Ciclista investito da un’utilitaria in viale Prealpi
SARONNO – “Ho sentito l’urto contro la mia auto dal lato conducente ma non l’ho minimamente visto la bicicletta arrivare nella mia direzione”. Così il conducente di una Renault Clio racconta l’investimento avvenuto oggi pomeriggio in viale Prealpi.
E’ successo alle 16.42 quando, sotto una pioggia battente, l’utilitaria, che procedeva in direzione di piazza dei Mercanti si è fermata all’incrocio con via Alliata. “C’erano tutte le auto ferme in colonna ho messo la freccia ed ho svoltato”.
L’uomo ha avvertito un violento impatto quando la bicicletta, che arrivava dalla rotonda con via Volontario al centro della carreggiata, ha urtato contro la portiera lato passeggero della Clio.
Il conducente è subito sceso dall’auto ed ha dato l’allarme. Sono arrivate sul posto l’ambulanza della Croce Rossa di Saronno e un’automedica dall’ospedale di Garbagnate. Sono rimaste sul posto fino alle 18 per stabilizzare le condizioni del ciclista, un egiziano trentenne, che è stato poi trasferito all’ospedale di Legnano. Sul posto anche la polizia locale che ha provveduto ad effettuare i rilievi del caso e deviare il traffico.
[gallery type=”rectangular” ids=”47541,47542,47543,47544,47545″]
12112014
Lascia un commento
Commenti
BMW?!
Qui ci sono anche persone che usano la macchina x andare al lavoro!!! E non tutti possiedono una BMW (e anche se fosse qual è il problema? Invidia?!)
Certo…scusa…forse tu sei troppo poco borghese per capire!
L invidia è una brutta bestia…crea ignoranza e basta!
Già, la maggior parte delle auto in circolazione sono utilitarie (come quella di questo incidente), e la gente le usa per andar al lavoro, andare a fare la spesa, e altre necessità. Di sicuro non va in giro in auto per il gusto di farlo.
Purtroppo qualcuno vuole fare passare l’uso dell’auto come un “lusso”
farei una rettifica sul titolo: “Ciclista investito da un’utilitaria in viale Prealpi” perché dovrebbe essere “Utilitaria investita da un ciclista in viale Prealpi”
Caro furia tu parli così perché probabilmente i ciclisti disturbano la tua borghese gita in BMW per Saronno.
Non è sempre per forza colpa dell’automobilista. Spesso e volentieri i ciclisti fanno manovre che assolutamente non dovrebbero fare… aspettare magari prima di dare la colpa sempre a chi guida l’auto
Premetto che spero vivamente che il ciclista si riprenda presto e senza conseguenze!
Tuttavia…
Allora sono daccordissimo sul fatto che gli AUTOMOBILISTI DEBBANO andare PIANO e STARE MOLTO ATTENTI perché guidano un mezzo che potrebbe risultare pericoloso tanto quanto un’arma, però CICLISTI, PEDONI e MOLTO CICLISTI cercate di stare attenti pure voi e non di sentirvi i padroni del mondo xk tanto per le assicurazioni voi avete sempre ragione. ..anche perché la pelle più a rischio è la vostra!!
io stasera ho evitato di essere investito da una che aveva fretta giusto in Viale Prealpi e che si è scordata di rispettare il codice di strada non rispettando uno stop, ed essendo io a piedi la sua portiera ha urtato pesantemente la punta della mia scarpa…non so se nell’urto ha avuto danni, la mia scarpa no 🙂 (e d’ora in poi mi difenderò così)
Io l’altra sera ho rischiato di investire due ragazzini che uscivano contromano da una strada.
Purtroppo non ci possiamo difendere, se suoniamo il clacson siamo maleducati, se per disgrazia sfioriamo un ciclista e questo si fa male è la fine (anche se andava contromano).
Perfettamente d’accordo, soprattutto quando è buio e/o quando le condizioni di visibilità sono scarse. Usate le luci, mettetevi il gilet catarifrangente, ecc ecc
Già , già…come no.
Chissà perché gli altri erano in colonna e tu fai il diverso e dici pure di mettere la freccia…dove guardavi????
E meno male che veniva di fronte!!!!
Mi spieghi bene, perchè forse non ho capito come funziona una macchina. Quando sono andato a scuola guida mi avevano detto che quello strano cerchio davanti al sedile (dicono che si chiami volante) serve per non andare sempre dritti, ma per girare la macchina, cosa che ho sempre fatto da 50 anni. Non sapevo che utilizzarlo era una cosa per fare “il diverso”. Adesso che lo so andrò sempre diritto, tanto dopo 40.075 km sono certo di tornare a casa, dopo aver fatto tutta la circonferenza della terra. Il solo problema che mi preoccupa è attraversare prima l’Altantico, poi il Pacifico, ma vedrò di attrezzarmi mettendo dei tergicristalli adeguati.