Banda dei rom: a Saronno sparati colpi di mitraglietta
SARONNO – Ogni volta che mettevano a segno un colpo portavano con sè pistole ed una mitraglietta pronti ad utilizzarla se fossero intervenuti i carabinieri o se, come avvenuto nel colpo saronnese non riuscivano a sradicare la colonnina solo con i mezzi pesanti che rubavano allo scopo.
Erano decisamente audaci e senza scrupoli i membri della banda che stamattina è stata sgominata da un’operazione del reparto operativo dei carabinieri di Varese. Alle 5,30 sono stati eseguite 8 ordinanze di custodia cautelare, due ai domiciliari e sei in carcere. Il blitz ha visto impegnati 150 militari che hanno bloccato tutti i membri della banda in contemporanea. Le manette sono scattati ai polsi di un 58enne residente nel campo di via Negrotto con i figli di 34 e 29 anni. Fuori dal campo sono stati fermati un 24enne a Milano, un 41enne a Paderno Dugnano, un 38enne a Abbiategrasso e un 33enne a Castagnole Monferrato. Un primo membro della banda, già latitante, è stato arrestato qualche giorno fa in Liguria.
Secondo la ricostruzione dei militari varesini, coordinati nell’indagine dal pubblico ministero Nadia Calcaterra la banda sarebbe responsabile almeno di 18 colpi messe a segno nelle province di Milano, Pavia, Bergamo, Lodi e Varese. Diversi i capi d’imputazione a carico degli 8 arrestati dal concorso in rapina al furto aggravato fino al porto abusivo di armi.
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Ad ogni colpo infatti la banda arrivava con mitragliatori pronti, come si sente in una telefonata intercettata dai militari, “a finire a pistolettate” in caso di incontro con carabinieri. Le armi erano comunque parte integrante di blitz tanto che, in un colpo ad Abbiategrasso, è stato minacciato un automobilista che era intenzionato a fare il pieno mentre in due occasioni nel colpo a Saronno, quello ai danni del distributore di viale Europa, e uno a Bollate hanno sparato una raffica di colpi per aiutare a scardinare la colonnina.
Il loro obiettivo abituale erano i distributori automatici, preferibilmente Total Erg, ed infatti l’indagine è partita proprio dalla serie di furti messi a segno nel bustocco tra novembre 2013 e febbraio 2014. Proprio in questa serie rientra anche il colpo saronnese messo a segno ai danni del distributore di viale Europa con bottino di 6 mila euro. Il modus operandi, poi applicato anche in altri colpi in provincia di Pavia e di Monza era sempre lo stesso: rubavano un paio di auto, una dedicata alla fuga, ed un mezzo pesante, a volte anche macchine movimento terra, e si recavano alla colonnina della cassa del distributore. Era tra i 6 e gli 8 complici tutti con il volto coperto da un passamontagna. Qui con una serie di colpi ben assestati, sradicavano la colonnina e rendevano il denaro.
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I militari hanno quantificato in circa 2 milioni di euro il “giro d’affari” della banda considerando sia il bottino sia il valore delle auto rubate. A dare un’idea del “business” della banda basta l’elenco dei mezzi sequestrati nel corso del blitz: 5 macchine movimento terra, 7 trattori agricoli, 9 auto di grossa cilindrata e 5 furgoni. Alla base della riuscita operazione una delicata quanto complessa attività d’intelligence.
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Commenti
vuoi vedere che anche i mitra erano di provenienza furtiva ?
Questa alcuni li definiscono integrazione sociale. Viva l’Italia!!