Ciocchina, Porro ai saronnesi: “Tutti devono cooperare per superare la crisi”
SARONNO – “Sono anni difficili per la nostra città che è ancora morsa dalla crisi: è solo cooperando tutti, facendo ognuno ogni giorno il nostro dovere possiamo continuare a far crescere la nostra comunità”. E’ stato questo “appello ai saronnesi” il fulcro del discorso del sindaco Luciano Porro durante la cerimonia per la consegna delle civiche benemerenze che si è tenuta oggi pomeriggio in Sala Vanelli.
La cerimonia, a cui erano presenti il prefetto Giorgio Zanzi, il comandante della compagnia dei carabinieri Giuseppe Regina, quello della tenenza della Guardia di Finanza Marco Velonà, l’intera Giunta, diversi consiglieri comunali e moltissimi benemeriti saronnesi, si è aperta con un minuto di silenzio per ricordare Sergio Zampetti il 43enne flautista scomparso settimana scorsa.
Il primo ad essere premiato, dopo il lungo discorso del sindaco Luciano Porro in cui, proprio come l’anno scorso, ha ripercorso la storia del premio della Ciocchina, è stato Aurelio Legnani. A presentare l’88enne leggendo le note biografiche, dalla nascita alla Cassina Ferrara al lavoro alla Cemsa, dall’esperienza nella lotta partigiana alla’attività amministrativa fino all’impegno come testimone del “fare memoria” è stata letta all’assessore alla Sicurezza Giuseppe Nigro. Brevissima invece la motivazione “perchè si è distinto per la sua attività nelle scuole con le giovani generazioni per far rivivere i valori della Resistenza”. Pur senza voce il saronnese ha tenuto a ringraziare la città dedicando il “riconoscimento a tutti i partigiani che hanno lottato senza ottenere premii” non è mancata un’esortazione alla città a continuare a tenere vivi i valori importanti come l’onesta e ad andare in Comune “perchè è qualcosa che appartiene a tutti noi”. Non è mancata una battuta del sindaco “Aurelio è meglio essere interrotti dagli applausi vero?” che ha ricordato l’intervento dellex partigiano durante le contestazione dell’ultimo 25 aprile
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Subito dopo al centro della sala per ritirare la pergamena, la statuina e il distintivo è arrivata Laura Succi direttrice dell’Unitre, Università delle tre età presentata dall’assessore alle Culture Cecilia Cavaterra che ha ricordato i 160 corsi attivati quest’anno con oltre 2000 iscritti. “La forza del nostro gruppo, che ha iniziato nel 1992 – ha spiegato Succi – sta nel lavoro di squadra nel contributo che tutti, dai docenti agli allievi, danno per la buona riuscita dell’attività didattica. Ed un altro elemento che ci consente di ottenere ottimi risultati è l’entusiasmo e l’energia con cui portiamo avanti la nostra attività”. Ricordando “l’orgoglio di essere stati scelti come benemeriti in una realtà con oltre 200 associazione” Succi ha voluto accanto a sè Giovanni Terzuolo fondatore dell’Unitre che ringraziato e ricordato tutti coloro che si sono impegnati per il gruppo.
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Tanta emozione per la consegna della Ciocchina alla memoria di Aldo Gallo Afflitto saronnese scomparso all’età di 66 anni e ricordato dalla città per la “grande energia ed impegno con cui dedicava al quartiere Matteotti seguendo la società calcistica del rione ma anche facendo il nonno amico fuori dalla scuola”. La moglie non ha trattenuto le lacrime quando ha ringraziato la città con la “certezza che questo riconoscimento ad Aldo avrebbe fatto molto piacere”. Anche il figlio Dino l’ha ricordato con una poesia del capo indiano Tucumseh.
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A conclusione del pomeriggio il coro Alpe, insignito della Ciocchina, l’anno scorso ha eseguito alcune canzoni del proprio repertorio.
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25102014
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Commenti
Cassina Ferrara ha una ragione in più per sentirsi orgogliosa di Aurelio ma è solo la ciliegina sulla torta – congratulazioni Aurelio
Giusta la menzione all’ideatore del premio Vito Tramacere e tanti complimenti ai premiati di quest’anno!
solo per dovere di cronaca, qualcuno si è ricordato di menzionare che il premio la “Ciocchina” è stato fondato dal dott. Vito Tramacere quando era presidente di Assostudi?
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Giusto!
Questo è vero e lo confermo. E’ stata una sua idea che poi ha deliberatamente concesso alla municipalità.
Penso che il Dr Vito meriterebbe di diventare “presidente onorario” della commissione (ormai con-fusa con la giunta comunale) che decide i premiati o, perlomeno, dovrebbe esser invitato ogni anno a consegnare il premio.
Un papà è sempre il papà, Se a qualcuno non piacesse, allora per coerenza dovrebbe restituire la donazione.Ricordato ciò che è storia, congratulazioni a tutti i premiati e, permettetemi, in particolar modo ai miei amici Aurelio il “Gatto” e Maria!
Carlo A. Mazzola