni del fondatore di Comunione e Liberazione, offre ai lettori il segno della sua eredità per la vita delle persone e della Chiesa”.
Che tutto questo divenisse eredità tanto presente e viva non era per nulla scontato eppure è accaduto. Lo dimostrano i frutti generati negli ultimi 60 anni a partire dal 1954, anno in cui il giovane prete brianzolo iniziò il suo insegnamento di religione nel Liceo Berchet di Milano.
Come afferma don Julián Carrón: “La storia di don Giussani è così significativa, perché ha vissuto le nostre stesse circostanze, e ha dovuto affrontare le stesse sfide e gli stessi rischi, ha dovuto fare lui stesso il cammino che descrive in tanti brani delle sue opere”.
Incontri, amicizie, esperienze: è la storia di un incontro che si ripete e che ha dato origine ad opere di carità e realtà educative in tutto il mondo (Comunione e Liberazione è oggi presente in oltre 80 paesi del mondo), inclusa la nostra città, con un comune denominatore: la passione per l’umano declinata in tutte le sue forme e in tutti gli ambiti dell’esistenza.
24102014
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Commenti
Bellissimo incontro! Commovente conoscere la vedova Belli che ha custodito gelosamente per decenni la foto del marito con don Giussani. Grazie a chi ha organizzato l’evento