Picozzi insegna ai commercianti ad affrontare rabbia e aggressività
SARONNO – Solo posti in piedi per il seminario organizzato da Ascom con relatore Massimo Picozzi sulle modalità di gestione e di prevenzione delle situazione critiche con cui spesso si trovano a fare i conti, nel corso della propria attività quotidiana a contatto con il pubblico, i commercianti saronnesi.
Ieri sera nella sala New york dello Star Hotel si sono ritrovati oltre 190 negozianti in rappresentanza delle più diverse attività dalla tabaccheria al negozio di abbigliamento dalla cartoleria al bar. Tutti conquistati dal crimonologo che con una chiacchierata con l’ausilio di video e simulazioni ha spiegato come nasce la rabbia e come si possa gestire e prevenire. Tra le informazioni pratiche anche alcuni suggerimenti per “leggere il linguaggio non verbale” in modo da capire come affrontare la persona che si ha davanti.
Diversi gli spunti di riflessione forniti dall’incontro che ha tenuto i partecipanti incollati alle sedie fino a mezzanotte. Ad aprire il seminario sono stati il direttore Ascom Roberto Carettoni e il presidente Antonio Renoldi entrambi hanno posto l’accento sull’importanza del problema della sicurezza per i commercianti ma anche per i cittadini. “Abbiamo iniziato ad investire in formazione – hanno spiegato i vertici dell’associazione di categoria – nella speranza che anche le istituzioni facciano la loro parte prendendo tutti i provvedimenti del caso, dalle telecamere ai controlli, per migliorare la vivibilità della nostra città che passa dal concetto di sicurezza percepita. Ovviamente questo non basta e riteniamo che sia importante che anche i commercianti siano pronti a rispondere in modo adeguato alle situazioni critiche si presentano ogni giorno nelle loro attività e per questo abbiamo chiesto l’aiuto di un vero esperto”.
Picozzi è partito,nel proprio intervento, ricordando l’omicidio di Maria Angela Granomelli la 63enne titolare del negozio “il dono di Tiffany” uccisa il 3 agosto 2013 a calci e pugni da Alex Maggio nella propria gioielleria di corso Italia.
Alla serata hanno partecipato anche il sindaco Luciano Porro, che ha ricordato come la sua Amministrazione stia lavorando con la Prefettura per concretizzare un Patto per la sicurezza che potenzi i controlli in città, l’assessore alla Sicurezza Giuseppe Nigro e il consigliere comunale delegato al Commercio Nicola Gilardoni.
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25112014
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Commenti
la videosorveglianza aumenta solo il senso d’oppressione delle persone oneste!
Assolutamente corretto insegnare la gestione dell’emergenza dal punto di vista psicologico ma credo che la criminalità vada contrastata anche dal punto di vista tecnologico, il concetto di sicurezza, per me va inteso come un concetto che integra buone prassi e difese tecnologiche. Si tratta di investire in sistemi di videosorveglianza on line collegati ad una centrale, si tratta di sottrarre il contante alla immediata disponibilità del malavitoso di turno usando sistemi di ricovero del denaro temporizzati, si tratta di istituire una ” cassa di cortesia” ( sob) e mi spiego: bisogna dotarsi di sistemi di ricovero del denaro temporizzati a cui il titolare può accedere dopo per es 30 min tenendo nel cassetto un massimo di 100 euro ( per esempio) da dare al malavitoso per toglierselo dalle scatole subito, ottimo sarebbe un sistema di raccolta denaro gestito da un servizio di vigilanza, tutte cose che i commercianti potrebbero gestire attraverso le loro associazioni di categoria e che abbasserebbero i costi assicurativi, una piccola nota: che senso abbia avuto partire da un omicidio mi sfugge, quello è stato un atto che non si conforma assolutamente ai modus operandi della piccola criminalità predatoria ( perché di questo si tratta non di al Capone, smettiamola di sopravvalutarli sono dei minus abens dal punto di vista del qi)
Quello che conta è quindi rendere un obbiettivo non pagante e non è certo un caso che le rapine alle banche calano mentre aumentano verso i commercianti. ripeto buone prassi e tecnologia.