SARONNO – E’ Luciano Silighini Garagnani, il candidato sindaco, a rispondere alle domande dello speciale de IlSaronno per L’Italia che verrà – Saronno 2015.
Abbiamo fatto tre domande, semplici e molto aperte, a tutti i gruppi politici cittadini per fare un bilancio dell’anno appena passato e iniziare a guardare a quello che arriverà.
1. bilancio dell’anno appena trascorso e degli ultimi 5 anni di Amministrazione ed opposizione
2. identikit del candidato sindaco ideale
3. le tre priorità della città di Saronno
1. La salita al “governo” di Porro combacia quasi con il mio trasferimento a Saronno, infatti vivo qui dal 2008. I suoi 5 anni di amministrazione sono stati peggiori dei decenni di amministrazione “rossa” che ho vissuto a Genova. Li almeno gli ex comunisti hanno imparato ad evitare gaffe, qui invece il PD locale tra piste ciclabili sostituite ai marciapiedi, attraversamenti pedonali con un inizio e una fine tra le siepi, sarebbe uno spasso quotidiano se non fossero tragedie per i cittadini che vedono i propri soldi gettati alle ortiche. Il governo del PD è riuscito a destare malcontento a sinistra, come a destra, ma soprattutto ha dimostrato totale incapacità nel rispondere alle istanze dei cittadini che si sono trovati smarriti e senza una guida visto che anche l’opposizione, tranne alcune singole battaglie di qualche consigliere,si è defilata sempre più aumentando le divisioni che 5 anni fa hanno regalato Saronno alla sinistra. A questa carenza, a questo vuoto, nell’ultimo anno e mezzo abbiamo provato noi del “Comitato L’Italia che verrà-Saronno2015” a dare concretezza politica. Siamo diventati i badanti della pubblica amministrazione aiutando i cittadini che chiedevano aiuto dove l’amministrazione ed i partiti si sono mostrati ciechi e sordi. Innumerevoli sono state le nostre denunce sociali, l’aiuto materiale nel risolvere ciò che non andava, come la pulizia dei parchi, la ristrutturazione delle strade, il taglio dell’erba incolta,il cambio delle luci ai lampioni spenti o la rimozione dei pali pericolanti spesso con cavi elettrici scoperti come in Piazza De Gasperi, ma anche vere battaglie come per via Volta allagata, via Venezia e via Roma ridotte a strade gruviera e i contatti con imprenditori interessati a sposare la causa del recupero aree dismesse. Queste azioni hanno portato il Comitato a trasformarsi in lista civica con l’intento di raggruppare intorno a 10 punti programmatici tutti i partiti e movimenti che non si riconoscono in questo centrosinistra e che vogliono ricostruire una scialuppa politica per quei saronnesi che vogliono rivedere la propria città attraversare questo fiume di malcontento e vederla rinascere con il lavoro,la sicurezza, la dignità e l’orgoglio di essere Saronnesi con la “S” maiuscola. Un progetto che stiamo allargando ad altre realtà locali con l’obbiettivo di creare una nuova “Casa Politica” per tutti gli Italiani.
2. Abbiamo provato mesi fa a far quadrare il cerchio rendendoci disponibili a convergere su qualche nome comune e noto della politica cittadina come Azzi, Beneggi, col patto però che per bilanciare la “non novità” di questi nomi venissero candidati solo volti nuovi per il consiglio comunale e si facesse una lista veramente giovane sia anagraficamente che politicamente, convinti che bisognasse dare un taglio al passato, ma nessuno si mosse in quella direzione. I 10 punti del nostro manifesto politico sono a mio avviso gli unici realizzabili e in grado di far ripartire questa città che è morta. Morta perché i saronnesi si chiudono in casa per paura o perché non hanno stimoli nel fare. Il Sindaco di Saronno deve avere carisma, grinta e capacità organizzative, ma soprattutto non deve avere interessi economici o professionali in questa città. Non può essere un costruttore, non può essere un medico o un avvocato. Deve essere una persona che abbia dimostrato di stare vicino alle istanze dei cittadini e abbia voglia di fare. L’unico nome che attualmente vedo in grado di rispecchiare questo identikit sono io. Il resto sarebbe una minestra riscaldata non in grado di far ripartire nulla, al massimo potrebbe costruire la lapide per seppellire definitivamente la città tra spacciatori, delinquenti, disoccupazione e negozi che chiudono.
