Casa della Solidarietà: il progetto ha conquistato la Giunta
SARONNO – Ieri sera il consiglio comunale ha approvato il cambio di destinazione della palazzina di via Piave, ex Bnl, che la Fondazione Eurojersey trasformerà nella casa della solidarietà in un centro in cui confluiranno diversi servizi e sedi di associazioni.
Una delibera innovativa dal punto di vista urbanistico, molto controversa dal punto di vista dell’iter di approvazione e con forti ricadute in tema sociale ma che la Giunta ha fortemente sostenuto come dimostra l’incontro all’ultimo minuto con i residenti del quartiere che ancora volevano delle rassicurazioni.
Lo dimostra anche il dibattito in consiglio comunale. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco Luciano Porro che ha riassunto la vicenda: dalla mobilitazione dei cittadini con due petizioni, alla scelta dell’Amministrazione di rinviare la delibera, agli incontri dei cittadini con la fondazione all’ultimo tenuto ieri mattina a mezzogiorno in cui anche il Comune si è impegnato ad offrire garanzie ai residenti. “Credo che sia stato un grande percorso di partecipazione – ha concluso Porro – che ci permette di approvare oggi un progetto innovativo quanto prezioso”.
Gli aspetti tecnici sono stati affrontati dall’assessore al Territorio Giuseppe Campilongo:”Si tratta di una delibera innovativa perchè sfrutta una possibilità prevista dal nuovo Piano di Governo del Territorio ossia quella che l’iniziativa privata svolga servizi di pubblica utilità e questa funzione sociale le venga riconosciuta”.
L’esponente della Giunta che si occupa di Urbanistica ha sottolineato alcuni aspetti controversi come l’inserimento di “elaborati progettuali di massima che poi saranno dettagliati nel programma di intervento”, la dotazione dei parcheggi della palazzina ed anche il problema degli accessi allo stabile. Campilongo ha riassunto le concessioni fatte dall’Amministrazione ai residenti sottolineando però come non sia stato possibile accogliere la richiesta di mettere tra i casi per cui il Comune esercita la facoltà di revocare la dichiarazione di pubblico interesse quella di “grave e continuativo disturbo della quiete pubblica” in aggiunta a quella di già prevista oggettiva pericolosità.
A prendere la parola anche l’assessore ai Servizi Sociali e vicesindaco Valeria Valioni:”Se oggi si chiude una fase cruciale del progetto urbanistico direi che si apre quello per il settore sociale. E’ chiaro che alla luce dei servizi offerti dalla struttura sarà necessario intavolare un dialogo con il Comune perchè la sinergia non potrà che migliorare le possibilità del progetto”.
18122014