Librandi chiede di ripensare alla Rai… ed al canone
SARONNO – Canone Rai, il parlamentare saronnese Gianfranco Librandi favorevole al “passo indietro” del Governo. Il riferimento va alla decisione di rinunciare all’eventualità di inserire il canone direttamente nella bolletta elettrica.
“E’ buona notizia, scelta opportuna. Penso che le molte voci contrarie si sono sollevate, compresa la mia e di altri della maggioranza, abbiano indotto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, e l’esecutivo ad un supplemento di riflessione“. Per il deputato di Scelta civica “bisogna adesso sfruttare questo tempo per elaborare una strategia più ampia per il futuro del servizio pubblico televisivo italiano, la cui qualità e competitività è fortemente penalizzata da una eccessiva intromissione della politica. Una possibile mediazione tra chi, come noi, vorrebbe la privatizzazione e chi ancora crede nella proprietà pubblica della Rai può esserci. Ad esempio consentendo alla Rai di raccogliere liberamente pubblicità, eliminando i limiti attuali previsti dalla legge Gasparri, che azzoppano l’ente televisivo e favoriscono la principale concorrente privata”.
27112014
Lascia un commento
Commenti
Lipranti, ma tu lo paghi il canone ?
Io che pago il canone sono favorevole che si paghi con la bolletta. Se al posto di 116 euro passa a 60 qual è il problema? Forse che lo devono pagare tutti ?
Il passo in dietro del Governo ha solo rinviato di qualche mese la dimostrazione pratica di un’altra sconfitta delle Stato. Quando non si riesce ad ottenere riusultati nei controlli sui canoni/bolli (forse i più non ricordano cosa accadde per il bollo sulla patente di giuda, conglobato con bollo auto)la strada utilizzata dallo Stato è quell di delegare altri alla riscossione. Nella fattispecie la delega sarebbe andata ai fornitori di energia elettrica che si sarebbero sostituiti nella riscossione del “tributo” (ovviamente con certezza di incasso per lo Stato ma… possibili ammanchi per le società in virtù delle molteplici difficoltà di pagamento delle bollette da parte dei cittadini) Il giochino forse sfugge ai più ma… francamente sà tanto di furbata Istituzionale. Detto questo si debba considerare la posizione delle Rai che oramai incalzata da un miriade di TV tematiche ( di cui una discreta schiera, di accesso gratuito) forse ha perso il ruolo Istituzionale che gli venne attribuito al momento della costituzione. Ora la domanda che sorge spontanea è questa: ha ancora ragione di esistere questo sistema televisivo oramai solo di nome ” pubblico ” che ha costi elevatissimi ed attinge ai fondi pubblici per quadrare i bilanci!???? La risposta è no!! Ma la politica troverà sicuramente il modo per mantenere in vita questo ” malato terminale ” con un accanimento terapeutico pagato dalla solita borsa di “pantalone ” (ovvero noi pochi cittadini che paghiamo il canone Rai.)