3. Far tornare i saronnesi e non solo ad investire nella città e l’unico modo è quello di abolire per 5 anni le tasse comunali per le nuove attività che sorgeranno e ridurle del 50% per quelle già esistenti come avviene in molte città europee.
Cambiare politica sociale ad iniziare dall’emergenza casa e lavoro. Il Comune deve chiudere tutte le cooperative cittadine e averne una sola dove far convergere in primis i disoccupati saronnesi di qualunque età coinvolgendoli nei lavori di riordino, gestione sicurezza, manutenzione civica, di cui necessita la città. Non possiamo permetterci di avere disoccupati saronnesi e dare lavoro a persone che vengono da altre città o nazioni chiamati a svolgere lavori comunali come ad esempio la cura dei giardini dove so esiste una rilevante presenza di lavoratori nomadi. I lavori sociali del Comune si diano ai saronnesi in primis. Ogni cittadino deve avere una casa. Non è più pensabile che esistano stabili sfitti di proprietà comunale e ci siano persone che vivono per strada. Serve una mappatura ed immediato ripristino degli stabili con assegnazione a tariffe popolari degli appartamenti per i saronnesi che ne hanno bisogno.
Far nascere una vera politica giovanile dando spazi ai nostri ragazzi affinchè tornino a portare i loro svaghi in città, con ad esempio la liberalizzazione degli orari dei locali e dei negozi, l’abolizione della ZTL intorno a piazza De Gasperi e la sera anche in via Garibaldi in modo che i tanti bar della via siano motivati all’apertura serale. Diamo ai giovani la possibilità di lavorare in città abolendo le tasse comunali alle ditte e negozi che assumano un under 40. Queste sono cose urgenti perché senza giovani la città muore.
02012015
Evviva Silighini
Un vero “fenomeno” della politica!!Accidenti, allora lo voterò!!
delirio puro…….ancora pochi mesi e nessuno sentirà più parlare di questo parvenue
che sia un probabile buon sindaco lo pensa lui. bisognerà ottenere i voti dei saronnesi, ma se tanto mi dà tanto finirà come a genova con 40 mvoti al massimo
troppo ridicolmente triste, non merita neppure una rima, ma solo richiamare l’adagio: chi si loda s’imbroda.
Hai scritto:
Non può essere un costruttore, non può essere un medico o un avvocato. Deve essere una persona che abbia dimostrato di stare vicino alle istanze dei cittadini e abbia voglia di fare. L’unico nome che attualmente vedo in grado di rispecchiare questo identikit sono io.
Ma chi sei? Ma chi ti conosce? Cos’hai fatto? Dacci le prove di tutte le “cose” che racconti. Che preparazione hai in campo amministrativo? Come puoi dire: “Il Comune deve chiudere tutte le cooperative cittadine e averne una sola”? con che autorità? Ma hai qualche nozione di diritto, anche senza essere avvocato?
dici: “Non è più pensabile che esistano stabili sfitti di proprietà comunale e ci siano persone che vivono per strada. Serve una mappatura ed immediato ripristino degli stabili con assegnazione a tariffe popolari degli appartamenti per i saronnesi che ne hanno bisogno.” ma perché non ti informi per sapere che la mappatura degli stabili comunali è cosa nota da anni? Ma lo sai che le assegnazioni sono stabilite dalla legge?
Ma la sai che “il cambio delle luci ai lampioni spenti o la rimozione dei pali pericolanti” non è di competenza del comune, ma del concessionario (sia Enel o altro)? Ma lo sai che le aree dismesse sono proprietà privata e che i “contatti con imprenditori interessati a sposare la causa del recupero aree dismesse” devono tener conto della volontà dei proprietari? Ma ti sei accorto che non siamo governati da un Soviet?
Quantifica gli aiuti che dici di aver dato, dimostra di aver fatto qualche cosa, veramente, oltre ad andare in piazza a far chiassate.
Ecc. Ecc,. Ecc.
Sembra che ti mandi in giro il centrosinistra per danneggiare il centro destra con le tue …te
Silighi, per piacere: va a cà tua.
Silighini quando sara’ sindaco via punira’ tutti voi che criticate e non sapete.
SILIGANONIMO SAI CHE PAURA!!! la rabbia ti fa anche sbagliare sintassi e grammatica; sappiamo, sappiamo tutto. Perchè non sei più a Genova? Diccelo tu.
“Il Comune deve chiudere tutte le cooperative cittadine e averne una sola”
Dal ridicolo il salto alla follia è breve.
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